Cari amici,
la mia fede juventina è davvero fuori discussione.
Ho seguito la Juve in capo al mondo, sono stato presente ai trionfi ma
anche alle dolorose sconfitte come quella persa contro il Milan in
Champions o la super coppa italiana persa con l'Inter, grazie (tanto per
entrare nel tema) ai "Favori" di De Santis.
Gioie e dolori vissuti sempre con grande sportività e la dignità propria
dei colori bianconeri fino alle amarissime vicende di quest'estate con
la retrocessione maturata quasi per volere del nostro avvocato difensore.
Penalità inaccettabili soprattutto oggi che, navigando nella sconfinata
rete multimediale, possiamo renderci tutti facilmante conto di chi erano
effettivamente i mandanti e gli esecutori di un preciso disegno
criminogeno che oltre ad altri rilevanti interessi nel mondo degli
affari o dei servizi segreti dovevano intaccare il patrimonio di
risultati che la nostra amata "Signora" aveva saputo conquistare sempre
sul campo.
Basta andare su: www.dossierinter.com o anche sul forum di gazzetta.it (
sì proprio la rosea di chi si ostina a non capire) per ritrovarci una
montagna di segnalazioni circa la veridicità o la legittimità delle
intercettazioni operate dal team Auricchio C. che se suffragate anche da
un minimo di fondamento (ma credo che il corriere della sera sia
sicuramente attendibile ed autorevole del padre del povero Bove) non
possano gettare nello sconforto gli italiani tutti per un modo di
amministrare giustizia che non è compatibile con la civiltà del mondo
occidentale e con i principi di una democrazia enunciati nella nostra
costituzione.
Il mio civismo mi spinge a chiedere se c'è qualcuno che indaga davvero
su queste problematiche visto che Auricchio è certo intrattenesse
rapporti con Ghione ( oggi recluso in quanto esponente di spicco di team
implicato nelle vicende Telecom in corso di accertamento a Milano),
mentre lo stesso Bove era accredidato presso i giudici antimafia di Napoli!?
Credo proprio che anche per le vicende del calcio si possa parlare di
spy-story rimanendo quasi impossibile il non accostare Telecom agli
interessi della squadra di Milano non rossonera, specie oggi che diviene
ufficiale la notizia che anche il colonnello D'Andrea è stato
incorporato in Telecom, insieme a Rossi, dopo i servizi esterni
commissionativi in Federcalcio.
Potrei anche, e credo legittimamente chiedere lumi sul perchè una super
procura come quella di napoli senta l'esigenza di affidare indagini di
routine addirittura ai carabinieri di Roma con intercettazioni che
coprono inusitabilmente periodi lunghissimi rispetto ad eventuali
ipotesi di reato e con costi per la collettività assolutamente
sproporzionati nel rapporto costi certi/Eventuali benefici.
La domanda, parafrasando un noto conduttore, sorge spontanea: ma la vera
cupola qual'era? Quella esclusa dalle decisioni federali o quella che
gestiva improprio il servizio delle intercettazioni?
Vi prego di aiutarmi a capire ed esorto tutti gli juventini a non
mollare di un centimetro, tanto prima o poi la verità verrà a galla
restiutendoci il maltolto.
Camillo Di Luca
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