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          IL MURO
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#58173 Dalla società cuscino di fiori per l’Heysel
scritto il 02/11/2008 23:26:55 da BIANCOENERO
REGGIO EMILIA RICORDA Dalla società cuscino di fiori per l’Heysel VANNI ZAGNOLI REGGIO EMILIA. Venti­tré anni fa la tragedia che ha cambiato la storia del calcio. Il 29 maggio 1985 morirono 39 persone allo stadio Heysel dove si di­sputava la finale di Coppa dei Campioni fra Juve e Liverpool: vinsero i bian­coneri per 1- 0, rigore tra­sformato da Michel Plati­ni, criticato per la sua esultanza irriguardosa. Ieri una cerimonia di com­memorazione della trage­dia si è svolta nel parco di viale Matteotti, a Reggio Emilia, dove c’è l’unico monumento in Italia con­tro la violenza negli stadi. Omaggia le vittime di Bruxelles, compreso un reggiano, Claudio Zavaro­ni, fotografo di moda. « Due giorni più tardi - ri­corda la madre Adele Fon­tana, molto composta nel suo grande dolore -, avreb­be compiuto 29 anni » . LA LETTERA La città emiliana non l’ha dimen­ticato, una trentina di persone sono intervenute per rendere omaggio alla sua memoria nel giorno di Ognissanti. Anche la Ju­ventus ha voluto parteci­pare, recapitando un cu­scino di fiori al presidente del Comitato Heysel, En­zo Cerlini. Il presidente bianconero Giovanni Co­bolli Gigli ha allegato la sua lettera: « Esprimo l’ap­prezzamento più vivo per l’iniziativa. Mi rammarico per il fatto che nessun rappresentante della no­stra società possa presen­ziare, ma la sfida delicata con la Roma è troppo vici­na » . La sensibilità del club su questi temi è sot­tolineata da un rappre­sentante dei Drughi, lo storico gruppo di ultras bianconeri, che tuttavia ha chiesto l’anonimato: « Vorrei che iniziative del genere si moltiplicassero. Devono servire a non di­menticare, a unire le tifo­serie, a prescindere dalla fede sportiva » . MINUTO DI SILENZIO Dopo il minuto di silenzio, l’intervento dell’assessore Giovanni Catellani: « Lo sport deve servire per l’e­ducazione, essere un feno­meno di aggregazione e cultura. Il tifo a volte tra­scende, si allontana trop­po da questi valori » . Zava­roni oggi avrebbe 52 anni: porta il suo nome un set­tore del Mirabello, il vec­chio stadio, inaugurato nel 1919, che dal ‘ 95 non ospita più la Reggiana, trasferita al Giglio. Presto sarà allestita anche una mostra fotografica.
 
#58172 Andrade passa alle vie legali
scritto il 02/11/2008 23:25:20 da BIANCOENERO
STIPENDI NON PAGATI, CHIESTA LA MESSA IN MORA TORINO. Andrade e la Juve non si parlano più, la prossima volta lo faranno attraverso i rispettivi legali e la querelle dovrebbe approdare nelle aule di tribunale. Il portoghese ha infatti chiesto la messa in mora del club bianconero perché dal mese di luglio non riceve lo stipendio. Tutto ha origine nell’infortunio al ginocchio sinistro (rottura della rotula) patito il 23 settembre dello scorso anno nella trasferta di Roma. A quell’infortunio seguì un lento recupero, che portò il portoghese a essere convocato per il ritiro di Pinzolo. Dove, il pomeriggio del 9 luglio 2008, nel corso di una partitella, Andrade si ruppe nuovamente la rotula, passando un pallone a Nedved. E qui comincià la lite. La tesi di Andrade è che la Juve lo abbia riaggregato al gruppo troppo presto, ovvimente la tesi societaria è opposta. La Juve infatti ha fatto valere nei suoi confronti la norma secondo la quale si può chiedere la risoluzione unilaterale del contratto dopo 6 mesi di inabilità, ovvero di mancata partecipazione a partite e allenamenti che non siano di esclusivo recupero funzionale. Dunque la Juventus – che ha messo a bilancio un passivo di oltre 7 milioni per la risoluzione del contratto di Andrade - ha fatto iniziare questo periodo dalla partita contro la Roma,di oltre 13 mesi orsono, mentre, il giocatore vuole dimostrare che questo periodo possa partire solo dalla data dell’ultimo infortunio. G.L.
 
#58171 Iago-gol, poker Juventus Battuto anche il Piacenza
scritto il 02/11/2008 23:22:23 da BIANCOENERO
PRIMAVERA, 4ª GIORNATA PIACENZA-JUVENTUS 3-4 PIACENZA. Gol ed emozioni. Con la Juve baby di Massimiliano Maddaloni non ci si annoia di certo. Il 4-3 di ieri, spettacolare e pieno di colpi di scena, ha regalato ai bianconeri non solo tre passi fondamentali nella corsa verso il primato del girone, ma anche la quarta vittoria in altrettante partite. Un filone entusiasmante, ma che non permette ­incredibilmente - alla Juventus di conquistare la vetta solitaria del raggruppamento. Già, la Sampdoria non molla, ieri i ragazzi di Pea hanno vinto 1-0 a Siena grazie al gol del solito Mustacchio. Primo posto condiviso, insomma. Almeno fino al big match della prossima giornata, quando i blucerchiati saranno di scena a Vinovo. MEZZO PIENOA Piacenza, al di là del risultato, sono state molte le note positive, basti pensare al primo gol del gioiellino spagnolo Iago o alle prestazioni di due elementi come Esposito e Castiglia, entrambi vere e proprie sicurezze. Maddaloni dovrà, però, rivedere l’assetto difensivo, che ieri ha concesso un po’ troppo ad un generossimo Piacenza, capace di rimontare al doppio svantaggio. Sforzo, questo, pagato dagli emiliani a caro prezzo nel prosieguo dell’incontro. E la Juve, si sa, non perdona. ANALISI «Abbiamo fatto tutto noi, nel bene e nel male»: sottolinea il tecnico Maddaloni. «Dopo meno di venti minuti vincevamo 2­0 ed è successo quello che temevo: abbiamo pensato che fosse tutto facile e siamo diventati accademici e poco concreti. Spero che ci serva da lezione: forse è meglio avere vinto 4-3 che 4-0».
 
#58170 Al Capone(galliani)!!!
scritto il 02/11/2008 23:13:35 da BIANCOENERO
Eccola calciopoli vera è oggi e non ieri...domandare come si fa ad uscire intonsi a Al Capone(galliani)!!! Vergogna...ribelliamoci a questa assurda prepotenza mediatica...
 
#58169 HAMILTON
scritto il 02/11/2008 22:48:07 da FRANCESCO
Ebbene sì, quest'anno ho gufato pure io! E ho provato una grande goduria: d'altra parte cosa merita d'altro la persona che ha ideato e fatto attuare la distruzione di un sogno e di un progetto che era destinato a far vincere la Juve per decenni. Tutta questa gente deve pagare, e non merita nessuna gratificazione nemmeno nella vita! E alla fine saremo noi a vincere, tanto la farsa si sta sgretolando sempre di più.
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