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          IL MURO
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I commenti del Muro non rappresentano necessariamente le idee dell'Associazione
 
#38545 CLASS ACTION - PRIME REAZIONI...
scritto il 16/11/2007 23:53:07 da POSTER56
Codacons: una schifezza, per chiudere un procedimento necessari nove processi. Ma per gli altri è una vittoria ROMA - «Purtroppo l'Italia avrà la class action all'italiana, ossia una schifezza». Il Codacons prende le distanze dalle altre associazioni dei consumatori, che giovedì avevano applaudito l'approvazione della class action da parte del Senato. Secondo il Codacons, «ben lungi dall'essere un'azione collettiva dei consumatori simile a quella americana, il Senato ha approvato un pastrocchio. Non c'è danno punitivo e i consumatori potranno avere un risarcimento solo se giovani, visto che dovranno aspettare almeno 20 anni prima di poter avere una liquidazione dei danni». NOVE PROCESSI - Secondo il Codacons, infatti, sarebbero almeno tre i giudizi, con almeno tre gradi l'uno, per un totale di nove processi, per chiudere un procedimento. «Evidentemente il Parlamento è in mano alle lobby economiche, alle banche, alle assicurazioni, alle compagnie telefoniche. Una sconfitta per il Paese e per i consumatori». ADUC: UNA BUFALA - Conferma i giudizi negativi anche l'Aduc: «E' una bufala. I cittadini che volessero costituirsi in associazione per la tutela dei loro diritti non potrebbero farlo. Per esempio i danneggiati Parmalat non potrebbero ricorrere in quanto tali - sostiene il segretario dell'Aduc, Primo Mastrantoni - «Infatti ci si potrà rivolgere alle associazioni di consumatori che devono essere riconosciute dal governo e ne prendono le sovvenzioni, e quei nuovi soggetti che il governo riterrà degni di promuovere l'azione. Insomma più che una azione giudiziaria collettiva avremo una azione giudiziaria controllata». LA SVOLTA - Da notare che questa svolta, comunque storica, nei rapporti fra consumatori e aziende arrivi da un errore di voto del senatore di Forza Italia, che dopo essersi accorto dell'esito della votazione si è messo a piangere in aula. MONTEZEMOLO: LEGGE ALL'AMATRICIANA - Alle voci contrarie dei consumatori si aggiungono le opinioni altrettanto negative, ma per motivi opposti, di Confindustria che considera la norma un «atto ostile» alle aziende. La confederazione degli industriali teme che il provvedimento costituisca «un nuovo pesante disincentivo a investire nel nostro paese». E per il presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, «è triste doverlo dire, ma per equilibri e galleggiamenti politici si è approvato un provvedimento all'amatriciana».Il leader degli industriali parla di un provvedimento «sbagliato, rozzo, che creerà grandissimi, ulteriori problemi alle imprese e ai lavoratori». BERSANI: NORMA DA MIGLIORARE - Alle preoccupazioni di Montezemolo risponde il ministro Bersani: la norma, ha detto il responsabile del dicastero dello Sviluppo economico, «è un passo avanti perché il consumatore è un cittadino e davanti a un torto non può essere lasciato solo, né può star zitto e subire». Ma, spiega il ministro, «la norma può essere perfezionata sia attraverso un attento esame in un apposito regolamento governativo di chi abbia diritto ad attivare la procedura e di quando ne abbia diritto; sia prevedendo un filtro giurisdizionale in camera di consiglio, vale a dire a porte chiuse, per verificare la titolarità di chi promuove la procedura e il fatto che la procedura stessa non abbia presupposti palesemente infondati e temerari». UNA VITTORIA – Non tutte le associazioni sono però convinte che la normativa sia così pessima. Anzi la stragrande maggioranza delle organizzazioni dei consumatori la considera una vittoria. Come Cittadinanzattiva o Legambiente. Mentre il presidente di Adiconsum, Paolo Landi, definisce «artificiosi» i timori espressi da Confindustria e sottolinea che «l'azione collettiva non esiste soltanto negli Stati Uniti, ma anche in altri Paesi europei, quali Portogallo, Francia, Spagna, Inghilterra e, con procedure sostanzialmente simili, anche in altri Paesi. Ciò - rileva Landi in una nota - non ha impedito né ostacolato investimenti stranieri in questi Paesi o provocato azioni temerarie da parte delle associazioni consumatori». L'azione giuridica individuale, aggiunge Landi, «non tutela il consumatore. Vale un esempio: la vicenda dei bond. Sono state circa mezzo milione le vittime tra Parmalat, Cirio e Argentina, ma solo pochissimi consumatori sono ricorsi al giudice». CIVILTA’ GIURIDICA - Anche il leader dell'Adusbef, Elio Lannutti, respinge le critiche di Confindustria sulla class action: «Confindustria sbaglia perché con uno strumento come questo si cacceranno i truffatori e rimarranno le imprese più virtuose», aggiunge Lannutti, sottolineando come la class action sia «uno strumento di civiltà giuridica che rafforzerà le aziende più serie».
 
