Spycalcio - Repubblica
quante novità dalla Superprocura
Via Po 42, Roma: questo è l'indirizzo della nuova Superprocura della Figc. Qui lavoreranno il giovane magistrato, Stefano Palazzi, e il suo staff (i sostituti procuratori ora sono 20 ma dovranno arrivare a 70-80). Dal 1° luglio infatti è cambiato tutto a livello di giustizia sportiva: la Superprocura accorpa quelli che una volta erano l'Ufficio Indagini e la Procura federale, unificando funzioni inquirenti e requirenti. Una maxistruttura che deve ancora cominciare a funzionare a pieno regime. Stefano Palazzi, 46 anni, magistrato militare presso la Corte militare di appello di Napoli, collabora con la Figc dal 1990: ha conquistato la fiducia di tutti perché, a differenza di altri magistrati, preferisce parlare con gli atti. E' stato molto duro in occasione di Calciopoli: non per nulla aveva chiesto la retrocessione in C-1 della Juve, la serie B per Milan, Lazio e Fiorentina. Ultimamente, però, molte pratiche sono andate a rilento. Ma per quanto riguarda l'affare arbitri, c'è da dire che oltre a Collina il procuratore Palazzi ha disposto l'archiviazione anche per Morganti, Ciampi, Napoli, Di Mauro, Ingargiola, Lamorgese, Bersanetti, Titomanlio e Ricci.
Si resta in attesa invece di altre questioni ancora inevase: caso Gea, Calciopoli-2 (Fabiani e gli arbitri Paparesta, Bertini e Pieri), iscrizioni ai campionati, plusvalenze, lo scandalo del Comitato regionale della Lombardia e cose minori. Un lavoro immane. C'è da aspettare carte dalle procure e fare marciare la nuova macchina giudiziaria della Figc. Si dovrà attendere forse settembre per avere novità: lo staff di Palazzi va completato con i (sei) vice. C'è da auspicare che possa trovare posto anche Carlo Loli Piccolomini, memoria storica dell'Ufficio Indagini. Ma Giancarlo Abete, giustamente, tiene molto al funzionamento della giustizia sportiva: sa che di lì passa la credibilità del calcio. E ha promesso indagini e sentenze rapide. Che non vuol dire sommarie.
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