Personalmente mi sono stufato delle elucubrazioni su campioni o presunti tali perché Secco sarebbe sulle loro tracce, i dirigenti lo strombazzano ai quattro venti, i giornali scrivono e ci illudono. Ai tempi della Triade non si sbandierava l'interesse verso un calciatore, spesso il Direttore sviava tutti e poi arrivava l'annuncio a cose fatte. Contratto depositato -> presentazione del giocatore -> notizia. Adesso la notizia viene prima e (quasi sempre) tutto si ferma lì.

Maurizio, concordo pienamente con la tua analisi. Complimenti per avere bene riassunto i fatti dell'estate 2006. Ripensare con gli occhi di oggi alle prime mosse della nuova dirigenza subentrata alla Triade ci permette di capire a che logica (perversa) rispondevano certi atti e certe dichiarazioni.

Non sono d'accordo con voi e mi dispiace. Sono dell'idea che le vostre posizioni siano tanto irrazionali quanto accorate e appassionate. La differenza tra un professionista da un tifoso è che LORO sono strapagati (ma sinceramente, come biasimarli?), mentre NOI paghiamo di tasca nostra la fede calcistica (che è cosa irrazionale anch'essa, per questo vi comprendo anche se non sono d'accordo): pure chi tra noi boicotta tutto e non va più allo stado (come me) versa volentieri una quota a GLMDJ. Razionalmente bisogna accettare come un dato di fatto che solo per pochissimi e rappresentativi giocatori la maglia indossata per tanti anni è un valore in sé (dei nostri solo Nedved e Del Piero hanno dimostrato attaccamento alla maglia al di là di ogni ragionevole dubbio). Zambrotta non è tra questi, ma è lui ad essere nella norma, mentre l'attaccamento ai colori è qualcosa di fuori dall'ordinario. Anche certe dichiarazioni lasciano il tempo che trovano perché dettate dai movimenti di mercato, dalle imbeccate dei procuratori e dal marketing: questo nell'ambiente lo sanno tutti. Non è un mistero che Zambrotta sia in procinto di vestire la maglia del Milan, di conseguenza prepara quel terreno, guidatodal suo procuratore. Lo stesso discorso vale anche per le dichiarazioni d'amore dei giocatori che si accingono a vestire la nostra maglia: chiacchiere per i tifosi, sempre più trattati in modo cinico, spremuti dal marketing delle squadre (ma avete dato uno sguardo al nuovo sito della Juventus? Che idea pensate abbiano di noi quelli che hanno varato la Membership?). Infine vorrei che provaste a porvi VOI al posto dei giocatori comuni. Non credo che alcuno rifiuterebbe un contratto plurimilionario, avendone la possibilità. La squadra di calcio in cui giochi mica te la sposi. Vi chiedo: ma se voi, con la vostra antica storia di tifosi juventini, vi trovaste in procinto di passare (ad esempio) alla Roma dopo alcune stagioni al Palermo (come accade ai professionisti) avreste problemi "di cuore" a compiacere il vostro procuratore e a prepararvi il terreno arruffianandovi la nuova tifoseria? L'attaccamento ai colori sociali è un "di più" magico, riservato a pochissimi e subordinato ad alchimie rare a verificarsi. Gli altri, i giocatori comuni come il pur bravo Zambrotta, fanno le loro scelte con logiche "mercenarie", vendendo se stessi al meglio (e affidandosi alle manovre del loro procuratore), da professionisti appunto. Vi dirò di più: se pretendessimo che uno Zambrotta qualsiasi dimostrasse eterno attaccamento ai nostri colori faremmo torto a Pavel, al Capitano e ai prossimi juventini che (si spera) seguiranno i loro passi.

anzitutto un saluto a tutti voi fratelli biancori io mi sono appena registrato. Il mio pensiero non cambia di nulla anche dopo la lettera di risposta della FGCI e AIA (non potevano dire diversamente).Il trattamento che subisce in ogni partita la nostra squadra, nella maggior parte dei casi e in MALAFEDE, perchè nussuno ad oggi si aspettava una JUVE in questa posizione di classifica, questo mette paura alle altre squadre di vertice che non vedeno di buon occhio la partecipazione alla Champion.

ciao,ho ascoltato moggi per televisione,e'voglio dire che tuttavia sono della opinione che la juve si e' condannata da sola.Non riesco ha capire come puo' una societa' cosi'gloriosa ad inchinarsi al sistema e rassegnarsi ad un futuro non a altezza della sua storia.Vorrei ricordare alla nuova dirigenza,e propieta',che la storia della juve e' fatta di vittorie e di campioni e non di scuse.Vogliamo una juve ad altissimo livello.