Giulemanidallajuve
 
 
 
 
 
 
 
  Spot TV
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
          IL MURO
< Prima pag. Pagina 12846 | 12847 | 12848 | 12849 | 12850 | 12851 | 12852 | 12853 | 12854 | 12855  
I commenti del Muro non rappresentano necessariamente le idee dell'Associazione
 
#35990 l'osservatorio del Viminale
scritto il 09/10/2007 18:47:12 da ROYVP1
Il mitico osservatorio del Viminale osserva e fa punire solo i tifosi della Juventus? Non osserva e fa punire i tifosi anti-juventini che, da tutti i media, 24 ore su 24 ed ogni giorno, fomentano odio contro la Juventus ed i suoi tifosi? Chissà se i tremebondi parlamentari sedicenti juventini avranno il coraggio di interpellare Amato sulla faziosità del suddetto osservatorio?
 
#35989 per tutti 2
scritto il 09/10/2007 18:13:18 da CHICCO 66
A mio parere se i programmi e le emittenti contro cui ci scagliamo solo a parole ricevessero 14 milioni di mail di protesta ogni lunedì magari capirebbero che noi abbiamo TUTTO IL DIRITTO DI ESSERE TRATTATI COME GLI ALTRI(la legge è uguale per tutti o no?)
 
#35988 per tutti
scritto il 09/10/2007 18:07:14 da CHICCO 66
voglio farvi una proposta:se veramante i tifosi bianconeri sono 14 milioni perchè invece di boicottare tutto e tutti(cosa della quale non interesserebbe niente a nessuno)non ci uniamo per gridare con forza la nostra rabbia(un po di orgoglio per la miseria).Visto e considerato che la dirigenza tace almeno noi facciamoci sentire perchè finchè la nostra rabbia verrà espressa solo sul muro non cambierà mai niente per cui diamo voce al nostro sdegno(credo che abbiamo tuto il diritto di farlo)
 
#35987 X PAOLA
scritto il 09/10/2007 17:22:43 da LORE FERRARA
Ottimo! partono le mails agl'indirizzi che hai lasciato.
 
