I commenti del Muro non rappresentano necessariamente le idee dell'Associazione
#39693 processo penale
scritto il 11/12/2007 15:08:32daPAOLO44
Il processo penale e le ridicole richieste danni dovrebbero finire in una grande bolla di sapone, con assoluzione piena. Questo secondo giustizia, non si è (quasi) mai visto condannare nessuno su supposizioni e pettegolezzi da cortile.
Ma poiché questo paese sta diventando una specie di disneyland, con processi per sentito dire, pentiti e corrotti vari,partecipazioni esterne un po' a tutto,stiamo in campana e non fidiamoci. Se dovesse esserci la minima condanna vuol dire che è tempo di emigrare
#39690 Doping
scritto il 11/12/2007 14:46:54daTRILLY
FIRENZE, 11 DIC- Due ex primari e un ex allenatore viola sono indagati per la morte dell'ex calciatore Bruno Beatrice, morto a 39 anni nel 1987 per leucemia. L'accusa e' di omicidio preterintenzionale. Le attenzioni del pm Luigi Bocciolini, che coordina le indagini condotte dai carabinieri del Nas, si sono concentrate sulla terapia con i raggi Roentgen, o raggi X, a cui fu sottoposto Beatrice per una pubalgia quando giocava con la fiorentina.
L'inchiesta é nata da un esposto della vedova.
#39689 ecco l'ordine dei valori in IFI
scritto il 11/12/2007 14:33:33daGIO
" io credo che all'Avvocato sarebbe piaciuta questa fiat, questa ferrari e questa JUVENTUS "
... parole del santo montezuma.. quello del siamo simpatici
#39688 x SAWASDE GLAUCO
scritto il 11/12/2007 14:29:53daPAOLA
forse era questo l'articolo: Calciopoli, indagine sulle sentenze
News - 24/11/2007 10.50.22
Le sentenze di Calciopoli finiscono ufficialmente sotto inchiesta: nei giorni scorsi i pm di Napoli hanno interrogato, in gran segreto, Pier Luigi Ronzani, il giudice che scrisse le ultime sentenze del più grande scandalo della storia del pallone italiano, quelle che condannarono le squadre per salvare, di fatto, i dirigenti, a partire da Franco Carraro. Un interrogatorio lampo, quello di Ronzani. Nel corso del quale l´ex presidente della Camera di conciliazione e arbitrato del Coni, la cassazione dello sport, è stato molto esplicito: «Alla vigilia dei processi di Calciopoli - questo il senso delle sue parole - il presidente del Coni, Gianni Petrucci, mi ha avvicinato: voleva che non prendessi alcuna decisione sulla posizione di Franco Carraro».
I sostituti procuratori napoletani, Beatrice e Narducci, così come altri addetti ai lavori, avevano sempre guardato con una certa diffidenza, per non dire sospetto, agli esiti degli arbitrati che un anno fa avevano stravolto le decisioni del giudice del primo e del secondo grado sportivo. Questa estate i loro sospetti avevano trovato una prima precisa conferma, quando nell´ambito di una inchiesta della procura di Bologna (che indagava su un caso di malagiustizia sportiva relativo al basket, il cosiddetto "caso Lorbek"), emerse un´affermazione "anomala" resa sempre da Ronzani: «Dopo le vicende che mi hanno visto protagonista sui lodi di Calciopoli - spiegò - sono entrato in contrasto con Petrucci. Motivo di tale contrasto è stato il lodo Carraro in merito al quale fui avvicinato da Petrucci, che mi sollecitò ad una soluzione diversa da quella che poi ho adottato. In particolare mi chiese di dichiarare l´incompetenza della camera motivandola con aspetti tecnico-giuridici. La mia convinzione era invece diversa».
Letti gli atti dell´indagine bolognese, i pm napoletani hanno deciso di sentire personalmente il testimone (che nel frattempo è stato silurato dal Coni, assieme all´intera Camera di arbitrato, abrogata). Ronzani ha confermato parola per parola, dettagliando ulteriormente, quanto dichiarato in un primo momento (e cioè le pressioni del Coni sulla Camera da lui presieduta) gettando una nuova luce sugli esiti di Calciopoli. Anche perché, sempre da Bologna, sono arrivate le altre carte che raccontano di una Camera arbitrale tutt´altro che impermeabile alle pressioni dei massimi vertici dello sport italiano.
Le nuove dichiarazioni di Ronzani verranno adesso utilizzate nel corso del processo penale che comincerà il 15 dicembre a Napoli. Contemporaneamente, però, il verbale reso da Ronzani al pm di Bologna è finito anche sulla scrivania dei magistrati romani che stanno valutando «eventuali profili penali» relativi al comportamento del presidente del Coni Gianni Petrucci.
