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          IL MURO
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I commenti del Muro non rappresentano necessariamente le idee dell'Associazione
 
#48932 scritto il 27/03/2008 14.08.24 da ROCCONE
scritto il 27/03/2008 16:03:17 da UN DISORIENTATO(MINO46)
Certo, fratello bianconero e di pizza, che vale la pena cambiare modulo pur di vedere in campo GIOVINCO. Ma credi che il cantante sia in grado di cambiare moduli a secondo dei giocatori che ha a disposizione? Ieri in Svezia-Brasile ho ammirato DIEGO. Non lo si prende perchè il cantante ha dichiarato che col fuoriclasse brasiliano sarebbe stato costretto a cambiare modulo e lui non è in grado. Questo mediocre "conducator" dovremo sopportarlo, a detta di BIANCO e dei Gemelli, ancora per molto.
 
#48931 #48930 da Paola Moggi come Bill Gates?
scritto il 27/03/2008 15:58:51 da MARCO MASCIOLI
Insomma, Moggi come Bill Gates. Le persone continuano ad usare prodotti Microsoft non perche' siano costrette a farlo,ma perche' ci si trovano bene.E' un campo minato, pero',ed anche il povero Bill s'e' trovato la multa miliardaria della Commissione Europea per la Concorrenza(toh! chi si vede!).Quando hai l'80% del mercato ogni passo e' controllato dagli Antitrust:mezza parola e sono multe colossali.Questo almeno ci dice che la Commissione non ha paura dei grandi.Ma in Italia non la vedo bene.
 
#48930 processo GEA -news-
scritto il 27/03/2008 15:38:38 da PAOLA
CALCIO: PROCESSO GEA, TESTIMONI ESCLUDONO MINACCE Roma, 27 mar. - (Adnkronos) - Ancora testimonianze di calciatori e di procuratori al processo che vede imputati Luciano Moggi e alcuni esponenti della 'Gea', la societa' che gestiva decine di calciatori, accusati di associazione per delinquere "finalizzata alla commissione di piu' delitti di illecita concorrenza". Minacce per convincere, secondo l'accusa, i giocatori a abbandonare i loro procuratori per passare alla Gea. Contrastanti alcune testimonianze. Mentre il procuratore Claudio Orlandini a proposito del calciatore da lui gestito Fabio Gatti, quando era al Perugia, ha detto che questi lo lascio' perche' minacciato di finire anzitempo la carriera se non si fosse affidato alla Gea, un altro procuratore, Paolo Bordonaro ha escluso che la Gea sia ricorsa a minacce. Anzi "la societa' -ha detto- aveva un'influenza assai rilevante nel settore del calcio e l'80% dei calciatori ambiva farsi assistere dalla Gea. percio' era semplice per quest'ultima non avere concorrenza perche' a questa societa' i calciatori andavano spontaneamente". (segue) http://forum.giulemanidallajuve.com/forum/index.php?showtopic=1777&pid=52767&st=90&#entry52767
 
#48929 x LUCA PC
scritto il 27/03/2008 15:03:11 da NEOGTO
Noto con piacere che hai fatto, oltre a quelli dei soliti 4 noti, i nomi di altri grandissimi giovani Juventini (io ci aggiungerei anche il coetaneo di Nocerino -secondo me più forte di quest'ultimo- LUCI)...ricordo che quando ci spedirono in B io avevo il sogno di vedere negli anni futuri una JUVE JUEVNTINA...piena di giovani giocatori-tifosi con la voglia di spaccare il mondo...più passa il tempo e più mi rendo conto che a causa di questi dirigenti il mio sarà destinoato a rimanere un sogno...
 
#48928 ciclicamente si ritorna a parlare di vendita...
scritto il 27/03/2008 14:58:09 da PAOLA
Marpionne vuole avere le mani libere e prima di buttarsi nelle braccia dell’indiano Tata va avanti per la sua strada tagliando le teste dei manager e mettendo gli occhi anche su quei giardinetti nei quali Luchino e la Sacra Famiglia degli Agnelli hanno sempre avuto autonomia. Uno di questi è la Juventus dove riprendono a circolare le voci di una vendita e di contatti con russi e americani innamorati del pallone. A Torino dicono che Marpionne sostiene da tempo la tesi di chi vorrebbe liberarsi di questo gioiello mantenendo una piccola partecipazione. Non sarà lui a decidere la sorte della Vecchia Signora, però questo è un segno del clima che regna in casa Fiat dove bisogna tagliare tutti i costi superflui e dove bisogna mettere gli occhi anche sulla Ferrari. A questo proposito c’è chi sostiene che le dimissioni di Jean Todt annunciate dieci giorni fa nascano da un contrasto dietro il quale c’è lo zampino del capo della Fiat. Di Ferrari Marpionne ne ha sfasciate due sulle strade del Cantone svizzero, ma questa volta a scatenare la bagarre sarebbe stata la scoperta che il figlio di Jean Todt è il procuratore di Felipe Massa, il pilota che a Maranello vorrebbero sostituire rapidamente con Fernando Alonso. (All’epoca era quasi fatta con il pilota spagnolo ma Todt, guarda caso, scelse Massa) Dagospia
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