I commenti del Muro non rappresentano necessariamente le idee dell'Associazione
#39003 adesso possiamo andare in giro ....
scritto il 27/11/2007 07:01:12daGUSTAVO(OGGI MARSALINO PER TUTTI)
a testa alta.Finalmente è arrivata l'assoluzione di bidonaldo.Detto prete,beffando il vangelo:"non guardare la paglia che è ... ma la trave che è nel tuo occhio",dimentica di aver giocato decine di partite a fianco di uno,che per regolamento non poteva entrare in campo nemmeno per infilzare mocci di alfa.Detto questo,probabilmente ha ancora adosso gli umori di quando scendeva dall'aereo.Ovvero,una botte piena di marsala, fatta scivolare, su pali, giù da una nave romana al porto di Anzio.
#39002 per gaudi e per poster
scritto il 27/11/2007 01:23:25daPACOTN ALIAS IL GUFO
...quindi per concludere e come ho scritto nel post logico che mi dispiace per il dramma di Prandelli (ripeto magari ne fossero di gente cosi nel calcio)...ma il fatto che tutto il resto o quasi è marcio...io voglio giustizia...per questo...e purtroppo nn è un odio momentaneo..queste persone hanno rovinato il gioco piu bello del mondo ..io nn riuscirò mai ha dimenticarlo...IO ODIO i personaggi nn una sconfitta di un avversario...
#39001 scusa gaudi
scritto il 27/11/2007 01:17:35daPACOTN ALIAS IL GUFO
....rileggiti il mio ultimo post... aggiungo ODIO TUTTI per nn dimenticare...perchè qui c'è in ballo la nostra camiseta e la libertà di ogni cittadino...E'un mondo di falchi e lupi,noi NN POSSIAMO E MAI DOBBIAMO DIMENTICARCELO...e a differenza del teppista della lazio io ancora nn vado allo stadio con sassi o spranghe...ma fosse successo anoi...pensa e rifletti cosa sarebbe successo..NOI SIAMO ODIATI da metà e forse piu tifosi...io mai dimenticherò il mio amore per la camiseta..mai..
#39000 L’EDITORIALE GIANCARLO PADOVAN 26/11/2007
scritto il 27/11/2007 01:14:51daBIANCOENERO
ESONERATE COLLINA
GIANCARLO PADOVAN
Belle risposte, non c’è che dire, da parte della banda Collina. Se fosse un allenatore, quale si ritiene (l’ha detto lui all’inizio della stagione), la sua panchina sarebbe già saltata per palese mancanza di risultati tecnici, mentre se si accontentasse di fare il designatore non avrebbe dovuto cominciare mai, visto che parlava con Meani affinché lo aiutasse a ricoprire quell’incarico. Io non so se la questione morale del calcio italiano, ben lungi dall’essere risolta come giustamente sostiene l’ex commissario straordinario Guido Rossi, sia più urgente di quella arbitrale. So, però, che in Collina esse coincidono in modo non più trascurabile. Certo, finché Collina godrà della protezione della maggioranza dei giornalisti, che coltiva con le sue fumisterie dialettiche, temo accadrà poco.
Eppure non so che cosa si stia aspettando, non so che cosa serva ancora per decretare l’inattendibilità di questa classe arbitrale e di chi la dirige. Tra sabato e ieri abbiamo assistito ad uno scempio che nella storia dei campionati ha pochi precedenti. Purtroppo, però, danneggiati non sono i grandi club, ma i piccoli come la Reggina, di cui pochi si curano, il Siena e il Parma, di cui non si cura nessuno. Scandaloso – non trovo altra definizione acconcia – che Ayroldi, arbitro di Reggina-Fiorentina, abbia ignorato un colossale fallo di mano in area di Pazienza, anzi ne inventi uno contrario di Cascione, negando pure un altro rigore per atterramento di Vanden Borre ai danni di Missiroli. Patetico – e giustamente parato – il rigore gentilmente offerto da Dondarini a Ronaldo (presunto fallo di Bianco) in Cagliari-Milan; al limite, molto al limite, del fuorigioco il primo vantaggio dell’Udinese (Quagliarella) con il Siena; avviata da un fallo non rilevato di Inler su Maccarone l’azione del raddoppio di Di Natale. Durante Lazio-Parma sarebbe stato da espulsione (e non solo da ammonizione) l’intervento di De Silvestri su Cigarini, come avrebbe meritato il secondo giallo (quindi il rosso) Firmani per l’intervento di mano in barriera nei minuti di recupero.
Raccontato delle gare in cui gli arbitri hanno inciso tanto negativamente dall’aver inquinato il risultato, non bisogna trascurare la pessima prestazione di Rosetti in Genoa-Roma e quella, altrettanto deficitaria, di Banti per Inter- Atalanta. In questo caso, a dire il vero, ci sarebbe da registrare anche l’irregolarità di Cruz che porta al 2-0 dello stesso argentino (l’arbitro, dunque, altera il risultato), però, alla stessa maniera, assegna solo il cartellino giallo per un’entrata pericolosissima di Manfredini ai danni di Suazo (l’Atalanta sarebbe rimasta in dieci uomini). Poi si è anche giocato.
