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          IL MURO
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I commenti del Muro non rappresentano necessariamente le idee dell'Associazione
 
#56557 le prime reazioni dei F.lli Moratti su Saras/Inter
scritto il 23/09/2008 15:22:45 da PAOLA
Per Massimo Moratti : «Sono soltanto calunnie»; Gianmarco Moratti si chiude dietro un no comment, aggiungendo soltanto: "Quando c'è un'indagine in corso non si fanno commenti" potete seguire qui le news: http://forum.giulemanidallajuve.com/forum/index.php?showtopic=3753&pid=99620&st=45&#entry99620
 
#56556 Gaucci
scritto il 23/09/2008 15:20:23 da PAOLA
In una parte dell'intervista, Gaucci ammette candidamente che i suoi legali stanno trattando il suo patteggiamento da mesi. Dice esattamente :"I miei avvocati sono al lavoro da mesi per trovare un accordo con il giudice".Dice anche che ora è stata fatta pulizia nel calcio, che il marcio è quello che conosciamo..non vorrei che, visto lo stallo del processo GEA e del processo di Napoli, Gaucci fosse usato per rilanciare le accuse e chissà cosa... poco importa la poca credibilità di Gaucci, dal 2006 hanno in mente un unico obiettivo e faranno di tutti per raggiungerlo...
 
#56555 Gaucci
scritto il 23/09/2008 14:42:00 da GOLDRAKE
Ieri su Antenna 3 Gaucci,in collegamento telefonico, ha lanciato pesantissime accuse che avevano evidente bersaglio la Juve (anche se non espressamente nominata, ), senza che i cosiddetti "opinionisti juventini", capaci solo di buffonate, tipo parrucche e dentoni, ma in palese difficoltà quando si tratta di cose serie, abbiano avuto il coraggio di replicare per le rime. La cosa mi ha molto demoralizzato. Ci sarà qualche trasmissione con degli opinionisti "juventini" con un pò di palle?
 
#56554 sulla riva del fiume
scritto il 23/09/2008 14:36:52 da DANIELE_RULEZ
io sono sulla riva del fiume insieme ai miei fratelli bianconeri... ma non quelli normalizzati... quelli che lottano per la giustizia insieme da 2 anni per la verità... insieme a questa grande associazione. le fondamenta dell'associazione a delinquere nerazzurra scricchiolano... e io aspetto il cadavere del mio nemico.
 
