A PARZIALE CORREZIONE DEL POST 16409 CHE NON RISULTA COMPLETO.
Lettera ad Antonio Ghirelli che oggi sulle pagine del Corriere dello Sport dissertava sulla disaffezioni dei tifosi a “questo” calcio.
Egregio Dottor Ghirelli,
nel suo “pezzo” del 27.1.2007 sul Corriere dello Sport “SI, IL CALCIO DEVE RITROVARE I SUOI TIFOSI “ tra l’altro scrive: <<… quale offesa il “sistema Moggi” ha arrecato (e purtroppo non solo per colpa chi ha dato nome all’affare) agli appassionati, quali pericoli ha creato per il futuro del calciospettacolo.>> e poi ancora <<…Non se n’è ricordato quel preside di una scuola del Sud che ha invitato Moggi ad un incontro con gli alunni, mettendo anche l’ex- capo dei procuratori sportivi in una situazione imbarazzante, che ha finito per determinare la cancellazione dell’invito…>>.
Cortesemente mi permetto di ricordarLe che si è dimenticato di scrivere che il calcio ha perso molti suoi tifosi anche perché è troppo parlato, scritto, fatto da soggetti che lo hanno avvelenano continuamente.
Ecco alcuni FATTI, Dott. Ghirelli.
FATTI da ricordare e da scrivere sempre ogni volta che vogliamo parlare seriamente di disaffezione dei tifosi.
1 - Ad esempio perché non ricorda Dott. Ghirelli che una delle cause della mancanza di credibilità di questo calcio è che ancora si scrive di “sistema Moggi” quando la “famigerata” sentenza della CAF emessa dal Dott. Sandulli ( se la rilegga, per favore) dice che tale “sistema” non esiste (pag.74) che lo stesso Moggi non ha “pilotato” i sorteggi arbitrali (pag.83) e che non ha mai “comprato” le partite (pag.76) ma che la Juve è stata ugualmente condannata !
2 - Non dice ad esempio che un colpo alla credibilità di questo calcio e ai tifosi, è dato dal fatto che esiste una squadra, l’Inter, che “indossa” uno scudetto mai vinto, ma consegnato a tavolino – “per eticità” - da una commissione nominata da un “suo” tifoso che aveva militato per anni nel consiglio di amministrazione di quella squadra (…amici all’estero ancora ridono di noi per questa storia italiota…).
3 – Non dice ad esempio che un colpo alla credibilità di questo calcio ed ai suoi tifosi, è dato dal fatto che esiste una squadra, l’Inter, che per il suo comportamento “ etico ” , “indossa” impropriamente uno scudetto mai vinto - che ha visto un suo alto dirigente, a nome Gabriele Oriali, il 27 aprile del 2006, patteggiare la pena di 6 mesi di reclusione per ricettazione (una patente rubata alla motorizzazione di Latina), falso in documenti, timbri contraffatti a causa del passaporto da comunitario ( n. 4290445) poi elargito ad un giocatore della stessa Inter, Alvaro Recoba, il quale ha illegittimamente giocato una serie di partite, falsandone “CLAMOROSAMENTE” la regolarità, e questa squadra non è stata retrocessa all’ultima serie della categoria di appartenenza, come prevederebbe il Codice Sportivo vigente !!!
4 - Non dice ad esempio che un colpo alla credibilità di questo calcio ed ai suoi tifosi, è dato dal fatto che esiste una compagnia telefonica nella bufera per intercettazioni illegali, alla cui guida fino a pochi mesi fa c’era uno dei maggiori azionisti dell’Inter – guarda il caso – che, in base alle dichiarazioni rilasciate dalla Sig.ra Cristina Plateo, segretaria del Dott. Adamo Bove, responsabile della sicurezza di quella società telefonica – morto per “suicidio” – tali intercettazioni illegali riguardavano tra l’altro oltre alla Federazione Italiana Gioco Calcio anche una squadra direttamente concorrente con l’Inter, e precisamente la Juventus, quella retrocessa in B per “non” aver commesso illecito sportivo.
