Esprimendo dolorosamente la mia vicinanza alla famiglia del rappresentante della forza pubblica immolato sull’altare del carrozzone calcio, io vorrei commentare la reazione del mondo politico all’ennesima prova che lo stadio ed i suoi dintorni non sono parte di un paese civile, ma zona franca a qualsiasi norma o legge.
In questi momenti tutti i rappresentanti politici sfilano davanti alle telecamere e ti vedi un Matarrese dire cose e subito dopo riproposto lo stesso Matarrese dire le stesse cose ma in un filmato di dodici anni fa, girato dopo la morte del tifoso genoano Spagnolo.
Faccio presente che considero esponenti politici anche i rappresentanti delle varie federazioni o leghe, perché questo sono.
Ora dire che si deve giocare a porte chiuse o prendere modelli esteri per affrontare questa piaga mi sembra poco, anche perché la cosa riguarderebbe e salvaguarderebbe solo il calcio professionistico, mentre migliaia di campi di provincia rimarrebbero alle prese con gli stessi problemi aggravati dal fatto che i facinorosi e delinquenti che non potrebbero più operare liberamente in alte categorie si sposterebbe a far danni più in basso.
L’unica soluzione è la prevenzione, lo scollegamento tra società di calcio e gruppi ultras, la repressione e la certezza della pena, possibilmente pesante, per chi attenta alla sicurezza del cittadino e di chi cerca di preservarla.
Rivolgendomi poi ad una certa parte del mondo politico, attualmente al governo, dico che certi personaggi che vedono innalzato ad eroe un estremista che brandendo un estintore e nascosto da passamontagna o sciarpa cerca di colpire un rappresentante della forza pubblica e rimane a terra ferito a morte da chi probabilmente cercava di difendersi da attacchi vigliacchi di orde di delinquenti, e che vedono perseguito e colpevolizzato quello che difendendosi ha sparato, forse si sentono anche un po’ autorizzati da questi pseudopolitici a colpire poliziotti e carabinieri.
Quindi sparate meno ca…te e pensate al bene del cittadino.
|