“Quei 500 mila euro a Collina
sono un episodio di malcostume”
2 Agosto 2007
ROMA - In una interrogazione urgente diretta al presidente del Consiglio dei Ministri e al ministro delle Politiche giovanili e dello Sport il sen. Fernando Rossi, indipendente di sinistra e appartenente al gruppo misto del Senato della Repubblica rileva come ‘’Il presidente dell’Aia settore arbitrale e il presidente della Federazione italiana gioco calcio
hanno approvato l’ingaggio del signor Pierluigi Collina quale designatore arbitrale della Lega nazionale professionisti per una compenso annuo di euro 500 mila e lo stesso Collina nell’accettare questo contratto, di fronte a chi obiettava l’entita’ della cifra a lui corrisposta, faceva sapere che per dedizione al settore arbitrale aveva rinunciato ad un contratto di lavoro di 700 mila euro'’. ‘’Questo - prosegue il sen. Rossi - per quanto eclatante e’ solo uno dei diversi episodi di malcostume all’interno delle
federazioni sportive nazionali, la cui attivita’ dovrebbe essere gratuita (pare fra l’altro che il presidente della federazione italiana rugby percepirebbe 110 mila euro annui e disporrebbe di sette autovetture Jaguar messegli a disposizione da uno sponsor, sia a Roma, sia nella sua residenza abituale, e che di fronte a questo scenario sembra non essere stata attivata alcuna funzione di vigilanza, del Comitato olimpico nazionale e dello stesso ministro delegato'’. Il sen. Rossi chiede di conoscere con la massima urgenza ai ministri competenti se i fatti descritti corrispondono a realta’ e capire se, ‘’qualora gli arbitri, come per le passate stagioni sportive, non dessero prestazioni adeguate e suscitassero i soliti
malumori e polemiche, il designato Collina, che appare salvatore della patria, non avendo raggiunto gli obiettivi prefissati al momento della firma del contratto, dovra’ o meno restituire il lauto compenso ricevuto'’. Rossi chiede infine di sapere quali provvedimenti intendono adottare i ministri interessasti ‘’rispetto alla metamorfosi del dilettantismo in professionismo e l’adozione urgente di contromisure atte ad evitare che tanta generosita’, come sta gia’ accadendo, ricada sul cittadino contribuente, attraverso le richieste del Coni di avere maggiori contributi statali'’.
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