Di A. PavanelloIl campionato dopo essersi gonfiato oltre misura, com’era da aspettarsi, scoppiò. Nel corso di una incandescente riunione della FIGC, il 24 luglio 1921, le squadre maggiori appoggiarono il “progetto Pozzo” che prevedeva una riduzione del numero di squadre, mentre le piccole società si opposero fin da subito, contestando i meccanismi di scelta delle ammissioni. I dissidi portarono alla fondazione nello stesso mese, della C.C.I. (Confederazione Calcistica Italiana), in aperto contrasto con la F.I.G.C. e il risultato fu che si crearono due campionati paralleli.
La Juventus si iscrisse, assieme club come Pro Vercelli, Bologna o ancora Milan, a quello della CCI, denominato “Prima Divisione”. Si trattò di un girone unico e i bianconeri, dopo un inizio scoppiettante con tre vittorie consecutive, furono battuti alla 4° giornata in casa, dall’US Milanese in una “partita disgraziata in cui la squadra è uscita sgretolata”, secondo La Stampa. I bianconeri infatti, dopo essere stati in vantaggio, subirono due gol nelle fasi finali dell’incontro. Il cammino della squadra fu poi più macchinoso, con diversi pareggi e una sconfitta. Bisognò aspettare la 10° giornata per il ritorno alla vittoria (con il Livorno). I bianconeri subirono un pesante rovescio alla 14° giornata, contro l’Andrea Doria (la squadra si presentò senza sei titolari ed il portiere si infortunò al 15°: a parte una timida reazione nella ripresa, nulla poterono sugli attacchi dei padroni di casa) e contro la Pro Vercelli alla 19° giornata (La Stampa dirà
“la sconfitta patita […] dalla Juventus […] è la diretta espressione dell’esasperarsi dei due difetti della Juventus […]: un estenuante gioco iniziale ed una inspiegabile mancanza di saldezza morale, che hanno fatto crollare completamente la squadra”), proprio i vercellesi vinceranno il campionato. La Juve, dal canto suo, termina al 6° posto, dopo aver vinto col Vicenza all’ultima giornata (partita definita deludente da “La Stampa” che salvò solamente la coppia dei terzini della squadra).
Il campionato federale, al quale aderirono molte squadre del centro-sud, venne invece vinto dalla Novese.
Questa frattura, presto ricompostasi, ebbe effetti nocivi anche sulla nascente Coppa Italia che fu vinta, a causa del caos dei regolamenti, dal Vado, società che comprendeva giocatori tesserati sia con la F.I.G.C. che con la C.C.I.
La Coppa Italia perciò non fu più ripetuta sino al 1935 e anche dopo allora cambiò formula; ma tale coppa, a differenza di altre coppe nazionali estere (si pensi alla Coppa d’Inghilterra), non riuscì ad appassionare...
Da segnalare infine un divertente aneddoto che riguarda Pio Ferraris, giocatore di Juventus e Nazionale; proprio con la Nazionale Pio Ferraris segnò un gol decisivo il 5 maggio 1922, come raccontò Vittorio Pozzo, all’epoca commissario tecnico
“Si era al termine della partita, le squadre (Italia e Belgio) erano in parità, quando dagli spalti partì un insulto gridato a gran voce contro la squadra “Voilà les macaronis !”.Per Pio Ferraris quella fu come una sferzata, si impadronì della palla a metà campo, partì come un proiettile, evitò ogni ostacolo e andò a piombare nella rete belga, sfera al piede. La partita era vinta”. I PRIMI 100 ANNI DELLA JUVE. Prima di iniziare1897: La fondazione dello JUVENTUS FOOTBALL CLUBI primi 100 anni della Juve. Il 1898I primi 100 anni della Juve. Il 1899I primi 100 anni della Juve. Il 1900I primi 100 anni della Juve. Il 1901I primi 100 anni della Juve. Il 1902I primi 100 anni della Juve. Il 1903I primi 100 anni della Juve. Il 1904I primi 100 anni della Juve. Il 1905I primi 100 anni della Juve. Il 1906I primi 100 anni della Juve. Il 1907I primi 100 anni della Juve. Il 1908I primi 100 anni della Juve. Il 1909I primi 100 anni della Juve. Il 1910/1911I primi 100 anni della Juve. Il 1911/1912I primi 100 anni della Juve. Il 1912/1913I primi 100 anni della Juve. Il 1913/1914I primi 100 anni della Juve. Il 1914/1915I primi 100 anni della Juve. Il 1915/1916I primi 100 anni della Juve.1919/20I primi 100 anni della Juve.1920/21Commenta nel
NOSTRO FORUM La nostra pagina
FACEBOOKLa nostra pagina
TWITTERLa nostra pagina
INSTAGRAMLa nostra pagina
TELEGRAM