estratto della Relazione della società di revisione ai sensi dell’Art. 2409-Ter del Codice Civile, la KPMG SpA a firma del partner responsabile Massimo Maffeis, che contiene osservazioni sulla plusvalenza rinveniente dal bilancio 2003/04 riguardante Crespo e il mancato accantonamento dell’IRAP sulla plusvalenza riguardante la cessione del marchio.
«3. La Capogruppo F.C. Internazionale S.p.A. aveva iscritto nell’esercizio 2003/2004 una plusvalenza, ammontante a €20,8 milioni, relativa alla vendita effettuata nel mese di agosto 2003 del diritto alle prestazioni professionali di un giocatore sulla base di un’interpretazione della norma coerente con la raccomandazione emessa dalla Lega Nazionale Professionisti, come indicato nella nota integrativa. Tale diritto era stato oggetto di svalutazione, capitalizzata in accordo con l’art. 18 bis della legge 23 marzo 1981, introdotto con la legge n. 27 del 21 febbraio 2003, nella voce “Oneri pluriennali da svalutazione diritti”, nel bilancio chiuso al 30 giugno 2003. Poiché alla data di redazione del bilancio al 30 giugno 2003 il corrispettivo della cessione di tale diritto era noto, la capitalizzazione di cui sopra sarebbe dovuta essere corrispondentemente ridotta, non ricorrendone più i presupposti in ossequio ai corretti principi contabili di redazione del bilancio. Conseguentemente le voci “Oneri pluriennali da svalutazione diritti” e “Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali” al 30 giugno 2006 sono sopravvalutate di €6,8 milioni. Pertanto la perdita dell’esercizio consolidata è sovrastimata di circa €7 milioni ed il patrimonio netto consolidato al 30 giugno 2006 è sovrastimato di €6,8 milioni, al netto dei relativi effetti fiscali.
4. L’IRAP accantonata in bilancio non comprende l’imposta relativa alla plusvalenza di €158 milioni generata dalla operazione cessione dei marchi dalla Capogruppo F.C. Internazionale Milano S.p.A. alla controllata Inter Brand S.r.l.. Gli amministratori, come indicato in nota integrativa, supportati da autorevoli professionisti indipendenti stanno attentamente valutando se l’imposta sia dovuta in conseguenza di dubbi di legittimità sulla norma. Tuttavia, sulla base della attuale normativa il debito per l’IRAP dovrebbe essere rilevato in bilancio. Pertanto qualora il Gruppo avesse rilevato quanto sopra descritto secondo i principi contabili di riferimento, le voci “Imposte sul reddito dell’esercizio” e “Debiti tributari sarebbero superiori per €6,7 milioni e, conseguentemente, la perdita d’esercizio consolidata ed il patrimonio netto consolidato al 30 giugno 2006 sarebbero rispettivamente superiore ed inferiore per €6,7 milioni».http://forum.giulemanidallajuve.com/forum/index.php?showtopic=732&pid=15792&st=90entry15792 |