Nella settimana della festa degli innamorati una ricerca di Stage Up-Ipsos intitolata "Sportfans" sostiene che dopo Calciopoli i tifosi disinnamorati della Juventus , che resta comunque la fidanzata d'Italia in qualità di squadra più seguita, sono circa 1,4 milioni.
Un vero e proprio trend al ribasso, in quanto scende dai quasi otto milioni e mezzo della stagione 2004/05 ai poco più di sette milioni dell'anno passato per un calo pari al 17 per cento.
Chi continua ad essere sempre uno juventino innamorato è Giampiero Mughini, di cui sta per uscire in libreria, da martedì 19 febbraio, "Juventus: il sogno che continua" (Mondadori), che rievoca i giorni critici dell'estate del 2006, quando a seguito delle note vicende di giustizia sportiva i bianconeri vennero retrocessi in serie B e privati di due scudetti e di molti campioni venduti o svenduti alle squadre rivali.
È un libro tuttora polemico - come nello stile di un polemista come Mughini -su Calciopoli perché, a suo dire, la Juventus è stata la vittima sacrificale e la sola a pagare oltre in bacheca anche nell'immagine e nel valore di mercato.
Da grande difensore della causa bianconera, dopo averla sostenuta nei dibattiti televisivi, argomenta nel libro le sue tesi innocentiste facendo le pulci alle carte processuali e alle accuse rivolte al gruppo dirigente che aveva guidato la squadra per 14 anni.
Avanza pure il dubbio, in chiave politica, che la Juve non abbia difeso fino in fondo la sua dirigenza per un'opportunità dettata dal momento di debolezza economica della Fiat.
Ma non manca di interrogarsi sul presente e futuro della Juve dopo 110 anni di storia vincente: sarà ancora capace da far continuare a sognare i suoi tifosi?
C'è da scommettere che non appena ripeterà i trionfi passati, la Juve ritornerà ad avere per tifosi quegli undici milioni di italiani - è questa la stima del libro - che aveva prima dell'ultimo biennio più nero che bianco. |