A Torino come vive?
«Bene: è una città equilibrata, quindi perfetta per me che credo molto nell´equilibrio. Sembrerà una stupidaggine, ma all´inizio mi è mancato molto il mare e quel modo di vivere della gente di mare, che tuttavia a volta diventa eccessivamente invadente».
Oltre a Torino, dove si immagina?
«Un mio vecchio pallino, fin da quando ero ragazzo, è Roma. E poi l´Inghilterra, sia per il loro stile di vita sia per il loro modo di vivere il calcio: lo spirito inglese mi fa impazzire».
E quello italiano?
«Se si riferisce agli scandali di quest´estate, dico che hanno cambiato il mio modo di vedere le cose».
In che senso?
«Nel senso che è stato tutto uno schifo, hanno fatto tutto a caso e in fretta. Sono convinto che sia stato fatto uscire solo quello che faceva comodo per affossare Moggi».
Perché dice questo?
«Perché penso che quello che ha fatto Guido Rossi sia stato inaccettabile. Bastava leggere il suo curriculum, per capirlo: un conflitto di interessi clamoroso, è come se a giudicare il Milan fosse stato chiamato Galliani. Infatti appena ha potuto è andato a Telecom, togliendomi ogni dubbio».
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