La Culazio (che non dovrebbe parlare di arbitri per un anno) ha dimostrato che le italiane in coppa fanno come in campionato: qualunque sconfitta, anche per 0-4, “deve” essere condita da lamentele, perché non si ammette che gli altri possano essere più forti, o più concreti in quella gara. Ma dell’arbitro non si deve parlare se si vince, o se perde la Juve. Abituati all’impunità, protestano per ogni fischio contro, e se uno viene espulso o beccano un rigore, parlano di complotto e di vergogna. |