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          IL MURO
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I commenti del Muro non rappresentano necessariamente le idee dell'Associazione
 
#45547 E te pareva...
scritto il 23/02/2008 21:05:50 da NEOGTO
Noi sbagliamo i gol, loro alla prima la buttano dentro...ma c'è poco da meravigliarsi, il gufo ha sempre ragione...(sperem)...
 
#45546 X Gaudì
scritto il 23/02/2008 20:47:36 da ROCCONE
Ti ho detto in altre circostanze, che siamo la stessa persona, è vero e tu sei la parte migliore, io nel complesso sono molto molto al di sotto del Tuo punto di arrivo! Sono orgoglioso di averTi potuto stringere la mano, sono orgoglioso di averti conosciuto, sono orgoglioso che TU SIA JuVENTINO!! Grazie di esistere!!!!
 
#45545 staseraRAI-3 -processo alla juve
scritto il 23/02/2008 20:21:50 da GUSTAVO(IL VESPINO 50 ROSA)
ore 23,40.Un giorno in pretura.Son curioso di vedere che ka... hanno da processare.
 
#45544 Calciopoli-2
scritto il 23/02/2008 20:10:13 da ANTONINO46
inchiesta chiusa, deferito solo Punghellini Con un po' di ritardo sulla tabella di marcia, la Superprocura Figc ha finalmente chiuso l'indagine su Calciopoli-2: non è stato comunque un lavoro facile per Stefano Palazzi e i suoi sostituti procuratori. Dopo essersi letti oltre 400 pagine di intercettazioni arrivate da Napoli, hanno interrogato oltre 30 tesserati. Qualcuno ha cercato di svicolare, qualcuno come Mario Auriemma non si mai presentato: aveva proposto un confronto a cinque con grandi dirigenti (ed ex) dello sport e dell'arbitraggio, ma Palazzi (giustamente) si è opposto. Non è stato sentito Luciano Moggi, non essendo più un tesserato. E ora, chiusa l'inchiesta, ecco i deferimenti. Anzi, il deferimento. Perché pare proprio che nella rete ci sia rimasto sono Walter Punghellini, che aveva il torto di parlare troppo al telefono. Punghinelli, presidente del Comitato Interregionale ed ex membro del consiglio federale (si è autosospeso su pressione di Abete), è stato querelato da Franco Carraro. Ora si difenderà davanti alla giustizia sportiva. Gli altri casi (Secco, Tavecchio, Spinelli, Cairo, ecc.) saranno tutti archiviati: non è reato, per Palazzi, tenere contatti anche amichevoli con Moggi. Qualche dubbio c'è ancora sulla posizione di Gabriele Gravina, ma forse non sarà deferito: le sue telefonare con l'ex dg della Juve gli sono costate comunque il posto di direttore generale della Figc. Abete è intenzionato a dare una consulenza esterna a Virginia Filippi che aveva lasciato a dicembre e per ora non nomina nessuno, evitando così di farsi nemici in casa...
 
#45543 Rubriche » Spy calcio
scritto il 23/02/2008 20:09:20 da ANTONINO46
Ma davvero la Roma è in vendita? La notizia ha ripreso forza in questi giorni, ma è meglio andarci molto cauti. Perché la Roma non è una società (di calcio) qualsiasi e di cordate russe o roba del genere si era parlato già in passato, magari a sproposito. E' vero che in passato il destino del club giallorosso, e non solo di quello, era nelle mani di Cesare Geronzi, patron di Capitalia. E Geronzi, come ben si sa, al calcio era fortemente legato e i club di calcio li difendeva, li tutelava anche quando erano in grosse difficoltà economiche. Ora è cambiato tutto: nel senso che il "caso Roma" è nelle mani di Alessandro Profumo, amministratore delegato del Gruppo Unicredit. Profumo è tifoso interista, e questo non vuol dir nulla, ma soprattutto è un banchiere che fa gli interessi della sua banca ed è meno sensibile rispetto a Geronzi ai "romanticismi" calcistici. Ecco la differenza, che non è da poco. La holding e controllante della Roma Calcio è, come si sa, la Italpetroli. Che è gravata ancora di debiti, esattamente 367,9 milioni di euro (343, 2 con le banche). Lunedì o martedì ci sarà un incontro fra i vertici del club e la Pricerwaterhouse, società di revisione, preoccupata per la situazione finanziaria. L'amministratore delegato della Roma, Rosella Sensi, ama la società come suo padre, Franco, grandissimo presidente che ha avuto il coraggio e la forza di capire cose che gli altri hanno capito solo anni dopo. Mi riferisco ad un certo potere che veniva dal Nord e che i processi di Calciopoli, per fortuna, hanno spazzato via. Rosella non svenderà mai la Roma: ma la famiglia sarà costretta ad alienare ancora il patrimonio personale. Dopo hotel (fra cui il Cicerone a Roma), palazzi e terreni ora si parla di un agriturismo in Toscana, a Massa Marittima, del polo petrolifero di Civitavecchia, dei terreni a Roma di Torrevecchia, dell'altro polo di Gioia Tauro. Sensi anni fa aveva anche grosse proprietà in Sardegna, dove non andava mai per timore di rapimenti. Prima di cedere la Roma, la famiglia Sensi ci penserà, e a lungo. Ed è ammirevole come Rosella resista alle pressioni, alle difficoltà, anche ai contrasti famigliari. I tifosi della Roma dovrebbero capirlo. Si parla di cordate statunitensi: può anche essere, in Premier League in fondo hanno messo molti dollari. Quando era sindaco di Roma, ministro e poi presidente della Figc, Franco Carraro cercò più volte di convincere il finanziere romano Franco Caltagirone a scendere in campo. Prima con la Roma, e poi col Napoli. Ma Caltagirone non ha mai avuto, né ha, grande feeling col calcio e così ha preferito non impegnarsi e dedicarsi ad altri settori (editoria, immobiliare, ecc.). Non è facile trovare un finanziere italiano solido, serio, importante. E questo non riguarda solo la Roma, ma tutti i club di calcio. A volte al mondo del pallone si accostano persone poco raccomandabili: e la Roma è un patrimonio di tutto il calcio italiano, bisognerà stare molto attenti. "Ma la banche sanno tutto, di tutti...", ci garantiva una persona che se ne intende, di calcio e anche di banche. La Roma non sarà svenduta. Tempo fa si era parlato dell'ipotesi azionariato popolare. Difficile da attuare in Italia. Ma a vigilare sulle sorti di questo club, che ormai ha dimensione internazionale (il successo, fresco, sul Real è lì a dimostrarlo) saranno anche i suoi tifosi. Non solo Rosella Sensi. Forse presto se ne saprà di più.
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