Scudetto, deciderà il Tar
ALVARO MORETTI
ROMA. Entreranno nel merito della decisione dell’ex commissario Figc, Guido Rossi, di assegnare all’Inter lo scudetto 2006, conquistato sul campo dalla Juve con 91 punti lo scorso 12 maggio. Non sappiamo quando, certo non in tempi brevissimi, ma i giudici della terza sezione del Tar del Lazio apriranno le pagine del ricorso numero 11384: il presidente della sezione dedicata alla sport del tribunale amministrativo di via Flaminia ha così deciso in camera di Consiglio dopo aver appreso ieri mattina delle decisione dell’associazione l’Ego di Napoli e del suo presidente, l’avvocato Raffaele Di Monda,
di rinunciare alla sospensiva cautelare dell’assegnazione dello scudetto ai nerazzurri, disposta dopo la sentenza della Corte federale e dopo la lettura del parere dei tre saggi, Coccia- Pardolesi-Aigner, che dava sì il via libera all’assegnazione di una scudetto per una stagione nella quale illeciti non erano stati contestati, ma col presupposto di un’indubitabile condotta eticamente irreprensibile dei futuri assegnatari.
Di Monda contesta nel suo ricorso proprio questo aspetto. Chiede la revoca «per l’inesistenza del presupposto unico che doveva determinare l’assegnazione del titolo: il valore etico » e facendo riferimento nel motivarlo a quello che ha definito «il caso Facchetti-Pairetto,
il patteggiamento Oriali Recoba per la questione della falsificazione dei passaporti, le intercettazioni Moratti-De Santis-Vieri (ancora all’esame della Ufficio Indagini), la vicenda riguardante Mancini
accusato da Cragnotti di far parte della Gea e cose simili». Lo scudetto resta sul petto del-l’Inter, dunque, ma la questione sollevata dall’associazione L’Ego di Napoli resta sospesa. L’avvocato della Figc ( Medugno) e quelli dell’Inter ( Raffaelli e Perli) alla fine si fregano le mani, anche Di Monda rinvia l’appuntamento alla discussione di merito convinto di poter spuntare un giudizio che tolga il titolo ai nerazzurri. Sembrano contenti tutti: questo l’effetto della seduta di ieri della terza sezione.
«All’ultimo momento – dichiara Raffaele Di Monda – ho deciso di rinunciare all’istanza di sospensiva, temendo di non avere tempo per controbattere alle eccezioni. Sono convinto che se il Tar mi consentisse di entrare nel merito non avrei alcuna difficoltà a dimostrare l’illeggittimità dello scudetto assegnato all’Inter». «E’ totalmente assente la legittimazione dell’associazione napoletana », dicono gli avvocati federali che giovedì prossimo saranno di nuovo al Tar per difendersi dal ricorso dell’associazione
Giulemanidallajuve contro la sentenza della Corte federale del 25 luglio e, quindi, la retrocessione.
Intanto, la notizia del ricorso ha spaventato non poco i tifosi nerazzurri che temevano la sospensione dell’assegnazione, con relativa scomparsa dalle maglie dello scudetto. Invece, per la sfida di campionato con il Torino, l’Inter avrà il tricolore sul petto, come conferma la società sul sito ufficiale in un comunicato: «L’assegnazione a FC Internazionale del titolo di Campione d’Italia per la stagione passata resta del tutto impregiudicata».
L’Ego rinuncia alla sospensiva dell’assegnazione e il tribunale decide di procedere: valuterà legittimità e poi merito della questione. “Giulemanidallajuve” presenterà giovedì l’appello contro la retrocessione
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