E che anche questo rappresenta un ILLECITO CONCLAMATO visto che tutte le intercettazioni illegali – per voce di un altro teste importante, il Sig. Tavaroli funzionario della stessa società – venivano gestite dal Dott. Carlo Buora, altissimo funzionario di quella società di telefonia e – ma guarda il caso – anche il vice-presidente di una squadra di calcio…sempre l’ Inter - che per il suo comportamento “ etico ” “indossa” impropriamente uno scudetto mai vinto sul campo…
5 - Non dice ad esempio che un colpo alla credibilità di questo calcio ed ai suoi tifosi è dato dai maneggi contabili o doping amministrativo a cui quasi tutte le squadre “sbagliando” fanno uso, “drogando” così il mercato ed esponendo i pochi presidenti “puliti” a penalizzazioni oggettive nel loro operato e che tra i dirigenti che più hanno abusato di questi artifizi contabili a vantaggio delle propria squadra risulta essere – a tutt’oggi e per esplicita ammissione della Guardia di Finanza – una società che non avrebbe maturato le condizioni economiche per l’iscrizione al campionato italiano 2004-2005, guarda caso è sempre l’Inter che per il suo comportamento “ etico ” continua ad “indossa” impropriamente uno scudetto mai vinto sul campo…
6 - Non dice ad esempio che un colpo alla credibilità di questo calcio ed ai suoi tifosi è data da una recente ma “illuminante” dichiarazione di Matarrese a commento della vicenda sul doping amministrativo che riporto completa : “…Resta aperto il problema della prescrizione, anche se l’apertura dell’indagine lo scorso aprile tiene aperti i termini, come è noto. In aiuto di Moratti ieri il presidente della Lega, Matarrese: «Non so cosa ci sia sotto, forse le scorie di un passato che ci ha amareggiato. Noi abbiamo bisogno di Moratti e del Milan: se non ci sono loro, che mettono i soldi, il calcio non si può fare»…”
Ecco Dott. Ghirelli il motivo per cui chi sbaglia “veramente” non paga mai !
E’ questa l’etica che sussiste in questo mondo.
Il concetto di eticità che ha visto premiare una squadra – l’Inter – che avrebbe dovuto far parte di altre categorie per ILLECITI SPORTIVI CONTINUATI, ma per il principio etico enunciato dal Dott. Matarrese: “…se non ci sono loro, che mettono i soldi, il calcio non si può fare»…” …“indossa” impropriamente uno scudetto mai vinto sul campo.
Dott. Ghirelli questi 6 punti rappresentano un paradosso tutto italiano che mina alle fondamenta la credibilità del calcio nei confronti dei tifosi.
Non ne conviene ?
Se si, perché non lo scrive fino a quando non cambia veramente qualcosa ?
E’ bastato forse punire l’antipatico Moggi e distruggere una squadra stellare, in sinergia con “intuibili” dinamiche distruttive montate dentro la Società Juventus dopo la morte dei “grandi” Gianni e Umberto Agnelli per dire che ora il calcio è pulito ?.
E no, è troppo facile!
E soprattutto non è vero !
I tifosi con gli occhi aperti conoscono come si muovono dinamiche sociali tipo Calciopoli.
Il progetto, a lungo termine, prevede la sovra esposizione mediatica degli obiettivi orientata in modo tale che si rendono artatamente arroganti e prepotenti.
La gogna mediatica su fatti a loro addebitabili che abbiano presa diretta su una opinione pubblica già drogata di odio contro gli “arroganti” ai quali si chiede di comminare una pena esemplare, “ a prescindere”.
Nel frattempo altri fanno “di più e di peggio” ma sono coperti, perché: “…se non ci sono loro, che mettono i soldi, il calcio non si può fare»…”
E i giornali non si vendono, vero Dott. Ghirelli ?
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