Gli Onesti sono veramente ridicoli. Al loro posto eviterei di scherzare sul numero di extracomunitari in una squadra avversaria. Proprio loro che, come certificato da un tribunale ORDINARIO che ha condannato Oriali, hanno giocato un'intera stagione con Recoba dotato di passaporto farlocco. Ma quello che fa più ridere non è tanto la spudoratezza, ma lo scherzo atroce che hanno fatto ai loro stessi tifosi, già frustratissimi.

I guai italiani di Fabio Capello - che al termine dell’udienza di ieri a Roma nel processo Gea si è visto accusato di reticenza e ora rischia un processo - hanno catalizzato l’attenzione dei media inglesi, anche se la maggior parte dei giornali ha preferito dare più spazio alla sfida di Champions League di questa sera all’Olimpico fra Roma e Manchester United. LINEA DURA - Fra quelli che hanno scelto l "linea dura" contro il c.t. dell’Inghilterra ci sono il Daily Star, che ha sparato in copertina un inequivocabile "3 Liars on his Shirt" (ovvero, "3 bugie sulla maglia"), spiegando poi che Capello rischia quattro anni di galera, e il Daily Mail, che ha scelto un altrettanto perentorio "Tell us the truth, Fabio" ("Dicci la verità, Fabio") a corredo della foto a tutta pagina del tecnico italiano ritratto insieme con un carabiniere (immagine scattata al suo arrivo ieri in Procura). E lo stesso, malizioso scatto è finito anche sul Timesche, però, è pure il solo a mettere in evidenza la rabbia di Capello per le accuse che gli sono state rivolte, citando non meglio precisati amici a cui l’allenatore avrebbe confidato il suo stato d’animo, definito "fuming" (eufemisticamente traducibile con "incavolato nero"). LINEA MORBIDA - Nel corso della testimonianza resa ieri in tribunale, Capello avrebbe negato di essere a conoscenza del "sistema-Gea" o di aver ricevuto pressioni sull’acquisto di determinati giocatori. "Sapevo solo che la Gea esisteva, ma non sapevo chi fossero i suoi dirigenti", avrebbe spiegato il ct inglese. Una frase che, unita ai continui "non so, non ricordo" avrebbe convinto il pm Luca Palamara a chiedere di procedere nei confronti di Capello per il reato di falsa testimonianza e reticenza. Altro taglio, invece, quello scelto da The Independent che ha preferito dare spazio alle minacce "in stile mafioso" ricevute dal vice di Capello, Franco Baldini, nel corso della stessa udienza ad opera di Luciano Moggi, l’imputato numero uno del processo. Quanto alle accuse nei confronti dell’allenatore dei Tre Leoni, il quotidiano ha liquidato la notizia in otto righe (compresa la dichiarazione degli avvocati di Capello, sorpresi al pari del loro assistito per quanto accaduto) e, pur parlando di una possibile condanna a sei anni di carcere, ha anche spiegato che questo risultato appare altamente improbabile.

Immagino che a molti di voi sarà capitato di partecipare ad uno scrutinio elettorale in qualità di presidente o segretario di seggio, semplice scrutatore o rappresentante di lista. Chi ha almeno una vaga idea di come si svolge lo scrutinio elettorale dovrebbe essere naturalmente portato a decidere, secondo la propria coscienza, se astenersi dal voto o se recarsi alle urne utilizzando la scheda elettorale (con o senza voto) senza esporla allo sterile dileggio del collegio scrutinante.

"La Gea era un conflitto di interessi gigantesco, come lo erano Carraro e Galliani" ha detto Baldini al processo. Già, e allora perchè ha pagato solo la Juve? Giraudo:"(I ragazzi della Gea) se non li avessero fermati avrebbero gestito il patrimonio e le assicurazioni dei grandi atleti, si sarebbero buttati nel business degli stadi. Il figlio di Moggi stava cercando lo sponsor per il futuro impianto della Juve". Ecco il motivo di tutto: Moggi&c. non obbedivano più a lor signori...

Anche io sottoscrivo l'esortazione appassionata di POSTER56 (#49285 Solidarietà per le vittime dell'aggressione...) agli Amici juventini di Crema: non sciogliete il vostro Club, non permettete alla cultura della sopraffazione di prevalere. Il gioco del calcio merita appassionati veri, come voi. Lasciare campo libero agli squadristi violenti è la rovina del gioco più bello del mondo. Vorrei esprimere anch'io piena solidarietà a tutti voi e a Siro Spolti, l'autista del pullman.