Una delle peculiarità che ognuno di noi dovrebbe coltivare, è quella di pensare, agire, rimediare agli eventuali errori commessi tenendo bene in mente ruolo, prestigio, doveri che via via vengono assunti e che danno credibilità alle nostre azioni e al nostro nome. Vale per uomini, vale per istituzioni, vale per società. Quando accade il contrario è una sconfitta per tutti, è una rottura delle regole di lealtà e di onore. Non pensate che noi tifosi juventini siamo contenti delle cadute di gusto della Gazzetta dello Sport: danneggiano la storia sportiva dell’Italia. Sentire un giorno si e l’altro pure, che Moratti non ha acquistato Messi perchè sarebbe stata una scorrettezza, non sa se farà quest’altro perchè inelegante, non ha pensato a tizio perchè poco educato, prima ancora che bugiardo (vi torneremo) sa di adulazione sospetta, ammuffita, di una redazione che ha evoluto l’impronta populista di un certo giornalismo di serie B che dona lodi la mattina e coltellate la sera in base agli umori della piazza, in una pura e semplice operazione di puntello verso uno dei padroni di riferimento. Cosa hanno fatto i lettori (di qualunque fede) per meritare quello "juve, cosi’ no" dopo la partita con il Bologna, che sa di giacobinismo "da bere", di chi ha perso ogni riferimento contingente con la realtà. Se non fosse ridicola anche sola l’idea, sarebbe in fondo divertente pensare a Cobolli Gigli che telefona agli arbitri comandando di annullare le decisioni sfavorevoli...
Seriamente, qui c’è gente che inzuppa dove la ciotola è vuota credendo di fare del giornalismo e che ci ha bonariamente rotto gli attributi con la storia che Moratti non è fesso ma solo perbene (nessuno togli il rispetto alla persona, questo si’, anche se ha fatto pedinare i suoi stessi calciatori, ha avallato una operazione passaporti condannata dalla magistratura, ha spolpato il cadavere della Juve nello stile delle jene prendendosi i migliori mercenari, si gingilla con uno scudetto che una stagione regolare aveva posto 15 punti più su, su altre maglie). Mi auguro solo che in fatto di attentati al proprio nome, almeno la nuova dirigenza bianconera (che vedo già purtroppo sulla buona via), ci metta la parola fine e ritorni sui propri passi. |