Un proverbio dice: SE SPUTI IN ALTO TI TORNA IN FACCIA!!!! Speriamo che questi dirigenti della mutua si siano resi conto che l'obiettivo principale era quello di colpire la JUVE e poi Moggi. Questo è quello che succede quando si rinuncia a difendersi. Come al solito i media come prima notizia accusano sempre la Juve ed i tifosi juventini, diffondendo così notizie false. Successivamente, con toni bassi o/e in ultima pagina, la verità.

Qualcuno di noi pensa ke l'avvocato Agnelli avrebbe comunque lasciato ke la partita si giocasse?Essere juventini, per me, significa anche essere sensibili e dare il giusto peso alle cose: quindi, cara Piera, la tua disperazione per una partita rinviata mi semra esagerata, credo ke la vita di un giovane sia + importante di un match e sono certa ke i famigliari di Matteo siano + disperati di te e di me.

Uno dei problemi, non il solo, ma comunque un elemento che credo essere importante è rappresentato dalla raffigurazione comunque delegittimante che ha dovuto subire la Juventus in questi anni e che l'attuale dirigenza legittima con azioni tipo le recenti improvvide uscite di Cobolli sui tifosi di serie A, B. C ed altre perle…Da 3 anni la Juve è passata sotto le forche caudine del “…sentimento collettivo…” che legittimato dai giudici ha favorito l’odio nei confronti della tifoseria e una penalizzazione incredibile negli “errori arbitrali” nei confronti della squadra. Poi la dirigenza ci ha messo del suo. Quindi è facile per i giornalisti continuare a vedere con sufficienza il popolo juventino, se addirittura fa questo il…presidente. Per i tifosi antijuventini beceri è tutto…grasso che cola. Se lo dice Cobolli è chiaro che s’insulta il tifoso juventino perché…di serie C. Come dire, la feccia della tifoseria che non si piega al fatto che è “giusto” chiamarli LADRI, FANATICI DIFENSORI DI UN MAFIOSO (…figuriamoci l’hanno detto anche Beatrice e Narducci della Procura di Napoli !!!). Gli juventini come sottospecie di appassionati di calcio che debbono subire tutto ciò che gli altri gli sputano addosso, compresi gli agguati negli autogrill. I media sono pronti a dar man forte perché, seguire la corrente serve per prendere…qualche pesce in più e sicure sponsorizzazioni. Quindi ci vogliono giorni e si scrive una volta solo ciò che è successo. Per il resto si rimane sul vago e si parla di scontri tra tifosi, di opposte fazioni, di tifoserie avversarie….Nessuno che dica che i tifosi juventini ora, come nella vicenda “Sandri”, sono stati AGGREDITI e non hanno provocato niente. Oggi come allora hanno preferito non rispondere ed andarsene. PERCHE’ NON SI DICE CHE CHI AGGREDISCE, INDIPENDENTEMENTE DALL’ESITO DELL’AGGRESSIONE, E COLUI CHE SBAGLIA. Perché QUANDO CHI SBAGLIA POI SUBISCE DELLE CONSEGUENTE, ANCHE ESAGERATE, OPPURE FORTUITE, SI PONE L’ATTENZIONE SOLO SU QUESTE E NON SULLA VOLONTA’ INIZIALE DEL SOGGETTO DI AGGREDIRE ??? Questi non è un …santo ! E’ un violento, indipendentemente dall’esito della questione !!! In primis da stigmatizzare come tale, poi umanamente dispiacersi se il suo gesto sconsiderato, singolo o di gruppo, ha prodotto tragiche conseguenze. E questo a partire dalle società, dalla Federazione e dai media.

Con tutto l'odio che per anni la stampa avversa (vedi la rosea) ha seminato sulla Juve il raccolto che ne deriva e` scontato. Pienamente d'accordo, basta con i piagnistei, difendere l'onore e l'integralita`della Juve`a qualsiasi costo. Se solo gli inetti proprietari avessero avuto veramente a cuore l'interesse e l'amore dei veri Agnelli per la Juve tragedie del genere potevano anch esser evitate. Comunque,molto peggio sarebbe stato se, causa l'intervento di questo scalmanato, moriva un juventino

Matteo Bagnaresi, non aveva ancora 28 anni ed è morto oggi, per colpa di chi? La cosa più ignobile che possa esistere è quella che commette chi ignobile lo è per definizione, chi IENA lo è per “mestiere”, non si può più sopportare in questo fetido paese una NON informazione come quella che per dovere e per mestiere travisa i fatti, chi per obbligo di “fede”, chi per obbligo di “audience”, non c’è differenza sono atteggiamenti egualmente MARCI! Non si può dare una notizia come ancora una volta oggi si è data, da parte di TUTTE le agenzie e di tutti i tg “MORTO TRAVOLTO DA UN PULLMAN DI JUVENTINI”. Non si può poi a 6 ore dal fatto virare la frittata con una versione dei fatti data a spizzichi e bocconi, fino a fare di questo ragazzo l’ennesimo “martire”, affinchè qualche cretino per un mese o per un anno in uno stadio o in tutti gli stadi esponga uno striscione con la foto che verrà applaudita da imbecilli che non avranno capito che la tendenza alla beatificazione di tali vittime da parte dei media serve a null’altro che a gettare benzina sul fuoco per vendere una copia in più. La verità è che il malcostume giornalistico italiano, che prevede che qualsiasi persona muoia in tragiche circostanze debba essere glorificato e portato ad esempio deve finire. E’ squallido che un violento diventi martire della società, quando ha rischiato (e trovato) la morte per colpa sua. Vivere lo sport come violenza, odio verso la tifoseria avversaria non può essere portato a modello di comportamento. Un’informazione responsabile dovrebbe gridare a squarciagola che morire così non è da “modelli” ma è da scemi. Punto. Spero che i genitori di questo ragazzo, a cui va il mio più sincero e commosso abbraccio, pur nella atrocità del momento, denuncino che loro figlio è morto per COLPA degli ignobili giornalai italioti, che continuano fomentare e glorificare le morti come quelle del povero ma violento Sandri, e del povero ma violento Matteo, e non cadano nell’errore di accettarne la falsa celebrazione che servirebbe solo a ripetere ancora, domani, un’altra eguale stupida morte!!