#35986 da tuttosport
scritto il 09/10/2007 17:18:55 da PAOLA
popolo bianconero si ribella al trattamento dei mass media: parlano tre tifosi doc «La Juve fa di nuovo paura» Ostellino: «Pur di tagliarci le gambe, interpretano a loro piacere il regolamento» ANTONINO MILONE TORINO. C’è chi parla di « lin­ciaggio mediatico » , chi invece si limita a sottolineare il pro­blema, perdurante malgrado la purificazione bianconera del post- Calciopoli. Il potere e la Juve, due entità destinate a non incontrarsi mai. Vecchia storia, si dirà, eppure il com­mento televisivo del match del “ Franchi”, moviole e dibattiti post- partita compresi, ha con­tribuito a rincarare la dose. Sentite Piero Ostellino, ex direttore del Corriere della Sera nonché tifoso juventino doc: « Quanti pregiudizi su di noi - esordisce l’editorialista del quotidiano milanese ­Quando la Juve fu esclusa dal cerchio dei club che contava­no, si avvertiva la sensazione di un modo univoco di pensa­re, che accomunava il Palazzo e tutti coloro che volevano far­la fuori. Ma ora che la Juve è tornata subito competitiva, è sorto il timore che i biancone­ri siano capaci di rientrare più forti di prima. Ecco, dunque, che qualsiasi episodio che coinvolge la Juve viene di­scusso fino all’eccesso, piegan­do addirittura il regolamento arbitrale al proprio volere. Sì, perché l’obiettivo è chiaro: ta­gliare le gambe alla Juve » . Concetto ripetuto più volte, quello della “ paura”: « Tutti te­mono che i bianconeri torne­ranno ad essere i migliori. E che nessuna avversaria riesca a controbattere alla loro supe­riorità » . Ecco perché i prota­gonisti di quella che molti de­finiscono « gogna mediatica » diventano inevitabilmente « servi del Palazzo » . Ancora Ostellino: « Si avverte un conformismo così generalizza­to al punto che, se lo scorso anno si tendeva a favorire la Juve, simpatica dopo essere stata condannata alla B, ora tutti i commenti sono di nuo­vo anti- Juve. Perché? Stiamo tornando competitivi... » . Tutti d’accordo, dunque, fintantoché i bianconeri erano relegati nell’inferno della cadetteria, magari privilegiandoli nei commenti positivi, ma ora che i poteri forti risiedono altrove il ritorno della Juve ha cam­biato le carte in tavola: di nuo­vo, la critica anti- bianconera torna a dominare le discussio­ni da bar e quelle diffuse sui mezzi di comunicazione ( « che storicamente difendono i po­tenti » ) . Ma quali sono i nemi­ci della Juve? « Le muse corti­giane del potere del momen­to » , sentenzia Ostellino. Det­to in altri termini: « Sia gior­nali che tv, timorosi del fatto che la Juve ritorni ad essere talmente forte da risultare og­getto di invidia e, perché no, pure di odio. Una squadra an­tipatica ai media e vincente, che io non disprezzerei affat­to » . La rabbia monta anche nel­le parole del professor Paolo Bertinetti, presidente del­l’associazione nazionale Amici della Juve: « Detto che in tv si liquidano in due parole le af­fermazioni a favore della Juve in luogo di dichiarazioni di stampo opposto, posso solo constatare che, inevitabilmen­te, la rissa fa audience, l’unica vera regola da rispettare. I conduttori non si accontenta­no dell’opinione di un Collina che parla di “ Trezeguet in posizione regolare nel derby”, ci vuole altro per accendere la polemica. Non si cerca la ve­rità, ma si privilegia l’audien­ce, il che ha ben poco di ele­gante » . Si percepisce, in so­stanza, un trattamento profondamente diverso tra ciò che migliora l’immagine della Juve ( « temi liquidati imme­diatamente a meno che non contribuiscano al dibattito » ) e tutto il resto. « Perché nessuno si è soffermato sul primo fallo di Vieri ai danni di Chiellini nel contrasto in area bianco­nera? Solo in caso di sconfitta, il giornalismo si fa gentile ­prosegue Bertinetti - Si tratta di un atteggiamento preventi­vo. Della serie, nel dubbio tan­to vale stangare subito la Ju­ve » . Ma i bianconeri fanno di nuovo paura, come sostiene Ostellino? « Sono i numeri a renderla pericolosa per gli al­tri, non la sostanza della squadra. Si fa finta di essere oggettivi, ma non è così » . La tv ha più colpe dei giornali? « Sicuro, anche se leggendo i quotidiani la sensazione di in­giustizia non cambia » . È cocente la delusione che traspare dalle parole di Giu­seppe Belviso, presidente dell’associazione Giùlemani­dallaJuve: « Sia in tv che sulla carta stampata dominano at­teggiamenti che non ci piac­ciono affatto. Tutti parlano e sparlano senza sosta, secondo il volere di chi comanda, non va per niente bene » . Poi, preso da un impeto di juventinità acuta, Belviso esplode: « Ci so­no giornali che vivono grazie alla Juve, che alimentano di­battiti sui bianconeri, ma sol­tanto in caso di episodi conte­stati. Certo, a livello mediati­co la società non si difende granché... » . Poi, nel concreto, partono gli strali contro la cro­naca di Fiorentina- Juve: « Lo spirito di chi commenta è chiaro, ma non è un fatto così sorprendente. Le voci anti- ju­ventine non sono certo nate ieri. I bianconeri sono sotto­posti a una vera gogna media­tica » . Di nuovo antipatica la Juve, dunque, in attesa di tor­nare vincente. Bertinetti è contro il potere delle tv: «Si preferisce la rissa per salvaguardare l’audience. E nel dubbio, per loro è meglio stangare la Juve piuttosto che essere obiettivi» La delusione di Belviso: «Tutti parlano e sparlano, ma purtroppo non siamo in grado di difenderci come dovremmo. Una vera gogna contro la nostra squadra»
Scrivi il tuo commento
Argomento *
Il tuo Nome e Nickname *
La tua Email *
Il tuo Messaggio *

max 500 caratteri consentiti
* Campi obbligatori
Ci interessano le tue opinioni da sportivo ed appassionato. Lasciaci un commento costruttivo e che riguardi la Juventus. Il moderatore di questo sito si riserva il diritto di non pubblicare i commenti non a tema o offensivi.
Sono vietati i messaggi politici e religiosi. E' vietata la pubblicazione di indirizzi email, di siti internet e di messaggi interamente scritti in Maiusolo.
I messaggi ritenuti offensivi potranno essere perseguiti a norma di legge. A tal proposito il sistema memorizza l'indirizzo IP dell'utente.
Accetto i termini d'utilizzo
 
 
 
  IL NOSTRO SONDAGGIO
 
Dopo la Cassazione su Moggi, cosa dovrebbe fare ora la Juve?
 
  TU CON NOI
   
 
   
 
  AREA ASSOCIATI
   
 
 
 
  DOSSIER
   
 
   
 
  LETTURE CONSIGLIATE
   
 
   
 
   
 
  SEMPRE CON NOI
   
 
   
 
Use of this we site is subject to our