I commenti del Muro non rappresentano necessariamente le idee dell'Associazione
#17773 caro Cobolli
scritto il 09/02/2007 13:58:27daPAOLA
Egregio Dottor Cobolli,
qualche mese fa l’ho vista davanti alla Tv mentre era in attesa del giudizio che poi avrebbe confermato la Juventus in B ed, all’uscita del verdetto Lei disse: “inaudito” ed a chi la incalzava sulle parole dell’avvocato Zaccone, diceva: “l’Avvocato è stato frainteso”…
Forse anche io ho frainteso la sua politica e le dico che, il lavoro ad oggi svolto dalla nuova dirigenza è da definire INAUDITO!
Dottor Cobolli, per favore utilizzi un po’ di buon senso, faccia la comparsa per dovere e colleghi il cervello prima di parlare se non altro per evitare che la rabbia dei tifosi, coscienti ed informati, possa degenerare in qualcosa di meno elegante !
Di gente parlante ce né troppa, ma di gente capace troppo poca , questa è la sua unica fortuna!
Inoltre una precisazione: la Juventus non deve ricostruire l’immagine, quella che gli appartiene già la veste ed è da vincente, quella che Lei vuol fargli impersonare non gli calzerà mai bene!
Paola
#17772 can can x INTERFERENZE
scritto il 09/02/2007 13:42:57daPOLICARPO
a Mattarese cosa dovrebbero fare dopo le dichiarazioni su inter e milan(senza di loro il calcio è finito).
DA JUVENEWS il motivo del procedimento a carico di MOGGI.
Luciano Moggi e la Juventus ancora nel mirino della giustizia sportiva. Questa volta per le interferenze dell'ex direttore generale bianconero nella commissione Figc che aveva aperto un procedimento contro il figlio Alessandro, agente ed ex titolare della Gea. Il procuratore federale Stefano Palazzi ha deferito alla Commissione d'appello federale Moggi e Paolo Conti, all'epoca dei fatti componente della Commissione agenti di calciatori, per violazione dell'articolo 1 comma 1 del Codice di giustizia sportiva (dovere di lealtà).
In una telefonata intercettata nell'ambito dell'inchiesta delle procure di Napoli e Roma sul caso Gea, Moggi parlava con Conti della sanzione che la Commissione agenti avrebbe potuto infliggere al figlio Alessandro. "Guarda io credo che noi abbiamo fatto già molto e cerchiamo di fare il meno possibile", disse Conti, il quale sosteneva che bisognasse "fare solo una multa" all'ex capo della Gea. "Vabbè, solo una multa", rispose Moggi. Per responsabilità diretta del comportamento dell'ex dg, già inibito per 5 anni con proposta di radiazione per il ruolo centrale nello scandalo estivo del calcio, è stata deferita anche la Juventus
#17771 tanto per cambiare
scritto il 09/02/2007 13:14:38daJ101781
da: Corriere della sera.it
Gea:chiesto giudizio per i Moggi e altri sette Oltre all'ex dg della Juventus e al figlio rinviati anche Davide Lippi, e Luciano Gaucci per presunti illeciti STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
Luciano Moggi (Lapresse)
ROMA - La procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio di Luciano e Alessandro Moggi, Francesco Zavaglia, Riccardo Galleri, Davide Lippi, Pasquale Gallo, Francesco Ceravolo e Luciano Gaucci, indagati nell'ambito dell'inchiesta su presunti metodi illeciti della società di procuratori sportivi Gea World. Chiesta l'archiviazione delle posizioni di Chiara Geronzi, Tommaso Cellini e Giuseppe De Mita.
«DECISIONE ANNUNCIATA» - L’avvocato Marcello Melandri, difensore di Luciano Moggi, è sicurO: è una decisione annunciata, e il procedimento a carico del suo assistito potrebbe risolversi già in udienza preliminare, con una sentenza di proscioglimento. Adesso l’importante - ripete il legale - sarà trovare un gup veramente sopra le parti, che sappia leggere gli atti e non si spaventi di far cadere il castello di carte preparato dall’accusa. «Non è vero nel modo più assoluto che abbiamo intenzione di chiedere un rito alternativo - ha detto proprio ieri il penalista - L’assoluzione completa arriverà comunque».
I RUOLI DEGLI IMPUTATI - Luciano Moggi, suo figlio Alessandro e Franco Zavaglia sono indicati come organizzatori della «Gea world Spa», societá creata per acquisire il maggior numero possibile di procure sportive e tramite essa ottenere un potere contrattuale in grado di incidere in maniera determinante sul mercato calcistico per condizionare la gestione dei calciatori e di varie squadre del campionato di calcio.
