Decisione rischiosa e clamorosa della Società Amaranto che ricorre al Tar del Lazio contro la penalizzazione di sei punti in classifica inflitta dalla Camera di Conciliazione e Arbitrato per lo sport del Coni.
Con un comunicato stampa di circa due ore fa, l'A.C. Arezzo rende noto di aver impugnato le decisioni adottate dagli organi di giustizia sportiva che hanno confermato la penalizzazione di 6 punti in classifica nel campionato di serie B in corso.
Dal lodo della Camera di Conciliazione e Arbitrato per lo Sport del CONI, che ha confermato la decisione della Corte federale, non è emerso alcun profilo di responsabilità diretta per illecito sportivo di dirigenti o dipendenti dell'Arezzo e, nonostante ciò, alla squadra toscana è stata inflitta la penalizzazione di sei punti in classifica.
La società, ritenendo di aver subito un ingiusto pregiudizio, ha pertanto invocato l'intervento della giustizia amministrativa a tutela dei propri legittimi interessi, investendo della questione il TAR Lazio. Il ricorso, affidato all'avvocato Giovanni Pesce del foro di Roma, mette in evidenza le gravi carenze istruttorie su cui gli organi requirenti hanno fondato la contestazione per illecito sportivo a carico dell'Arezzo.
La società confida di poter ottenere da parte del TAR Lazio una pronuncia definitiva in tempi compatibili con il termine del campionato. Non sono però tutte rose e fiori, la Società rischia una pesante multa e altri tre punti di penalizzazione. Questo implica la violazione della clausola compromissoria, praticamente in questo modo viene scavalcata la giustizia sportiva. Forse una follia da parte della Società, visto che nemmeno la Juve era arrivata a tanto e non aveva fatto il ricorso al Tar per evitare di bloccare i campionati.
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