In una giornata in cui si è segnato poco (21 gol), la Juventus, da sola, ne ha fatti cinque al Palermo, senza subirne. Con l’Udinese, la Juve ora ha raggiunto la Roma a quota 25 punti, tre di distanza dall’Inter. Nerazzurri e giallorossi hanno però una partita in meno e quindi sono potenzialmente in grado di imbastire un allungo. Se la capolista lo producesse, la Roma le sarebbe comunque addosso. Tuttavia, con il miglior attacco del campionato e il capocannoniere dell’intero torneo (Trezeguet), la Juve mette paura a tutti. E’ in salute, segna con il francese, con Iaquinta, Del Piero (2), Marchionni. Ha entusiasmo e voglia di stupire. Dicembre potrebbe essere un mese meraviglioso.
#38999 L’EDITORIALE 25/11/2007
scritto il 27/11/2007 01:13:28daBIANCOENERO
ASPETTIAMO RISPOSTE DALLA BANDA COLLINA
GIANCARLO PADOVAN
Ilettori di Tuttosport, a prescindere dal colore del tifo che li caratterizza e li rappresenta, possono stare tranquilli. A partire da oggi torneremo a parlare di calcio come abbiamo fatto sempre, senza omissioni e senza silenzi, lontani dal conformismo e dalla demagogia, nostro dovere, ma soprattutto nostro piacere. La serie Aè ricominciata dopo la pausa per la Nazionale, felicemente qualificata all’Europeo di giugno in Austria e Svizzera, e dopo lo stordimento provocato da una morte ricondotta a calcistica violenza quando di ben altro si è trattato. La Juve gioca questa sera contro il Palermo e ancora rimugina per i due punti lasciati a Parma, sottratti dall’arbitro Gava, capace di annullare un gol regolarissimo di Iaquinta. Scrivo regolarissimo, sorretto – se altro non bastasse – anche dalla fedeltà cronistica dell’intera stampa italiana, sportiva e non sportiva, escluso un giornale (che preferisco non citare) secondo il quale Gava avrebbe «personalità e buona vista».
Ci fosse stato bisogno di una riprova che non solo gli arbitri nel dubbio decidono contro la Juve, ma che pure una parte dell’opinione pubblica si rallegra se sbagliano a danno dei bianconeri, eccola spiattellata con impudicizia massima. A maggior ragione se si tralasciano le affermazioni che lo stesso Gava aveva reso a Iaquinta a fine gara, cioè di non aver fischiato fallo o infrazione a lui, ma a qualcun altro (chi? Gava non lo sa). Stessa situazione che provocò uno scandalo nazionale allorché il famigerato De Santis rilevò un inesistente fallo in attacco del Parma, con gol annullato a Cannavaro (allora con gli emiliani), durante Juve-Parma del 7 maggio 2000. La settimana successiva, il giustiziere Collina – oggi designatore arbitrale nonostante il pesante coinvolgimento in Calciopoli, volontariamente silenziato da quasi tutti – pensò di far giocare a Perugia una partita altrimenti da sospendere (impraticabilità del campo prima; interruzione di 63 minuti poi), consegnando lo scudetto alla Lazio, i cui tifosi avevano manifestato davanti alla Federcalcio, qualche giorno prima, gridando al campionato irregolare. D’improvviso, solo perché la Juve aveva perso partita e titolo, venendo superata in classifica dai biancocelesti, quel torneo e relativo scudetto divennero pulitissimi.
Ora, come ho già avuto modo di scrivere, ciascuno risponde della propria onestà intellettuale. E noi, a chiare lettere e a garanzia del campionato, oltre che del Palermo che stasera scende a Torino, non chiediamo risarcimenti postumi (come fu quello di Perugia a vantaggio della Lazio) o arbitri capaci di distribuire compensazioni. Chiediamo il giusto su tutti i campi: a Cagliari come a Udine; a Roma e a Napoli; a Reggio Calabria fino a Livorno, passando da Empoli, dove gioca il Toro di Novellino. Il 31 ottobre, in Udinese-Torino, al bianconero Quagliarella venne convalidato il primo gol nonostante un’evidentissima spinta ai danni di Comotto. Così, nell’oculatissimo pezzo, pubblicato venerdì su Tuttosport, a firma di Sandro Bocchio, abbiamo chiesto al designatore arbitrale da che parte stesse la verità, sottolineando anche come fosse una chimera l’uniformità di giudizio arbitrale. Ben lungi dal ricevere risposte dirette, ci accontenteremmo di averne qualcuna dal campo. Sperabilmente meno iniqua rispetto a quelle arrivate fino a ieri e non più accettabili oggi.
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