Caro Picenus, quanto hai ragione. No che non Ti risponde il giornalista balordo. Qui ormai a Roma abbiamo un altro martire, che è stato capace di unire ultras romanisti e laziali, cosa più unica che rara, unione che costo milioni di €uro di danni in novembre ad una città come Roma, ostaggio di un gruppo di delinquenti balordi che meritavano soltanto di essere bastonati di santa ragione. A chi ancora parla di questo argomento, faccio un solo esempio: in uno stato come quello italiano, dove un poliziotto prima di prendere una pistola in mano ci pensa non una ma mille volte, cosa che spesso costa la vita ai nostri tutori dell’ordine non certo abituati a comportarsi come nel Far West, cosa può aver spinto appunto un esponente della legge a prendere l’arma di ordinanza, puntarla e sparare da una parte all’altra dell’autostrada, all’indirizzo di un gruppo di tifosi ? Non dimentichiamo che questa azione è stata portata a termine, malgrado gli enormi rischi di mancare il bersaglio o colpire qualche altro malcapitato per errore, vista la difficoltà data dalla distanza e gli eventuali probabili intralci al tiro.
La risposta che mi do, è che ben molto grave doveva essere la visione degli eventi che si presentò all’agente, che appunto sparò proprio per l’eccezionale situazione di rischio che si presentò quel giorno ai suoi occhi in quell’istante.
L’auto dei tifosi laziali, non dimentichiamo, era piena di pietre, pugni di ferro e altro, e gli juventini, al solito, subirono una vera e propria proditoria aggressione, che guarda caso andò a fare il paio con il pullman assalito dai Boys del Parma in occasione di Juventus/Parma, dove finì sotto le ruote del mezzo un ultras parmigiano, anche questo poi santificato con il senno del “però era impegnato nel sociale, però era bravo”........però era un bravo delinquente del cavolo, dico io, e sta bene dove sta ora, perchè se lo è andato a cercare con la lanterna ciò che gli è capitato.
Da da pensare che in entrambe quelle circostanze ci fossero di mezzo gli juventini, retaggio certo dell’odio gettatoci addosso a palate nel corso di farsopoli, cosa che sperimento spesso e volentieri andandomene in giro per Roma con cappellino e bracciale della Juventus: Vi assicuro che ci odiano cordialmente, anche se ora siamo “simpatici”.
Ma questa è un’altra storia e il problema ora è un altro.
Con questa gente vietare le trasferte non serve, perchè il caos possono ben farlo nelle gare in casa. Questi vano messi nella condizione di non nuocere a nessuno.
Ci sono le telecamere che hanno ripreso tutto. Che si prendano i responsabili (che per fare 500.000,00 €uro di danno in un treno non possono certo essere 5 soltanto), e si chiudano a doppia mandata in carcere, ma carcere duro, come ho scritto da qualche altra parte qui o su Vecchia Signora.com.
A spalar carbone in miniera o le pietre sotto il sole con una bella palla al piede e pane e acqua. Vedrete che quando escono i bollenti spiriti gli sono passati per sempre, e forse nemmeno andranno mai più a vedere una partita, neppure in televisione.
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