#38544 CLASS ACTION
scritto il 16/11/2007 23:26:54 da POSTER56
Ho ascoltato questa sera RADIO24 di Confindustria e il commentatore non ha lasciato spazio agli equivoci. Rigettano questa ipotesi perchè sarebbe: "...un impedimento per gli investitori stranieri che volessero operare in Italia. ". Bufala sesquipedale, visto che in altre nazioni tale azione è prevista per la buona pace di tutti gli investitori. Non sarà che qui in Italia i nostri "Capitani Coraggiosi" non sono abituati ad essere controllati anche da "noi piccoli cittadini" ???
 
#38543 MORATTI...GIGLI del grande Christian ROCCA
scritto il 16/11/2007 23:19:47 da POSTER56
Pare che il presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli abbia detto che senza errori arbitrali la Juventus sarebbe al livello degli indossatori di scudetti altrui. Gli errori arbitrali ci sono stati, anche clamorosi, ma non è vero che la Juventus sarebbe sullo stesso piano della seconda squadra di Milano. Queste sono giustificazioni bambinesche, morattiane. Loro purtroppo sono molto più forti e non perché favoriti dagli arbitri, ma perché favoriti da Cobolli Gigli che gli ha svenduto Ibra e Viera e con il ricavato ha comprato Almiron e Tiago.
 
#38542 qui l'informazione vera
scritto il 16/11/2007 23:01:03 da MAURIZIO G.
comunque vorrei fare i complimenti a tutti per le informazioni che costantemente leggo tutti i giorni su questo muro e nei forum di questo sito, la cosa impressionante sono il modo in cui vengono riportate e anticipate molte notizie. Non mi ricordo chi ma domenica pomeriggio qualcuno ha scritto sul muro come erano andati i fatti che hanno portato alla morte del tifoso o pseudo tale della lazio, scrivendo quello che solo ora a distanza di quasi una settimana leggiamo sui giornali, non ho parole
 
#38541 x gattobianconero
scritto il 16/11/2007 22:54:10 da MAURIZIO G.
forse non conosci tutti i particolari della vicenda, le intercettazioni che riguardano l'inter non esistono per alcune ragioni: quando la procura di napoli ha avviato l'inchiesta si è rivolta per le intercettazioni a un personaggio a caso "tavaroli" che dal carcere ha spiegato come coprivano i telefoni di chi finiva sotto inchiesta, ovviamente solo chi gli interessava, e la dimostrazione sta nel fatto che le 2 telefonate di facchetti finite sui giornali arrivano dalla procura di torino quando indagava sul doping e magicamente sono scomparse da quella di napoli, a meno che…..qualcuno non le abbia raccolte per farne un eventuale uso nel momento in cui l’aria dovesse cambiare, parlo di personaggi telecom , ma dubito, anche se le alleanze si sa oggi sei insieme domani contro, i tribunali potranno accertare solo quello che al senato ha spiegato borrelli e cioè che alla procura di Napoli è avvenuto qualcosa di strano e dire strano è dire poco, parole sue, quindi sicuramente scopriranno che l’inchiesta è stata condotta in modo anomalo, diciamo cosi per non dire di molto peggio, ma non potranno dimostrare che qualcuno toglieva o filtrava le telefonate di questi personaggi
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