Dunque Tavaroli diceva già nel lontano 2006 (vedi Repubblica del 22 settembre 2006) che il connettore di tutte le intercettazioni illegali era Carlo Maria Buora, allora vice presidente dell'Inter. Questo lo diceva in deposizioni regolari rese davanti a giudici che indagavano sulla vicenda, cosa quindi della massima importanza per comprendere FARSOPOLI. Contestualmente, succedeva un altro fatto ugualmente importante che si collocava sulla stessa linea delle dichiarazioni di Tavoli e dava altra luce a FARSOPOLI, mi riferisco alle dichiarazioni rese sotto deposizione ai giudici competenti di Caterina Plateo,segretaria di Adamo Bove, la quale dichiarava che tra gli intercettati illegali c’erano anche tutte le utenze della Juventus F.C. e della Federazione Italiana Gioco Calcio. Quindi tutte queste utenze spiate irregolarmente fornivano informazioni che venivano gestite da un signore che contestualmente era altissimo funzionario Telecom e vice-presidente dell’Inter. A quale grado di illecito sportivo sarebbe abbinabile una evidente dimostrazione di spionaggio industriale ??? Per quale motivo non è stata intentata alcuna azione di giustizia sportiva alla squadra che poteva beneficiare di tali informazioni anche se si era in presenza di regolari deposizioni rese davanti ai magistrati competenti ? Come mai a nessun inquirente della giustizia sportiva è mai venuto in mente di chiedere quelle regolari deposizioni e le copie dei tabulati corrispondenti ? Queste e tantissime altro domande dimostrano, senza ombra di dubbio, che l’assenza di azioni per fatti o dichiarazioni ufficiali di tale gravità non può non essere considerata una grave omissione tendente a non “approfondire” notizie più che ufficiali di irregolarità sportive. Saluti. Cristiano. |