CALCIO: ABETE, PER CT NON SARA' ESONERO MA ESTINZIONE CONTRATTO (ASCA) - Roma, 25 giu - Se Roberto Donadoni non verra' riconfermato Commissario tecnico della Nazionale non si trattera' di esonero ma di ''estinzione del contratto''. Lo ha precisato il presidente della Figc, Giancarlo Abete, a margine del Consiglio nazionale del Coni. ''A Baden abbiamo firmato il documento conclusivo - ha detto Abete parlando del contratto di Donadoni - che prevede la facolta' delle parti, in caso di raggiungimento della semifinale, di valutare, nei 10 giorni successivi all'uscita dell'Italia dall'europeo, se dare validita' al contratto o se considerare questa situazione non piu' attuabile e quindi estinta. Io - ha sottolineato Abete - non devo procedere ad alcun esonero qualora si ritenesse di non confermare il tecnico, col quale dovro' parlare in questi giorni''. http://forum.giulemanidallajuve.com/forum/index.php?showtopic=3399&pid=79292&st=60&#entry79292

Abete: 'Risultato Euro 2008 conferma importanza Italia' 10:52 del 25 giugno Il presidente del Coni, Gianni Petrucci ha dichiarato nel corso del Consiglio del Comitato olimpico italiano: "Abete sa quello che deve fare. Nei quarti di finale degli Europei ha vinto la squadra più brava, complimenti alla Spagna. Devo ringraziare Abete per il modo in cui ha condotto la spedizione". Il presidente della Figc ha ricambiato: "Volevo ringraziare te e il Coni - ha detto Giancarlo Abete - per la vicinanza che avete dimostrato nei confronti della Nazionale. Al di là dell'amarezza, c'è un risultato che conferma l'importanza del calcio italiano e che dà continuità al primato nel ranking Uefa". http://forum.giulemanidallajuve.com/forum/index.php?showtopic=3399&pid=79292&st=60&#entry79292

Zeman: Calciopoli? Ha cambiato poco Mer 25 Giu, 02:06 PM (ANSA) - PALERMO, 25 GIU - 'Dopo calciopoli e' cambiato poco'. L'allenatore che ne parlo' per primo, e' scettico sull'operazione-pulizia nel calcio italiano. 'Ci sono sottoprocessi con accuse anche abbastanza gravi - ha detto Zdenek Zeman, oggi tecnico della Stella Rossa di Belgrado - ma alcuni continuano ancora a lavorare e questo non e' positivo per l'immagine del calcio'.... e Lippi sarà anche ad un passo dalla panchina Azzurra, ma secondo Zeman la sua nazionale non era tanto diversa da questa: "Era più fortunata" "Non credo sia giusto che paghi solo Donadoni". http://forum.giulemanidallajuve.com/forum/index.php?showtopic=1490&pid=79313&st=45&#entry79313

Cosa c'è veramente dietro la serie di nefandezze e di errori commerciali compiuti dalla nostra pseudo dirigenza? Si parte subito dopo lo scoppio di calciopoli con la vendita di Mutu per 8 milioni di euro alla Fiorentina. Il giocatore è una delle più forti 2 punte d'Europa e vale almeno 20 milioni di euro, ma i nostri dirigenti lo vendono per 12 milioni in meno. Poco dopo vendiamo anche Ibra per 25 milioni di euro alla nostra nemica storica: l'inter. Il giocatore ora ha un valore che supera sicuramente i 50 milioni. Dopo 2 errori di questo genere qualsiasi azienda normale avrebbe cacciato Secco e Blanc a calci in c++o, ma per i nostri eroi invece aumentano potere e fama. E allora continuano gli affaroni: prima Boumsong il peggiore straniero della Lega inglese ingaggiato con un contratto faraonico, poi in serie a gli indimenticabili acquisti di Almiron e Tiago che costano quasi quanto incassato per Ibra e che non giocano mai. Superba anche l'idea Andrade un brocco sempre rotto e l'acquisto della metà di Criscito per oltre 7 milioni di euro. Indimenticabile inoltre il tentativo di vendere Chiellini (il più forte centrale italiano) e l'affare Stendardo. Termina la stagione e il bilancio delle campagne acquisti è sicuramente negativo, ma Blanc e Secco sono sempre al loro posto....e i dubbi aumentano. I giornali tra l'altro non pubblicizzano la notizia dell'altra perdita secca relativa alla vendita di Konko: ceduto al Genoa per 1 milione di euro e da questi poi rivenduto al Siviglia per 9 milioni di euro. E andiamo un' altra perdita di 8 milioni. Poi parte il nuovo mercato e cosa fa Blanc? Compra una punta spendendo a mio avviso una follia quando in quel ruolo ha già il primo e il secondo cannoniere del campionato e non rinforza al momento centrocampo e difesa che invece necessitano palesemente di nuovi innesti.Ma la proprietà i media e parte dei tifosi non fanno una piega: sono tutti pazzi o c'è qualcosa sotto?

TORINO - Vista da quassù, la città è un magnifico incrocio di tetti. L' Avvocato la guarda in silenzio, poi parla della grande passione della sua vita. "Se in cent' anni la Juventus ha vinto tanto dipende soprattutto da Torino, da questo ambiente che aiuta a lavorare bene".Otto piani più sotto, la squadra di Combi e Platini, Boniperti e Zoff, Sivori e Zidane sta per cominciare un' altra avventura. Accadrà oggi, giorno del raduno e del ritiro a Chatillon per la solita caccia a scudetto e Coppe, per la consueta rincorsa di un destino tremendo e bellissimo: vincere, e basta. Prima che il pallone cominci a rimbalzare, Giovanni Agnelli racconta settant' anni di emozione bianconera: è la parola che usa di più, e c' è dentro tutto il mistero del calcio. Tra poche settimane l' Avvocato lascerà questo ufficio per trasferirsi al Lingotto, nella stanza che fu di suo nonno Giovanni, il fondatore della Fiat. E il riferimento, ancora una volta, è sportivo: "Se rimettono a posto il Filadelfia e il Comunale, avremo tutto là intorno". E sarà ancora più facile continuare il viaggio dei ricordi.Avvocato Agnelli, che cos' è la Juventus? "La compagna della mia vita, soprattutto un' emozione. Accade quando vedo entrare quelle maglie in campo. Mi emoziono persino quando leggo sul giornale la lettera J in qualche titolo. Subito penso alla Juve. Di più: a volte mi emoziono pure con l' Udinese. Sempre per via dei colori". Cent' anni bianconeri: che cosa rappresentano per lei? "Io ho 76 anni, significa che ne ho trascorsi settanta su cento insieme alla Juve......