non ho parole,il procuratore federale Palazzi "vede solo MOGGI" da tgcom
Palazzi deferisce ancora Moggi
Stavolta per l'indagine sulla Gea
Ancora loro due: il procuratore federale Stefano Palazzi e Luciano Moggi. Dopo l'estate rovente, la giustizia sportiva torna a emettere un provvedimento nei confronti dell'ex dg bianconero e della Vecchia Signora. Stavolta, il deferimento riguarda l'indagine aperta sulla Gea, la società di procuratori del figlio Alessandro. Si contesta la violazione del 'dovere di lealtà' la responsabilità diretta della Juventus.
Non c'è pace per Luciano Moggi e la Juventus. I venti di Moggiopoli sono ancora lì, a sferzare il volto di chi è stato spinto in basso, dove non era mai stato. Ma la telenovela estiva prosegue, con nuovi capitoli e nuove stagioni. Il procuratore federale, Stefano Palazzi, è tornato a far calare la mannaia della giustizia sportiva sull'ex dg bianconero. Stavolta, il deferimento riguarda l'indagine sulla Gea, la società di procuratori sportivi che faceva capo al figlio Alessandro.
Insieme a Moggi, il provvedimento è stato notificato anche a Paolo Conti, all'epoca dei fatti componente della Commissione agenti di calciatori, per violazione dell'articolo 1, comma 1, del Codice di giustizia sportiva, quello che impone il dovere di lealtà. In una telefonata intercettata nell'ambito dell'inchiesta delle procure di Napoli e Roma sul caso Gea, Moggi parlava con Conti della sanzione che la Commissione agenti avrebbe potuto infliggere al figlio Alessandro. "Guarda, io credo che noi abbiamo fatto già molto e cerchiamo di fare il meno possibile", disse Conti, il quale sosteneva che bisognasse "fare solo una multa" all'ex capo della Gea. "Vabbè, solo una multa", rispose Moggi.
Anche la Juventus ha ricevuto il deferimento di Palazzi: la motivazione è sempre la stessa, la responsabilità diretta per il comportamento dell'ex dirigente. Moggi è già stato inibito per 5 anni al termine dell'inchiesta estiva, con annessa proposta di radiazione.
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