Secondo il gusson pensiero gli arbitri hanno il diritto di sbagliare. È una rivendicazione sacrosanta che finalmente riconosce a questa categoria di emarginati della società civile uno dei fondamentali diritti del genere umano. Basta con certi stereotipi. Ormai i tempi sono maturi perché anche nel mondo arbitrale si realizzi una rivoluzione copernicana al passo coi tempi. Gli arbitri non devono più avere il dovere di essere oculati e imparziali. Devono avere il diritto di sbagliare e, magari, se sbagliano sempre a favore di una sola squadra raggiungono la perfezione assoluta. D’altra parte se non c’è più il mostro di turno al quale addossare tutte le responsabilità degli errori commessi, come fanno gli arbitri e i loro designatori a pararsi le ch…pe? Fino a poco tempo fa certi errori erano stati fatti sempre passare come la conseguenza di pressioni esterne esercitate da una malefica cupola. Oggi, che questa cupola è stata smantellata, gli arbitri devono dimostrare la loro bravura senza appellarsi ai condizionamenti esterni ed allora non si può prescindere da quelli che sono innanzi tutto i loro sacrosanti diritti. E poi, risulta a qualcuno che nell’attuale società civile ci sia chi è disposto ad assumersi, doverosamente, la responsabilità delle proprie azioni? E volete che siano proprio gli arbitri di calcio a distinguersi? Potrebbero apparire delle mosche bianche malati di protagonismo. Quindi è ormai giunta l’ora che si dia corso ad una gestione più trasparente e moderna del mondo pallonaro ed in particolare dell’AIA. Perché un arbitro dovrebbe fare i salti mortali per giustificare i suoi errori e quindi di essere venuto meno ai suoi doveri? Gli errori si commettono perché ognuno ha il diritto di commetterli e guai a chi si permette di farlo notare. I diritti sono diritti e nessuno può metterli in discussione. Questo Gussoni è un grande!. Un saluto ultrajuventino a tutti

..."Ecco perchè,oramai da qualche tempo,il vertice del gruppo(FIAT)ha un nuovo consulente d'eccezione:il professor Guido Rossi".E qui ci sta bene la canzone di Koky & Renato anni 70:"...pulipulipulipù fà il tacchino-quaquàquà fà l'ochetta-cipcipcip fà il pulcino-e di noi cosa sarà?A la matina quan levun sù ciapum ul dit e sa la cacium in del kùùùù ....quàquàquà..." Saluti e ridiamo ragazzi il cerchio è chiuso.

per caricare la squadra in vista del disperato incontro di coppa.Le ripetute sparate,avvengono puntualmente ad orologeria,nei momenti critici.Senza dubbio servono come collante e stimolo a quel branco di sbaraccati del suo allevamento.Li,niente è lasciato al caso.La recente assunzione,dello $$wyjzeròò per i rapporti esteri,la dice lunga,specie se fatta da uno che faceva rovistare i conti correnti altrui.Comunque,mi sembra invecchiato e sull'orlo di una crisi.Tanti cani intorno lo confermano.

Gussoni:"Gli arbitri debbono avere il diritto di sbagliare". Per quanto riguarda il dovere di arbitrare con oculatezza e imparzialità, non scherziamo! Non possiamo costrigerli a fare due cose contemporaneamente, hanno solo due occhi sul davanti e soprattutto un solo cervello non certificato.

it.wikipedia.org/wiki/Campionato_di_calcio_italiano_1922_C.C.I.