Ciao Mino, ho letto il tuo intervento qua sul muro, e sono totalmente d'accordo con quello che dici, mi sembra obiettivamente, come tifoso, di vivere in una sorta di incubo, che purtroppo, sembra che sia infinito...E vivamente, spero che un giorno finisca, sono stanco di vedere i merdazzurri festeggiare... E mi auguro che un giorno, sto incubo possa finalmente finire...

Per gattobianconero, dimentica subito i quarto posto. Se la dirigenza attuale resta in carica andra` gia` bene se restiamo in A.Se in avvio di campionato si necessitano raduni per chiarimenti nello spogliatoio, e` chiaro che non esiste rapporto di stima con 'tinkerman'.Per cambiare ci vorrebbe un terremoto in famiglia Agnelli rimpiazzando 'monnezza',elkane e ripartire, letteralmente, da zero? Soluzione impossibile; allora? Alle barricate, signori, altrimenti, il muro e` un dialogo fra sordi.

Calciopoli?). E che ogni giorno si fa sempre più dura spiegargli perché restare "da questa parte". Ecco, questo dolore che si moltiplica e si proietta nel futuro prossimo, non so davvero come affrontarlo. Dopo tutti questi mesi di livore, di speranza, di delusioni...forse oggi sono così stufo che mi basterebbe questa, di risposta. Che gli dico domani? Che Ibra era bianconero una volta? Mr. Blanc, mi scriva, pure in Francese...ça va.

"ci siamo sbagliati" questo poteva significare che la Juventus stava vincendo...L'unico rammarico rimane la fiducia, che ancora oggi, molti tifosi danno al trio del sorriso. Chi non fa bene il suo lavoro dovrebbe pagarne le conseguenze.. qui a pagare rimaniamo sempre noi invece...sono amareggiata per questa situazione, mi dispiace veramente per le brutte prestazioni ...non riesco ad augurarmi di veder perdere la juve

Amici cari. Ho sempre sperato che negli uffici di C.so Galfer qualcuno, ogni tanto, leggesse i nostri pensieri, qui e su altri siti fratelli. Anche stasera lo spero. Perché vorrei dividere con voi questo: il dolore personale, grande, piccolo, futile, profondo, vero, momentaneo...abbiamo tutti dentro di noi la forza per affrontarlo. Ma penso al mio bimbo, che ho portato allo stadio già a 3 anni, e che domani a scuola sarà tempestato dal gaudio dei piccoli nerazzurri (che ne possono sapere loro di