#56553 leggete, diffondete e meditate
scritto il 23/09/2008 14:20:00 da GIGI MONCALVO
TREMANO I MORATTI PER L’INCHIESTA SULLA QUOTAZIONE (“GONFIATA”) DELLA SARAS PROCURA MILANO: DANNI AL MERCATO PER 770 MLN PER RIPIANARE I DEBITI DELL’INTER MAIL GALEOTTA DELLA JP MORGAN: 500 MLN PER COPRIRE I DEBITI DI MASSIMO MORATTI Walter Galbiati per “la Repubblica” Quel titolo valeva tra 4 e 5 euro per azione. Invece le banche e la famiglia Moratti lo hanno piazzato sul mercato a 6 euro. E per farlo, secondo la ricostruzione del consulente tecnico della procura di Milano, Marco Honegger, non avrebbero pubblicato alcuni dati rilevanti nel prospetto informativo. Massimo e Milly Moratti © Foto La Presse Che la quotazione di Saras, la società di raffinazione di Sarroch, non fosse stato un grande affare per il mercato, lo si era capito fin da subito, quando il giorno successivo alla quotazione, avvenuta il 18 maggio 2006, il titolo aveva perso oltre il 10 per cento del suo valore. Il consulente tecnico ha ricostruito in un documento di oltre 400 pagine i motivi di quella debacle. E ha ipotizzato che l´incasso della quotazione sia servito soprattutto a un ramo della famiglia, quello di Massimo Moratti, per far fronte ai debiti dell´Inter. Con un contestuale danno per il mercato di 770 milioni. Tutti, gli analisti, i banchieri e gli investitori istituzionali avevano capito, durante le varie tappe che hanno portato la Saras in Borsa, che quella valorizzazione era troppo elevata, eppure nessuno ha fatto nulla per correggere il tiro. Un dato è emerso chiaramente dall´analisi di Honegger: l´utile di gruppo, il principale indicatore su cui calcolare il valore della società, era "gonfiato". «Si è potuto riscontrare che l´informativa da Prospetto - scrive il consulente - non aveva evidenziato l´esistenza di una considerevole componente di utili non ricorrente nei dati storici, dati unici su cui basarsi per la decisione di investimento (quantomeno per il pubblico indistinto)». La mancanza si riferisce all´utile 2005, pari a 292,6 milioni di euro. Una cifra riportata tale e quale nel prospetto, senza avvisare i risparmiatori che il dato era "gonfiato" da utili derivanti dalle scorte di magazzino. Dalla documentazione sequestrata dalla Guardia di Finanza presso Jp Morgan, una delle banche advisor per la quotazione, invece, emerge chiaramente che nei report su Saras redatti prima della quotazione, gli analisti, compresi quelli di Morgan Stanley e Caboto di Banca Intesa (gli altri due advisor dei Moratti) prendono in considerazione gli utili depurati ("comparable") per calcolare il valore delle società di raffinazione. Gli unici a non farlo sono quelli di Jp Morgan. La stessa Saras, come sostiene il consulente, si accorge dell´errore e a partire dal comunicato stampa del 25 ottobre inizia a fornire i dati di utile relativi ai trimestri, così come lo richiede la prassi degli analisti. A febbraio 2007, in un altro comunicato, la società svela che l´utile netto rettificato per il 2005 è di 230 milioni di euro. Con questi profitti, il valore per azione di Saras sarebbe stato tra i 4,1 e i 5,1 euro e non tra i 5,25 e i 6,5 euro, come indicato nel prospetto. Click here to find out more! Gianmarco e Letizia Moratti Non vi è nessuna giustificazione di un prezzo di 6 euro nemmeno negli studi delle tre banche che hanno partecipato alla quotazione: «Sulla base delle valutazioni rettificate delle banche d´affari partecipanti all´operazione, il range avrebbe dovuto collocarsi tra i 4 e i 5 miliardi di euro (ossia tra i 4,4 e i 5,6 euro per azione); dunque inferiore di 700 milioni a quello definito in Prospetto Informativo», sostiene la consulenza. Non è un caso, quindi, che le quotazioni di Saras, dal giorno dello sbarco in Borsa a oggi, si siano allineate ai valori stimati dagli analisti. Se n´erano accorti fin da subito gli investitori istituzionali del calibro di Morley, Strategic Market Analysis, Moore, Plutus, Generali e Polygon, che già in fase di quotazione ("bookbuilding") avevano ridotto significativamente o cancellato gli ordini di acquisto. Perché allora spingere il prezzo di quotazione? Le email sequestrate dagli inquirenti offrono qualche indicazione. «È vitale che davanti al prezzo ci sia un 6», scriveva il numero uno di Jp Morgan, Federico Imbert, a un suo collega, mentre il bookbuilding attraversava una fase critica. Jp Morgan, oltre alle commissioni per il collocamento, otterrà, cosa taciuta nel prospetto, anche il mandato dalla famiglia Moratti per gestire attraverso la sua filiale di private banking, i lauti proventi della quotazione. Un altro banchiere di Jp Morgan, Emilio R. Saracho (probabilmente del private banking) svela in una email un ulteriore dettaglio: «Devi essere al corrente del fatto che abbiamo ottenuto 1,6 miliardi di euro, cioè da entrambi fratelli, ma uno dei due deve ripagare 500 milioni di debiti, e così quella parte non la vedremo per lungo tempo». Bedi Moratti © Foto U.Pizzi Sempre Imbert, il 14 marzo 2006, alza il sipario sui presunti interessi di Banca Intesa: «Parlato a lungo con Micciché di Intesa. È contento del lavoro fatto insieme su Saras e Intercos. È personalmente a disposizione per stimolare forza vendita specialmente su Saras. Chiede di informarlo se vediamo problemi o sgranature. Tiene ovviamente molto al successo data l´esposizione sua e di Passera con i Moratti. È stato da lui Galeazzo Pecori Giraldi di Morgan Stanley consigliando di non esagerare sul prezzo. Lui crede che lo faccia per invidia nei nostri confronti». In un documento, poi, trovato presso la Jp Morgan, intitolato "Materiale di discussione", si spiega la scelta di affiancare un aumento di capitale, non necessario, alla vendita di titoli da parte della famiglia. Se così non fosse, «verrebbe evidenziata una scarsa propensione ad investire e si darebbe l´idea che la proprietà vuole solo fare cassa, prestando il fianco a critiche su altre iniziative (metti i soldi nell´Inter)». Dagospia 23 Settembre 2008
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