Per quanto riguarda Riccardo Calleri, Davide Lippi, Pasquale Gallo e Francesco Ceravolo si attribuisce loro, in qualitá di partecipi di aver coadiuvato i Moggi e Zavaglia nell'attivitá di procacciamento delle procure con metodi illeciti. A Luciano Gaucci i magistrati non hanno contestato il reato di associazione per delinquere. All'ex patron del Perugia infatti, entrato nell'inchiesta successivamente, vengono attribuiti soltanto alcuni episodi che, in sostanza, non escludono dall'attivitá le altre persone per le quali è stato chiesto il rinvio a giudizio per associazione per delinquere.
QUESTE LE PRESSIONI SUBITE DAI CALCIATORI - David Trezeguet, Nicola Amoruso, Ruslan Nigmatullin, Ilyas Zeytulaev, Victor Budyanskiy, Davide Baiocco, Fabio Gatti, Giovanni Tedesco, Manuele Blasi, Giorgio Chiellini, Corrado Grabbi, Salvatore Fresi. Questi i calciatori indicati nella richiesta di rinvio a giudizio sulla Gea che sarebbero stati costretti a rilasciare la procura alla società guidata da Alessandro Moggi «a danno degli altri procuratori sportivi operanti nel settore». Per i pm Luca Palamara e Maria Cristina Palaia, i due Moggi avrebbero prospettato all'attaccante francese «la possibilità di ottenere un vantaggioso rinnovo contrattuale con la Juventus, società nella quale militava, laddove avesse conferito la procura sportiva ad Alessandro Moggi e l'impossibilità, in caso di non adesione alla proposta, di ottenere il prolungamento contrattuale, che in effetti fino a quel momento Luciano Moggi continuava a negargli». Avrebbero così tentato di usare «forme di minaccia implicita e indiretta per indurre il giocatore» ad affidarsi a Moggi jr, a discapito del procuratore Antonio Caliendo, ma il progetto non trovò attuazione per il rifiuto di Trezeguet che non ebbe il rinnovo del contratto. Per le vicende Amoruso, Zeytulaev, Budyanskiy e Nigmatullin sono ritenuti responsabili i due Moggi e Francesco Ceravolo. I tre, «una volta ottenuta la rappresentanza di Amoruso, con violenza e minaccia, consistita nell'avvalersi della forza di intimidazione e nella capacità di sopraffazione di Luciano Moggi, costringevano lo stesso ad accettare il trasferimento nel Perugia», prospettandogli «la possibilità di ritornare a giocare nella stagione calcistica 2001-2002 nella più blasonata squadra di calcio della Juventus» e a dare la rappresentanza ad Alessandro Moggi, contestualmente revocando l'incarico conferito al suo precedente procuratore Antonio Caliendo». Il suo passaggio dal Napoli alla Juventus» per il 2001/2002 «si realizzò effettivamente e gli indagati costrinsero Amoruso «ad accettare il trasferimento dalla Juve al Perugia per la stagione 2002/2003, addossando peraltro a quest'ultima squadra l'onere di sostenere l'elevato ingaggio del giocatore». Il caso Baiocco, che abbandonò il suo procuratore Giovanni Allegrini, chiama in causa, oltre ai Moggi, l'ex presidente del Perugia, Luciano Gaucci, che, «al fine di ottenere vantaggi dalla Gea World, in termini di future agevolazioni nell'acquisto dei giocatori, induceva» il giocatore «a farsi rappresentare» dalla società. Come contropartita c'era »il trasferimento dal Perugia alla Juve, il cui dg era Luciano Moggi, che dapprima effettivamente si concretizzava nella stagione 2002/2003, in concomitanza con il rilascio della procura sportiva, avvenuta tra gennaio e febbraio 2002, da parte di Baiocco ad Alessando Moggi, salvo poi dimostrarsi esclusivamente finalizzato al rilascio della procura sportiva, poichè pochi mesi dopo lo stesso Luciano Moggi rappresentava al giocatore che non avrebbe avuto la possibilità di essere impiegato nella Juve e che l'unica soluzione professionale era quella di accettare un ulteriore trasferimento al Piacenza». L'intervento di Gaucci compare anche nel capo d'imputazione relativo alle pressioni su Gatti che lasciò il suo agente Claudio Orlandini per Riccardo Calleri che, assieme a Moggi jr, avrebbe avvisato il calciatore che la Gea era l'unica strada per militare in squadre «di alto livello».
