calcio non e' causa della sclerosi laterale amiotrofica (Sla), ma puo' essere un fattore di rischio, unito ad una predisposizione genetica ed a fattori ambientali, per l'insorgenza di questa malattia rara ma devastante. Secondo uno studio condotto dall'Universita' di Torino, risulta infatti un rischio sei volte maggiore per i calciatori di ammalarsi di questa patologia e in un'eta' piu' precoce. Ne hanno parlato oggi alcuni esperti in un seminario organizzato dall'Universita' Cattolica di Roma. ''Nel nostro studio - ha spiegato Adriano Chio', responsabile del centro Sla del dipartimento di Neuroscienze dell'ateneo torinese - abbiamo esaminato i dati relativi a tutti i giocatori di serie A e serie B italiani, tra il 1970 e il 2006, per un totale di 7.325 giocatori fra i 18 e i 69 anni''. In questo modo si e' evidenziato che i casi di Sla in questo campione di studio sono stati otto, contro l'1,24 atteso, e con un'eta' media di comparsa della malattia a 43 anni".
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