Ghirardi, il presidente del Parma, si è immediatamente recato sul luogo del fattaccio, avvertito dai Boys, il gruppo di tifo organizzato di cui faceva parte il ragazzo morto (anche questo, come Sandri, non è un emarginato disadattato e senza prospettive ma un ragazzo di buona famiglia annoiato, figlio di un ingegnere). Mi pare chiara la prossimità tra il Parma FC e i Boys e quindi, come nota MARCO MASCIOLI (#49121), la RESPONSABILITÀ della squadra parmense, rivelatasi NEGLIGENTE nel vigilare sui tifosi che manda in giro per l'Italia. Come è possibile che un "tifoso" (ma per me è solo un teppistello) facente parte di un club che intrattiene rapporti stretti con la dirigenza si renda protagonista di un'AGGRESSIONE durante una trasferta mentre in teoria sarebbe stato ancora in regime di diffida? Qualcuno dovrà risponderne e, come dice Mascioli, la dirigenza juventina dovrebbe pretenderlo. Non so se possa essere ravvisata e sanzionata la responsabilità oggettiva del Parma. Di sicuro qui c'è davvero qualcuno che dovrebbe chiedere umilmente scusa, e questo qualcuno NON È la Juve.

Quando muore un giovane di 28 anni indifferentemente dalla squadra x cui tifa si tratta di una tragedia assurda.Se quel tifoso fosse rimasto in autogril a mangiarsi un panino sicuramente a quest'ora sarebbe ancora al mondo ,allora io dico ragazzi allo stadio si va x fare il tifo e non con catene e spranghe a fare i cretini!Ripeto,mi dispiace,ma questa è una tragedia cercata!Spero vivamente che serva da esempio affinchè certi fatti non si ripetano.Ragazzi fate l'amore non fate la guerrra!

Grazie Marco per la precisazione. Come era intuibile man mano che va chiarendosi lo svolgimento dei fatti appare una realtà ben diversa da quanto maliziosamente fatto intuire dagli organi d'informazione. Ancora stasera, al tg3 nazionale delle 19:00, Maria Cuffaro nei titoli di testa ha parlato di "tifoso del Parma UCCISO da un pullman di juventini". Se le notizie vengono presentate in questo modo cosa può mai capire la ggente?

Fosse morto uno juventino, giornalisti, tifosi avversari e semplici passanti avrebbero detto: "Ben fatto, così imparano!" E noi dobbiamo piagnucolare per gli altri, specie quando ci aggrediscono? E come mai per molte ore si è raccontato quasi come se l'autista l'avesse fatto apposta, senza parlare delle minacce e delle catene? Il presidente del Parma ha difeso i suoi tifosi parlando di "comitive di pensionati" (chi ci crede?), il questore ha minimizzato; come sempre: siamo soli contro tutti!

Sono stufo di sentir parlare sempre di "incidente" o di "fatalità": faccio il cinico a oltranza e, a costo di venire sommerso dalle critiche, dico: peggio per quel parmense (tra l'altro già diffidato) che stava partecipando con catene e bottiglie all'assalto del pullman juventino. Da 40 anni succedono questi fatti: tanto si ottiene a demonizzare la Juve, avallando il pestaggio dei suoi tifosi e le aggressioni verbali e fisiche ai suoi dirigenti in tutta Italia. O dobbiamo giustificare tutti?