INCHIESTA PM ROMA CONTINUA SU ARBITRI E OPERATO FIGC - Se da un lato l’inchiesta sulla Gea è finita con la prevista richiesta di rinvio a giudizio dei maggiori indagati, intorno agli accertamenti svolti sulla società di intermediazione e procura sportiva si sono sviluppati altri filoni. Almeno due sono quelli noti, di cui si è avuta conferma in ambienti investigativi, anche se ancora non è stato emesso - per queste due indagini - alcun avviso di garanzia: l’uno è legato ad alcune presunte omissioni da parte della Figc, (Federazione italiana giuoco calcio) rispetto alla Commissione agenti di calciatori, e l’altro è su alcuni arbitri facenti parte della famosa «combriccola romana», come la definirono i carabinieri del nucleo operativo nel primo rapporto consegnato agli inquirenti di Napoli.
In particolare si vogliono appurare le eventuali responsabilità dei designatori Bergamo e Pairetto nelle valutazioni arbitrali. Nello stesso fascicolo verranno vagliate le posizioni di Palanca, Gabriele, Farina e De Santis, i cui nomi vennero fatti ai magistrati dall’ex presidente dell’Ancona Ermanno Pieroni. Per il momento ancora non è stata prevista l’ipotesi di frode sportiva, vuoi perché non c’è stato ancora riscontro investigativo ad alcune dichiarazioni fatte ad esempio da Franco Dal Cin e Aldo Spinelli. Dall’altro per una questione legata ai tempi della Procura di Napoli. Se infatti i magistrati partenopei accelerassero la loro richiesta di rinvio a giudizio per i pm romani ci sarebbe spazio per poter andare avanti tranquillamente.
#17770 Il legale di Moggi non si scompone
scritto il 09/02/2007 12:45:35daALEXAMO J100003 - COSENZA
"Una decisione annunciata" Il procedimento a carico dell'ex Dg della Juventus, secondo il suo legale, potrebbe chiudersi con un proscioglimento in fase di udienza preliminare.
La notizia è arrivata deflagrante, forse perché, un po' per il passare inesorabile del tempo che tutto sfuma, un po' per i tragici fatti di cronaca delle ultime settimane, la nostra attenzione era altrove. Ma nel frattempo le inchieste su Calciopoli sono andate avanti, e se la giustizia sportiva ha fatto ormai il suo corso, con buona pace di tutte le polemiche che ci siamo lasciati alle spalle, quella penale sta armando il suo braccio per chiedere ai presunti protagonisti di una delle pagine più nere del calcio italiano un conto ben più salato.
Il rinvio a giudizio di Moggi padre e figlio, assieme ad altri 6 imputati nell'inchiesta Gea, apre di fatto la stagione dei processi, in attesa dell'atto di chiusura di indagini della Procura di Napoli. Ma il collegio difensivo dell'ex Direttore Generale della Juventus ostenta tranquillità: non ha dubbi Marcello Melandri, avvocato di Moggi Sr., che definisce una "decisione annunciata" la richiesta di rinvio a giudizio. Il procedimento a carico del suo assistito, secondo il legale, potrebbe chiudersi con un proscioglimento in fase di udienza preliminare.
#17769 Non se ne può più
scritto il 09/02/2007 12:09:19daRO.LO
Chi mi conosce sa che non sono tipo da posizioni estreme e solitamente portato alla mediazione, ma dopo aver letto dei nuovi deferimenti a Moggi ed alla Juve, nonostante il clima che si è creato dopo Catania, mi sento di dire che è arrivata l’ora di scendere in piazza e manifestare la nostra protesta verso questa giustizia sportiva che continua a perseguitare la Nostra e solletica fino alla prescrizione le squadre milanesi e guardate che chi pensa che sia un segnale di risveglio da parte dei giudici che porterà a giudizio gli interMe….ti si sbaglia di grosso perché, come ho già scritto alcuni giorni fa, questo fa parte della strategia di fare azioni eclatanti per coprire altro, perché tutti sanno, anche i procuratori conniventi, che per i media varrà sempe molto di più la pagliuzza già più volte tolta dall’occhio di Moggi, che il gigantesco trave nell’occhio dell’unto del signore sporco di petrolio.
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Dopo la Cassazione su Moggi, cosa dovrebbe fare ora la Juve?