ANDREA DI CARO
Antonio Matarrese, cinque giornate a Nedved. Una squalifica così alla Juve non se la ricordavano dai tempi di Sivori...
«La squalifica a Nedved è giu¬sta. Aggiungo che è stato tratta¬to anche bene. Poteva andargli peggio. Questa è la dimostrazio¬ne che non ci sono più intoccabi¬li. Chi sbaglia, paga».
Il mondo juventino però è in subbuglio e protesta.
«Alt. Dipende da chi vengono le proteste. Se parliamo del gioca¬tore o dei tifosi più esasperati è un conto, ma la società sta te¬nendo un atteggiamento di com¬postezza e rispetto delle regole e delle istituzioni. Io continuo ad apprezzare la linea intrapresa da Cobolli Gigli e dalla nuova di¬rigenza. Si stanno comportando in maniera irreprensibile. Con quella classe ed eleganza che in passato sono stati i tratti distin¬tivi della Juve. Quelle qualità che hanno contribuito a creare il mito dello “stile Juve” e della “Vecchia Signora”. L’Avvocato Agnelli non urlava mai. Non ne aveva bisogno per ottenere ri¬spetto. E non ne ha bisogno neanche Cobolli. La Juve gode della massima considerazione e del massimo rispetto».
L’appello più frequente ri¬volto dai tifosi a Cobolli però è di “farsi sentire”.
«Io non capisco perché si voglia per forza mettere in difficoltà la nuova dirigenza invitandola ad alzare la voce. Perché mortifica¬re e danneggiare l’immagine della nuova Juve? Tanti più o meno illustri opinionisti per cri¬ticare l’attuale sistema dicono che c’è stata una restaurazione. E allora sapete che dico io? Che la vera restaurazione è quella di chi vorrebbe che la Juve si com¬portasse come ha fatto negli ul¬timi anni: alzando la voce e mo¬strando i denti».
Sarà l’abitudine al passato, ma Nedved l’ha alzata ecco¬me la voce, anche se attra¬verso il suo procuratore.
«Raiola è andato sopra le righe in maniera pesante e offensiva. Un atteggiamento che merita una sanzione. Un agente Fifa, quindi legato al massimo orga¬nismo calcistico, non deve per¬mettersi di attaccare così le isti¬tuzioni aizzando il giocatore. Un comportamento di una gravità estrema: sono indignato. Ned¬ved ha sbagliato e quando si sbaglia si paga. Lo ripeto, ha avuto la sanzione minima per quelle che sono le nostre regole. Il paragone con la testata di Zi¬dane poi è assurdo: sono cose completamente diverse».
Il ceco ha parlato di giusti¬zia politica: di atteggiamen¬to anti Juve.
«Sono fesserie. Mi dica Nedved o il suo procuratore o chi crede a questa favola: chi trama contro la Juve? Cobolli è stato eletto al¬l’unanimità nel consiglio di Le¬ga. Grazie soprattutto alla Juve, e tutti l’abbiamo apprezzato, si è raggiunto un accordo sulla mu¬tualità. Sappiamo che la Juve in B è solo di passaggio. Sono tal¬mente forti che arriveranno in A in carrozza, ma quali complot-t¬i... Anzi proprio il fatto che oggi anche la Juve può subire un er¬rore è la dimostrazione che com¬plotti e trame stanno sparendo definitivamente».
E’ già chiaro, ma si spieghi ancora meglio.
«Gli arbitri possono sbagliare. Sbagliano. Ma per fortuna oggi può accadere alla Juve come al Milan. E i cartellini si estraggo¬no per tutti i calciatori, senza di¬stinzioni. Come dice Della Valle: non ci sono più intoccabili. Il più bravo vince, non il più “forte”. E la Juve è talmente più brava che vincerà il suo campionato».
E’ proprio qui il confine: tra il vincere e lo stravincere. Parte della tifoseria rim¬piange la vecchia dirigenza: con loro certi “sgarbi” non avvenivano...
«I veri sgarbi la vecchia dirigen¬za li ha fatti alla Juve e al calcio italiano. Cosa rimpiangono? Guardate dove hanno condotto la Juve e come è stata sporcata l’immagine del club: odiati dal resto delle tifoserie italiane, con una retrocessione per illecito. E’ questo che rimpiangono? Io sono convinto che la gran parte del popolo juventino ama il rispetto delle regole e vuole vincere nel¬la maniera giusta. Mi spiace ci sia una parte che invece vuole trascinare la nuova dirigenza a tornare ai vecchi sistemi. Que¬sto è tifo deteriore».
Torniamo agli arbitri: nelle ultime due settimane ne so¬no successe di tutti i colori...
«Guardo a cosa accade sui cam¬pi con apprensione. Ne ho parla¬to col presidente dell’Aia Gusso¬ni »
A sentir lui pare vada tutto bene...
«No, anche lui sa che ci sono sta¬ti errori e sviste. Ma deve difen¬dere i suoi ragazzi, non può far¬li sbranare. Vi assicuro che in ca¬mera caritatis ci sono ramanzi¬ne e critiche. Ma non possiamo accettare la teoria che i nostri fi¬schietti siano tutti incapaci. Di¬cendo questo li mettiamo in uno stato di panico da cui poi non si esce più. Il mondo arbitrale è co¬me un malato che ha ancora una bella febbre da smaltire. Cer¬chiamo di curarlo invece di esporlo a spifferi o, come vorreb¬be qualche dirigente troppo fo¬coso, di spalancargli in faccia una finestra in pieno inverno. Signori miei, ma pensavate che calciopoli passasse da un giorno all’altro? Ma ci rendiamo conto di quale impatto ha avuto sul nostro mondo? La realtà è che la prima stagione “vera” l’avremo l’anno prossimo. Questa che stiamo vivendo rappresenta un Purgatorio per tutti: istituzioni, società, dirigenti, arbitri. Nessu¬no è in Paradiso, siamo tutti in Purgatorio».
Un consiglio a Cobolli Gigli?
«Di continuare sulla strada in¬trapresa: sta cucendo sulla Juve un vestito elegantissimo. Sta vi¬vendo la situazione anomala del club in B con dignità. Ha la sti¬ma e il rispetto di tutti. Non si faccia trascinare dalla tifoseria più cieca. La Juve non può e non deve scendere più a certi bassi li¬velli ».
E uno ai tifosi bianconeri?
«Seguite questa società, avrete le vostre soddisfazioni e torne¬rete a vincere. Senza macchie, senza inganni, senza arroganza, senza trucchi. E senza essere odiati».
Questi sono i risultati dell’operazione simpatia persino il più “mafioso” dei presidenti che la FGCI abbia mai avuto
(a precisa domanda quando la finale di Champions si giocò a Bari rispose: Perché? Perché è la mia città) ci piglia per
Il culo ci dice cosa fare e dire come tifare: IO DA QUESTO SIGNORE NON ACCETTO LEZIONI E QUALCUNO GLI SPIEGHI CHE LA SIMPATIA SE LA METTA NEL…..IO VOGLIO ESSERE ANTIPATICO ARROGANTE (QUELO CHE E’ OGGI MORATTI MA NESSUN GIORNALO LO DICE) E VINCERE E DELLA SIMPATIA E DELLO STILE IO, COME VOI CREDO, NON ME NE FACCIO NIENTE!!!
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