Un messaggio a Cobolli Ho visto una Vs presenza televisiva in occasione della prima sentenza di calciopoli, quando alcuni giorni prima, l’infelice dichiarazione dell’Avv. Zacconi, ci aveva lasciato senza fiato e in quel momento ed in quelle dichiarazioni ho ritrovato la speranza . Ha detto: “ non accetteremo questa sentenza e faremo tutto quello che legalmente è possibile per ritornare nel posto che ci compete che è la serie A, anche attraverso tutti i gradi della giustizia. Ora devo andare ad analizzare la situazione con i ns legali in quanto c’è poco tempo e dobbiamo lavorare bene..” ora mi chiedo dove sono finite queste buone intenzioni e soprattutto perché? Lei più di tutti deve dare un esempio di volontà di giustizia e non coalizzarsi contro chi ci ha voluto distruggerci. Io personalmente non voglio credere che Lei non sia un vero tifoso come non voglio credere in un progetto comune di distruzione della leggenda del calcio. Vorrei che Lei si rivolgesse non solo ai tifosi “ammaestrati” ma anche a tutti noi un po’ fuori dalle righe, quelli che vogliono la giustizia che né lo stato, né la FIGC ci hanno saputo dare ma che è ancora possibile ottenere. Noi tifosi siamo quelli che più di tutti hanno sofferto della mancanza di brio nel Vs lavoro. Sarebbe stato più facile perdere lottando come è il ns stile e sarebbe stato più facile accettare una giustizia non fatta dai giornalisti ma dagli organi preposti come sarebbe stato più facile non arrendersi al potere di chi non sa accettare una meritata sconfitta e da chi crede che anche il cuore di possa comprare! Io Le vorrei chiedere di fare appello a tutta la buona volontà, di rimboccarsi le maniche e di ricorrere al Tas per riavere i due scudetti tolti impropriamente. Questa non è una scelta è un dovere ! Non serve inoltre fare dei quiz che ci ricordi quanto grande è stata la juve, i ns quiz li può sciogliere solo Lei dandoci dei chiari segnali sulla Juve di domani che sarà sicuramente grande ma che Lei deve contribuire e incentivare concretamente! In fede. Paola

per i campioni L’augurio che faccio a tutti noi Juventini è che in futuro continuino ad esserci dei campioni che come Alex ,Gigi, Pavel non si sono fatti coinvolgere dalla “fuga per la vittoria” e che la loro vittoria l’hanno ottenuta rimanendo fedeli ai colori Juventini e non al colore dei soldi. Un augurio a Gigi nel vederlo quale premiato dell’ambito pallore d’oro lui che l’ha meritato come il primo campione del mondo e come il primo esempio di vita e di correttezza. Un augurio per il calcio perché se può contare su queste persone può ancora credere di farcela a ritornare quello che è sempre stato per l’Italia. Paola

Per gli amici del muro Non voglio scrivere motivata solo dalla rabbia, quello di cui abbiamo bisogno è lucidità per poter agire in modo sensato! La politica non deve coinvolgerci, siamo noi che dobbiamo condizionarla! Abbiamo un’arma importante e nessun politico può privarsene! Purtroppo le ns speranze nell’avere collaborazione dalla società sono quasi remote e chissà quali accordi ci saranno dietro le loro mosse… sappiamo anche se solo con l’immaginazione quanto “marcio” c’è in chi amministra senza mettersi in gioco. Leggo messaggi di arrendevolezza.. non vogliamo che cedano Buffon? Bene intasiamo di email e proteste tutto quello che è possibile e mandiamo messaggi allo stesso campione che ci ha dimostrato come una motivazione possa fare la differenza! Io sarei anche per un incontro tra tutti noi, se è vero che siamo così tanti dimostriamolo! Vogliamo o no fare qualcosa ci concreto?

Poi qualcuno ha anche detto: "noi il bandierone lo abbassiamo, ma se non cantate sono botte".

Apparso su un altro forum:" Volevo spendere due parole riguardo a alcuni episodi capitati sabato in curva. Per essere breve bandieroni sventolati (apposta) agli estremi della curva per tutta la durata della partita (o quasi) in modo che dietro non si vedesse nulla. A chi ha provato a dire qualcosa (oltre ad ottenere l'effetto contrario) e' stato risposto di "fare l'abbonamento a Sky" oppure, come e' successo ad una signora "vecchia, hai solo da andare a teatro". (continua)