Egregio Direttore, forse l’idea della grande Juve finisce nel momento in cui pubblica promesse che l’attuale dirigenza gentilmente propone. Fosse altro che da quando promettono non mantengono (fatti e non parole). Vorrei anche io credere nelle favole…ma la realtà è quella che devo vivere e non voglio continuare ad essere presa in giro da propagande che non hanno valore pratico. Oramai l’unica realtà è quella che sapranno proporci nei fatti e non nelle parole. Paola

Appello a chi fino ad oggi non ha voluto difendere la propria fede Entro direttamente nel merito del problema: non siamo uniti nelle lotta, troppo adagiati e troppo influenzati dai media. Ora abbiamo una possibilità in più, dopo l’esito del ricorso al tar del 18 c.m. promosso dall’Associazione “giùlemanidallajuve” termina l’iter legale obbligatorio in Italia e possiamo promuovere le azioni che possono rappresentare la ns riscossa e adire alla corte dei diritti dell’uomo. Per evitare che gli errori del passato vengano ripetuti e che soprattutto non venga data la giusta importanza al progetto, dobbiamo da subito promuovere azioni tese a creare interesse per la lotta che stiamo conducendo. Secondo me è essenziale il contributo di ognuno di noi; devono sapere che pur essendo dislocati in diverse regioni Italiane, siamo tutti uniti e consapevoli della realtà camuffata che vogliono spacciare per vera e che siamo pronti a rivendicare i nostri diritti di uomini e tifosi! Dobbiamo creare una platea in attesa di giudizio che non ha gradito le precedenti prese di posizione a favore di una squadra che nella realtà non è colpevole di altro se non di essere la numero uno per tifosi, vittorie e ideali. Solo così possiamo provare a noi stessi, ai ns campioni ed a tutti quelli che credono di averci battuto che LA JUVE SIAMO NOI e che siamo noi a doverla aiutare. Io credo in questo progetto. Paola

Ho letto ieri delle passività delle squadre di calcio, in primis l’interm.., ed appena dopo dell’operazione meramente finanziaria fatta dalla stessa squadra di onestoni, che dovrebbe procurare liquidità per 230 (dico duecentotrenta) milioni di euro da investire sul mercato, ed io penso anche per coprire il buco in bilancio. Mi pare che tempo fa la stessa combricola milanese abbia sanato il bilancio con la vendita o cessione del marchio ad una società satellite (cioè facente capo alle stesse figure). Mi piacerebbe parlarne con chi indaga sul doping amministrativo e mi pare argomento che potrebbe essere inserito nel magnifico dossier che il buon Crazeology produce e distribuisce con sapienza e pervicacia.

Come sarà la juventus del futuro nessuno può saperlo, credo nemmeno la dirigenza! Quello che è certo è che non sarà più la ns Juve perché ogni giorno ne smontano un pezzo ed ogni giorno siamo spettatori inermi che non trovano la forza di reagire; questa è la sola verità! Sempre con rispetto per problemi più seri e non sportivi, ritengo che assecondare in questo modo tutto quello che hanno fatto alla Juventus ci rende tutti responsabili e complici e, chi ha progettato la ns distruzione, non può che esserne fiero. Portare avanti la ns fede significa ora dare riscontri concreti. Non permettiamo ancora di calpestarci e di calpestare 109 anni di gloriosa storia! Paola

Una grande squadra può essere fatta con le basi attuali. Se queste, come probabile verranno meno, allora a poco serve la logica industriale che l’attuale dirigenza vuole attribuirgli nella politica e nelle decisioni. Se non si usa il cuore in queste scelte non si è tifosi e se non si crede nella ricostruzione, questa non può esserci. Io spero soltanto; non credo più. Paola