Chi deve risarcire Dondarini? Commento alla trasmissione “Un giorno in pretura”del 22/06/2013. Parte IVDattilo è stato condannato per Udinese Brescia 1 - 2 (26/09/2004). La Gazzetta dello Sport prese un abbaglio e scrisse:
" Settembre 2004: Giraudo parla con Moggi in vista di Udinese-Juventus". Invece l’intercettazione era successiva allo svolgimento della partita. L'arbitro Dattilo aveva espulso il terzino ceco Jankulovski e ammonito Pinzi, Muntari e Di Michele. I tre giocatori ammoniti però non erano diffidati e giocarono tranquillamente contro la Juve. Jankulovski, espulso insieme al tecnico avversario De Biasi per reciproche scorrettezze, fu protagonista di una vera rissa scatenatasi negli ultimi minuti della partita, quando il bresciano Mannini insaccò nella porta dell’Udinese il 2-1 finale, nonostante il portiere friulano De Sanctis giacesse infortunato a terra. Non fu espulso fraudolentemente, perché il tutto avvenne su segnalazione del guardalinee. Dattilo avrebbe avuto tutte le ragioni di espellere metà squadra, ma non lo fece. Questa stessa considerazione venne fatta da Giraudo al telefono con Moggi al termine della partita:
”Dattilo è stato molto bravo, ma se Dattilo è un po’ più sveglio, dimezza l’Udinese”. Tirando le conclusioni, la potentissima cupola si premurava di far espellere o ammonire al fine di procurare un giorno di squalifica per somma di ammonizioni e non essere presenti sul campo contro la fortissima Juventus giocatori del calibro di quelli citati, che erroneamente le indagini copiaincollate dalla Gazzetta dello Sport di Auricchio davano per già ammoniti. Il 5 dicembre 2004 in un’intercettazione Moggi lasciava intendere chiaramente al telefono con Damascelli di non sapere nemmeno che cos’era
“il delitto perfetto” commesso in Fiorentina Bologna 1 – 0 (
Link). Si trattava dell’ammonizione di Petruzzi, Nastase e Gamberini. E’ stato condannato per questo capo d’imputazione.
Le stranezze non mancano nemmeno tra le assoluzioni.
Rodomonti è stato assolto, ma pur avendo arbitrato Juventus Udinese, sono Moggi e Giraudo a finire condannati per quella partita. Evidentemente erano capaci di truccare gli incontri con la forza del pensiero, manco fossero Yoda.
Bertini è stato condannato per Juventus Milan, finita 0 a 0 (18/12/2004). Dopo soli 2 minuti si contesta un rigore su Crespo con mancata espulsione di Zebina, poi un altro, ma la Juventus non vince e un campionato non si vince solo con gli scontri diretti. Il risultato sarà forse lo sgambetto della squalifica procurata ad Ibra? Juventus Milan tuttavia entra nell’occhio del ciclone a causa dell’indagine
sulle sim svizzere del maresciallo Di Laroni. Il teorema accusatorio intorno alle sim svizzere non è basato
sui contenuti di intercettazioni, che non ci sono, ma su criteri esclusivamente tecnici di individuazione dei possibili possessori in base alla posizione dalla quale vengono effettuate le telefonate. Vi sono 42 telefonate su sim svizzere a carico degli imputati relative ai giorni che precedono e seguono il 18 dicembre 2004. Nell’informativa del novembre 2005 Auricchio non rileva nessuna ipotesi di reato per l’arbitro e pone l’accento su una intercettazione del 17/12/2004 nella quale Moggi e Lanese discutono di un incontro al quale parteciperà anche Giraudo insieme con le mogli dei presenti e di qualcosa che Lanese porterà in dono. Oltre che di 4 biglietti per l’imminente partita che Moggi metterà a disposizione. Nella griglia A finiscono quattro arbitri internazionali: Collina, Paparesta, Rosetti e Bertini. Cerruti per la Gazzetta dello Sport rimpiangerà Collina. Prima della partita Bertini e Bergamo sono intercettati ancora due volte, alle h 09:43 e alle h 12:07. Nella prima telefonata Bergamo comunica che Dondarini ha accusato un malore ed è stato sostituito da Romeo. Nella seconda discutono della difficile partita Arezzo Perugia e Bergamo non si cura di dare a Bertini indicazioni, né direttive da parte di Moggi. Tra il 14 e il 20 dicembre nemmeno nel ciclo delle sim svizzere è compresa alcuna altra intercettazione tra il designatore e l’arbitro di Juventus Milan.
Nel corso dell’udienza del processo di Napoli del 16/03/2010 l’avvocato Messeri della difesa di Paolo Bertini ha chiesto al colonnello Auricchio se i carabinieri avessero mai intercettato una telefonata con protagonista attivo l’ex arbitro Bertini. Auricchio ha risposto di no. Il 23/03/2010 l’avvocato Prioreschi ha chiesto durante il controesame ad Auricchio perché non siano state rese note telefonate riferibili all’Inter delle quali si rilevano tracce nelle informative. Auricchio ha risposto che
“qualcosa sarà sfuggito”. Grazie al lavoro di Nicola Penta, il perito informatico assunto da Moggi, sappiamo che è sfuggito che anche
Facchetti grigliava. Con Bergamo, nell’intercettazione dell’11 maggio 2005. E il giorno dopo si lamentava direttamente con Bertini, nello spogliatoio, prima di Cagliari Inter, dello score di 4 pareggi, 4 vittorie e 4 sconfitte rimediato con i suoi arbitraggi. Tanto che Bertini chiamò al termine della partita Bergamo per riferire quanto accaduto. Solo che l’Inter non interessava e secondo il capo della procura di Napoli
le intercettazioni che la vedevano coinvolta in calciopoli non avevano rilevanza penale. Alla rilevanza che avrebbe potuto interessare il processo sportivo, essendo state eluse quelle intercettazioni nel 2006, ci pensò Palazzi con la prescrizione attendendo pazientemente il 2011, nonostante l’esposto di Andrea Agnelli di un anno prima che chiedeva conto del cartone assegnato alla società nerazzurra. A vedere calciopoli con il senno di poi si intuiscono molti aspetti sotterranei della vicenda. Uno sembra rivelarci
che la vicenda processuale di Bertini potrebbe essere un retaggio dei dossieraggi illegali Telecom. Articoli correlatiCommento alla trasmissione “Un giorno in pretura”, andata in onda l' 08/06/2013‘Un giorno in pretura’. Calciopoli reloading… Parte ISistema Moggi o caccia all’uomo? Parte II. Dal CinLacunosa la ricostruzione di Nucini. Parte IIIUn giorno in pretura. Zeman. Parte IVCommento alla trasmissione “Un giorno in pretura”, andata in onda l' 15/06/2013Un giorno in pretura con Baldini e Paparesta. Parte I - Il caso Paparesta, ovvero il caso che non c’èTribunale di Napoli – Udienza del 1 ottobre 2010. Teste Franco Baldini, ex consulente sportivo (trascrizione completa)Tribunale di Napoli – Udienza del 1 ottobre 2010. Teste Franco Baldini, ex consulente sportivo (trascrizione completa)Auricchio chiama, Baldini risponde .
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