A costo di essere noioso perché sarà almeno la quinta o sesta volta che lo scrivo, voglio sottolineare ancora una volta che la mia stima e gratitudine per il Direttore Moggi sono eterne, che lo difenderò (e rimpiangerò) sempre in ambito calcistico ma NON lo voterò alle elezioni (ammesso che decida davvero di candidarsi). Posso comprendere questa sua eventuale decisione a livello personale (vendicarsi della CASTA che lo ha tradito entrando a farne parte), ma d'altro canto mi dispiace che il suo nome venga strumentalizzato da un leader disperato (Casini, che non ha mai profferito parola contro farsopoli pur essendo all'opposizione ai tempi del fattaccio) che ora intende cinicamente arruffianarsi un enorme potenziale bacino di elettori juventini, numerosi in tutta Italia. Un Luciano Moggi politico non avrà mai l'esperienza e, soprattutto, l'abilità del Moggi talent-scout e dirigente calcistico. Sono certo che non sarò smentito se dico che 1) non ha le capacità per barcamenarsi nel Palazzo; 2) quei marpioni a Montecitorio se lo mangeranno vivo dopo averlo spremuto per i voti (sempre che davvero si presenti, ma anche solo in campagna elettorale). Spero vivamente che il Direttore cambi idea e capisca che il suo ambiente naturale è sempre solo il calcio, anche come giornalista-opinionista ma in futuro chissà! Infine, ripeto, sono fermamente convinto che la commistione tra sport e politica sia una cosa perversa, che ha sempre portato a storture e soprusi. Parimenti desidero che i titoli legittimamente conquistati e che ci sono stati sottratti per decisione della finanza e (ahimé) per opportunismo dei politici (e segnatamente del governo Prodi, ma senza alcuna opposizione) NON ci sia restituito per FAVORE elargito (o più probabilmente solo promesso) da politicanti. La sede opportuna in cui riottenere ciò che ci spetta per DIRITTO è quella giudiziaria. Purtroppo la giustizia ha i suoi tempi, ma restituisce tutto l'onore, anche qualcosa di più. Confido nelle azioni promosse da GLMDJ: vedrete che dopo il primo ricorso vinto anche i politicanti dovranno capitolare e l'effetto sarà più dirompente che mai, considerato che farsopoli è un ramo di una macchinazione pervasiva dei poteri forti che tutto possono, alla faccia del nostri voti nelle urne (chiunque vinca le prossime elezioni sarà espressione del sistema finanziario e bancario). Ricordiamo che la nostra battaglia nasce dalla fede bianconera e dai valori che la nostra squadra del cuore ha sempre rappresentato, ma è diventata una battaglia CIVILE e per la LEGALITÀ che nessun altro combatte in questo Paese non-più-normale (e fortuna che esiste l'Europa). *** mi scuso con il Moderatore per la lunghezza del post …e con tutti i lettori per la noia della lettura ;) ***

Stasera il MITICO GUFO non è loquace ma tanto basta: per parlare ha parlato, altro che! E non ci ha risparmiato nefasti presagi... non aggiungo altro solo per scaramanzia!!! Ciao fratellino PACOTN, buon lavoro!

Mi piacerebbe capire come mai al Milan questa sera è stato concesso di battere parecchi corner col pallone nettamente al di fuori della lunetta (cosa già vista altre volte in questa stagione), compreso quello da cui è scaturito il "rigorino" (come lo possiamo definire?) del pareggio. Anche l'espulsione di uno dei migliori della Lazio, De Silvestri, per fallo da ultimo uomo su Pato, poteva pure starci, ma converrete che tale fallo, commesso prima della metà campo, poteva anche non essere strettamente considerato "chiara occasione da goal". Anzi, potrei dire con certezza che quel rosso contro un avversario della Juve non sarebbe mai e poi mai stato estratto. Mah...

Caro Martinello, l'appunto sulla storpiatura del cognome di NINOTTI non era rivolto solo a te ma a tutti noi. Non so come mai, ma quel refuso lo abbiamo fatto quasi tutti (me compreso) qui sul Muro. Forse la reminescenza è proprio il giocatore del Parma di Scala. L'osteria che mi chiamava in causa invece mi ha sinceramente divertito. Ripeto, per me è un onore!

Trilly, quello che scrivi lo so bene e concordo con te: ho ben presente lo stile degli articoli di Beccantini e certamente a riguardo del Direttore lui ed io abbiamo opinioni non solo divergenti ma DIAMETRALMENTE OPPOSTE, ma non è questo il punto: nel mio post volevo evidenziare che il giudizio generale su farsopoli che Beccantini esprime (o che gli è concesso di esprimere) negli spazi "ufficiali" è edulcorato. Non mi pare irrilevante perché ciò riflette una grave malattia del giornalismo. Persino un commentatore MOLTO moderato come Beccantini deve soppesare le parole per rientrare nei canoni del pensiero unico. Ribadisco comunque che un giornalista che si degna di rispondere alle email dei lettori (compresi quelli che la pensano diversamente da lui e non risparmiano le stoccate) è pur sempre preferibile a chi cestina ogni critica (la maggioranza) o addirittura risponde insultando i lettori (un nome su tutti: l'interista Maurizio Mannoni del tg3 Rai). Comunque non è certo una mail di risposta che può modificare la mia opinione, bisogna sempre esercitare senso critico.