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          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Farsopoli di E. LOFFREDO del 17/08/2010 15:07:32
I magnifici sette. Quinto: Carbone

 

Carbone Armando, primo teste escusso al processo calciopoli. “L'autobiografia” che di sé ha reso nel primo interrogatorio del processo recita che è stato un intrallazzatore, pardon, un mediatore che aveva in mano una serie di arbitri internazionali compiacenti i cui servigi offriva alle squadre che ne avevano bisogno; consulente per la stipula di contratti in nero ai calciatori e, udite udite, protagonista del calcioscommesse del 1986, quando a suo dire in cambio della promessa di duecento milioni di lire non si presentò a deporre di fronte all'ufficio indagini della FIGC.

Stranamente però durante il processo sportivo d'appello Armandino nostro manifestò una certa disponibilità a parlare. L'allora difensore della Lazio e del giocatore Vinazzani, Catalanotti (che coincidenza, uno degli altri magnifici di questa serie) pronunciava queste parole: «Signor giudice chiedo che si riapra l'istruttoria, chiedo che venga nuovamente sentito Armando Carbone. I giornali ne confermano la sua disponibilità. L' avvocato Garbi, legale di Carbone è in contatto con me. Possiamo facilmente combinare un appuntamento». Si vede che combinare appuntamenti è una vecchia dote dell'avvocato bolognese.

Tornando al nostro, non c'è che dire, i pm hanno calato un vero asso dell'accusa. Quando si dice che il buon giorno si vede dal mattino.

La testimonianza di Carbone fu un autentico spasso per chi ascoltava le udienze, tanto per dirne una si prese il primo sonoro cazziatone da parte del Presidente Casoria. In effetti sentire Carbone che non non si capacitava del titolo di Dottore di cui poteva fregiarsi Moggi era un po' ridicolo.

L'escussione di Carbone sembrò così assurda per le aspettative che si riponevano in questo processo, che molti, compreso il sottoscritto, immaginarono che i pm avrebbero corretto il tiro e si sarebbero premurati di verificare da lì in avanti la concreta utilità dei testi successivi. Invece... D'altra parte se all'epoca anche il sostituto procuratore di Torino, Marabotto, diede «poca soddisfazione al superlatitante del totonero: uno sguardo appena e poi "via, portatelo in questura"» (da La Repubblica del 03 maggio 1986), qualcosa avoleva pur dire.

Carbone non offrì concreti elementi utili. Si scoprì che ce l'aveva con Moggi perché pretendeva che questi gli facesse avere i duecento milioni che altri (il Napoli) gli avevano promesso. Ha portato tutta una serie di lamentele per come era stato trattato nell'indagine di quasi trent'anni fa, quando sempre a suo dire i giudici di Torino non vollero ascoltare ciò che aveva da dire sulla Juve e su Moggi, che aveva fatto fuori Allodi per impadronirsi del mercato dei calciatori. Poi documentandosi si scopre che in effetti non fu lui a "tirare dentro" la Juve, ma un suo compare e socio, tale Antonio Orrù.

Durante il controesame degli avvocati di Moggi ha persino detto di aver riferito ai pm che i fratelli Abete facevano parte del sistema Moggi perché si accompagnavano spesso con l'ex Dg juventino.

Tutto si può dire di Carbone tranne che non sia stato un autentico precursore. È stato il primo di una lunga serie di testi d'accusa rivelatisi a favore della difesa; è stato anche il precursore delle cupole nel mondo del calcio, la sua scuderia di arbitri manovrati è servita più di venticinque anni dopo ai pm per teorizzare la cupola moggiana; soprattutto dobbiamo dargli atto che è stato il primo, lamentandosi dei giudici dei primi anni ottanta, a parlare di indagini a senso unico.

È stato non convenzionalea tal punto che quando ha terminato la deposizione mi aspettavo quasi che chiedesse al Presidente del collegio giudicante: «Presidente, ma me li fate dare i duecento milioni da Moggi?»

Armando Carbone. Udienza Tribunale di Napoli del 19 maggio 2009
Sintesi Video

I magnifici sette
I Catalanotti
II Narducci
III Sanipoli
IV Zeman

Trascrizioni udienze
Il libro marrone dell’accusa
Auricchio - Indagini piccanti
 
  IL NOSTRO SONDAGGIO
 
Dopo la Cassazione su Moggi, cosa dovrebbe fare ora la Juve?
 
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