Ad un anno dallo scandalo che ci ha portati in serie B e mi riferisco al processo non alle designazioni a comando, che sono state smentite dalla sentenza, non alle ammonizioni mirate, anch’esse smentite dalla sentenza e nemmeno alle partite taroccate, ancora una volta escluse dalla sentenza.
Ormai tutti (o quasi) ci siamo resi conto che Calciopoli non era altro che una trappola tesa a nostro danno (permettetemi questo: anche grazie ai libri scritti sull’argomento da me e dal mio amico Emilio), per distruggerci.
Bene, ora, dopo un anno scoppia un vero scandalo del calcio: Bilanciopoli. Checchè ne dica la Gazzetta, questo è molto più grave di una telefonata ai designatori. Taroccare i bilanci significa, nei casi “meno gravi”, la possibilità di acquistare giocatori che non si sarebbero potuti ingaggiare. Questo è falsare TUTTO IL CAMPIONATO. Se poi prendiamo in esame la situazione degli “onesti”, quelli che: “vinciamo senza rubare” (ma anche senza pagare), è chiaro che non avrebbero potuto partecipare al campionato 2005/2006, quello dello scudetto dell’onestà. Questo non lo dico io, lo dice la PROCURA DI MILANO.
L’anno scorso, prima ancora che iniziassero i processi civili e che una qualsiasi procura si pronunciasse, noi eravamo già sulla gogna, anzi, sulla ghigliottina. Oggi, dopo che la Guardia di Finanza ha fatto i suoi rilievi e la Procura di Milano si è espressa (confermando che l?inter non aveva i requisiti per iscriversi al campionato), la giustizia sportiva non si muove, tace, archivia (il caso pedinamenti, altrettanto grave). E’ giunto il momento di dire basta, di organizzarsi finalmente e di protestare con forza. Non possiamo permettere che inizi un’altro campionato falsato, abbiamo il diritto di credere nel calcio, di seguirlo con passione. Dopo tutto siamo noi che permettiamo al giocattolo di esistere, siamo noi che ci rimettiamo tempo, salute e soldi. A dispetto di ciò che dicono i presidenti, le perdite delle società di calcio, servono, messe a bilancio dei grossi gruppi industriali, a pagare meno tasse o ad avere vantaggi fiscali, altrimenti non si spiegherebbe uno Zamparini che prima “tifa” Venezia (fallito) e poi Palermo, un Preziosi che tifa Como (fallito) e poi Genoa, un Moratti che possiede l’Inter e lo Spezia (fino a pochi anni fa), Gaucci che possiede Perugia (fallito) e Catania e, secondo alcune voci, Berlusconi che non sapeva se comprare l’Inter o il Milan......
Ora basta! Un campionato di serie A con l’Inter in campo è FALSATO. Stanno cercando di insabbiare tutto (la prossima stagione è quella del centenario e non possono permettersi di festeggiarlo in B), stanno facendo pressioni, sembra con successo, affinché tutto finisca in una bolla di sapone e l’Inter vinca il suo “terzo scudetto” e lo festeggi insieme ai suoi 100 anni (di illeciti non puniti). Vedrete che sarà così: la Roma vinse lo scudetto (nel modo che tutti sappiamo) nell’anno in cui entrò in borsa, la Lazio idem (anche noi, ma siamo un caso a parte perché ne vinciamo uno su quattro).
Bisogna fare qualcosa: quel campionato (con l’Inter in A) non s’ha da fare. Se non faremo niente assisteremo (avvallandolo) al trionfo dell’illegalità.
Io non so più cosa proporre, non tanto perché non abbia idee, ma quanto perché, nelle iniziative proposte finora (non solo da me), non c’è mai stata una partecipazione massiccia ed è mancato l’appoggio della società. Siamo tanti e ben distribuiti sul territorio nazionale, organizzandoci, potremmo bloccare tutto il paese, basterebbe (a titolo di esempio) recarci, in folti gruppi, nelle stazioni dei capoluoghi di regione a bloccare i treni, una volta alla settimana, finché non sarà fatta giustizia (con lo stesso metro usato per noi). Basterebbe (forse), ma non succederà.
|