Fonte:Repubblica
#39687 noi abbiamo a che fare con questa gente!!!!!!!
scritto il 11/12/2007 14:23:43daPAOLA
Da Repubblica (cartacea) di oggi, pagina 60.
"Imputati Moggi, Giraudo & C.
pagateci i danni di Calciopoli"
Roma, Samp, Coni, Rai: in 15 chiedono 200 milioni
CORRADO ZUNINO
ROMA — Si apre il processo di Calciopoli — sabato a Napoli con l’udienza davanti al gup che dovrà decidere chi rinviare a giudizio dei 37 uomini accusati di frode sportiva dai pm Beatrice e Narducci — e già si appilano le richieste danni. Nei confronti di Luciano Moggi e Antonio Giraudo.
In alcuni casi anche della Juventus, di cui i due sono stati per dodici anni i dirigenti più influenti. In questa fase d’avvio del processo ci sono già quattro club di serie A, tre di B, due ex presidenti, una giornalista Rai, un’associazione consumatori e quattro enti pronti a chiedere il risarcimento dei danni patiti. Quindici soggetti per una cifra quantificabile in 200 milioni di euro.
Tra coloro che si ritengono danneggiati dall’andamento della stagione 2004-2005 — scudetto alla Juventus revocato dopo la scoperta dei trucchi moggiani — c’è la Roma.
E non c’è l’Inter. I nerazzurri sono soddisfatti del tricolore ricevuto dai saggi di Guido Rossi dopo
essere stato tolto alla Juve. Per la Roma, invece, l’avvocato Antonio Conte parla di una probabile adesione al processo: la decisione sarà presa giovedì. In quella stagione i giallorossi alternarono cinque allenatori e chiusero all’ottavo posto: l’accesso all’Europa fu garantito solo dalla vittoria della Coppa Italia. Chiederà i danni la Sampdoria, che in una prima fase dell’inchiesta sportiva fu chiamata in causa per alcune intercettazioni che riguardavano i rapporti tra l’ex designatore Pairetto e il presidente Garrone.
Quell’anno, il 2004-2005, la Samp finì quinta ed entrò in Uefa. Ancora, saranno parte lesa l’Atalanta di Ivan Ruggeri (retrocesse all’ultimo posto), il Brescia di Corioni (che ha quantificato in 30 milioni di euro il costo della sua retrocessione: chiuse penultimo) e forse anche il Parma, che pure si salvò con un rocambolesco 2-2 a Lecce nell’ultima giornata.
Non si esprime ancora il Bologna di Cazzola, nel 2005 retrocesso nonostante avesse
gli stessi punti di Parma e Fiorentina, ma ha già annunciato una battaglia personale e aspra
il presidente che diede la stura a Calciopoli, Giuseppe Gazzoni Frascara, allora alla guida dei
rossoblù contro ogni doping amministrativo, poi travolto dagli insuccessi sportivi e i fallimenti
finanziari. Gazzoni ha carte contro l’iscrizione della Reggina e l’ex presidente federale Franco
Carraro: è pronto a chiedere, ma questo in un processo civile, 60 milioni. Per il Lecce il
vicepresidente Mario Moroni dice: «Ci costituiremo anche per sostenere l’azione dei
magistrati di Napoli». Sono preparati gli avvocati del Treviso — 5 milioni il danno
quantificato — e pure Aniello Aliberti, convinto tutt’oggi che la sua Salernitana sia fallita
«per volontà di Carraro».
Qui c’è uno snodo importante: la scelta della Federcalcio. Ieri, ancora a tarda ora, non
esisteva una posizione ufficiale della Figc. Il presidente Abete ha dato sì qualche segnale di
rottura con il vecchio sistema, ma l’eventuale costituzione di parte civile deve fare i conti
con il fatto che uno degli indagati a Napoli è l’ex presidente federale Franco Carraro, oggi
dirigente Uefa. Probabile che alla fine la richiesta ci sarà.
Senza indugi, chiederanno i danni il Coni e i ministeri dell’Economia e dello Sport. Ne
hanno facoltà i Monopoli di Stato e la Lega Calcio, ma è probabile che Matarrese lasci scivolare
la questione.
Poi c’è la Rai. Andrà al processo penale e porterà con sé i risultati di un’inchiesta interna
che chiede il licenziamento del caporedattore Ignazio Scardina e la sospensione di ogni
rapporto con “l’inviato sulla Juve” Ciro Venerato.
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Dopo la Cassazione su Moggi, cosa dovrebbe fare ora la Juve?