ECCO L'INTERVENTO DI OGGI SU TUTTOSPORT DEL PROF. BERTINETTI
FORZA COBOLLI, ANDIAMO AL TAS A FARCI RESTITUIRE LO SCUDETTO
I tifosi juventini pensano, con ra¬gione, che la Juve abbia vinto 29 scudetti. Cosa pensi il Commissario straordinario Pancalli non è chia¬rissimo: si è limitato a dire che "lo scudetto poteva non essere assegna¬to, ma la Figc non può revocarlo». E' invece chiarissimo cosa pensava il suo predecessore, l'interista Gui¬do Rossi, il quale, avendo capito che l'Inter non era in grado di vincere lo scudetto sul campo, quasi sistemata la questione per quanto riguarda il campionato 2006-07, gli ha regala¬to lui quello vinto dalla Juve nel 2005-06.
Rossi sapeva benissimo che lo scu¬detto ingiustamente revocato al To¬rino nel 1927 non fu assegnato a nessun'altra squadra; e che anche in Francia, nel 1993, si comporta¬rono allo stesso modo, togliendo lo scudetto al Marsiglia ma non asse¬gnandolo al Monaco, secondo clas¬sificato. E allora prima si inventò che la Uefa voleva assolutamente che si indicasse la squadra campione d'Italia; poi nominò tre persone di sua fiducia, tra cui l'ex direttore generale dell'Uefa Gerhard Aigner, per formare una Commissione di Saggi che assegnasse lo scudetto all'Inter. Il loro parere è un capola¬voro di acrobazie giuridiche, che sì concludono con un richiamo a criteri «di ragionevolezze, e di etica sportiva».
Quale ragionevolezza? Le inchieste riguardano il campionato 2004-05 e lo scudetto sottratto alla Juve è quel¬lo del 2005-06, che non era stato og¬getto di indagine: solo a un buon¬tempone, forse anche alticcio, può quindi sembrare ragionevole toglie¬re lo scudetto a chi lo ha vinto. Quale etica sportiva? Non contenti
del furto perpetrato, i Saggi di Ros¬si hanno assegnato lo scudetto all'Inter, il cui dirigente Oriali, a fine aprile 2006 (quindi nel pieno delle lamentazioni dei moralisti per "calciopoli") patteggiava la pena, cioè ammetteva la colpa commessa, per il passaporto falso di Recoba (i reati sono ricettazione, falso e contraffa¬zione); per non parlare del suo Pre¬sidente Moratti, il quale pensa che spiare illegalmente arbitri e gioca¬tori sia una quisquilia. «È diffìcile immaginare che la deci¬sione dei tre Saggi possa essere con¬fermata da un Tribunale di giusti¬zia sportiva. E poiché esiste il TAS, il Tribunale sportivo di Losanna (or¬ganismo giuridico a cui tutti, da Blatter in giù, hanno dichiarato che è perfettamente legittimo rivolgersi), credo che sia doveroso da parte del¬la Juventus farvi ricorso per ottene¬re giustizia. IM società lo deve a se stessa; ma lo deve soprattutto a mi¬lioni di tifosi che finora hanno do¬vuto accettare umiliazioni e penaliz¬zazioni basate non su colpe com¬messe ma sulla forza di persuasione del linciaggio mediatico. Questa volta la Juventus non avrà contro le autorità sportive italiane tifose delle squadre rivali; né avrà di fronte giudici italiani condiziona¬ti dai media italiani. Per avere pos¬sibilità di riuscita, tuttavia, la Ju¬ventus farà bene a farsi rappresen¬tare da un avvocato svizzero che già abbia avuto successo presso il TAS. Massima stima per gli avvocati ita¬liani, naturalmente; ma se si vuole vincere, sospetto che si debba pro¬prio fare così».
PAOLO BERTINETTI
* Presidente dell'Associazione Na¬zionale Amici della Juventus
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