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Domenica 06/04/2025 ore 20.45
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
         
di Kevin Manuel Rubino del 19/05/2016 08:46:19
L'Italia è...
L'Italia è quel paese in cui il giornalismo non è più il simbolo di democrazia e libertà d'espressione che ebbe prima della rivoluzione francese: ormai esso è far west, dove non vige alcuna regola etica e morale, dove tutti possono fare tutto e nessuno può fare niente. Non mi permetterei mai di fare paragoni, perché sarebbe un errore gravissimo, ma i metodi propagandistici attuali contro la Juve ricordano i tempi bui della democrazia occidentale, quando si incolpava chi lavorava bene perché si era frustrati per la propria inutilità. Se si riflette, si può facilmente dire che la Juve lavora bene e che gli altri la odiano per la sua capacità lavorativa, che non fa male a nessuno, anzi ...
 
 
di Doctoric del 03/05/2016 12:05:32
Fare ancora meglio e vincere ancora
Vincere il quinto scudetto consecutivo è stata una grande goduria. Vincerlo in virtù di una rimonta storica ha esaltato il sapore di questo successo. Ma l'euforia e la gioia, a noi juventini passano in fretta per lasciare il posto all'ambizione di fare ancora meglio e vincere ancora. Nel quinquennio 30-35 non erano nati nemmeno i miei genitori e quindi non posso commentare. Credo però che questa manita sia figlia più della crisi del nostro calcio che della grandezza della nostra Juve. Se in questi anni abbiamo conquistato record su record e dominato il panorama nazionale è anche perché non ci sono avversarie all'altezza. I motivi sono tanti e diversi per ogni situazione ma il ...
 
 
di Mauronero del 06/04/2016 12:29:31
Lacrime e Cartone. La verità degli antijuventini
Non poteva essere diversamente. Nel momento in cui la vecchia Signora si appresta a tagliare l’ennesimo traguardo record, confermando il suo strapotere tecnico e societario nella storia del campionato italiano, i commedianti antijuventini si svegliano, e iniziano a mettere in scena la solita, vecchia piece teatrale del campionato falsato e degli arbitri disonesti. Di questo magma informe che è l’antijuventinismo militante, fanno parte tipologie differenti e colorite di soggetti, ognuno con i più disparati ruoli e umori. Dal giornalista militante, al commentatore da strapazzo, dal politico tifoso al magistrato amico. Ci sono tutti, non ne scappa nessuno. La loro unica mission è quella ...
 
 
di Beppebio del 24/03/2016 10:00:59
AUTOMATISMI ANTI-JUVE
Una qualunque persona che ragioni con la sua testa - cercando cioè di analizzare i fatti in modo obiettivo riportandoli alla loro giusta dimensione - non può che trovare assurdo il clamore suscitato da slogan artefatti e comportamenti abnormi, che hanno trasformato una partita di calcio (il derby di Torino) nella solita occasione di odiosa e odiante violenza anti-juventina, verbale e non solo. Tuttavia, le ragioni di quest’indecenza non sono poi così difficili da comprendere, anche se è necessario introdurre alcuni brevi concetti di fisiologia umana per averne una più chiara visone. Il nostro sistema nervoso centrale agisce, in risposta a uno stimolo esterno, secondo due modalità principali ...
 
 
di paolo44 del 14/02/2016 10:13:22
Primi per sempre!
Siamo tornati con facilità al posto che ci compete, il primo! Alla faccia di gufi e cassandre, autoflagellanti vari e orfani di Tevez, Pirlo e Lorente (!!!). Dybala talento Mondiale, gioco finalmente fluido, ancora molto migliorabile. Grande Juve. Ma non mi basta. Per me ci vuole la vendetta, la tremenda vendetta che ripaghi almeno in parte il sopruso che questa Federazione di m.... ci ha voluto infliggere. La squadra più forte del mondo (eravamo noi, allora, il Barcellona) precipitata in serie B con disonore da un complotto mediatico senza precedenti, ordito da oscuri sicari telematici e sponsorizzato da media, giornali, politici e TV.
 
 
di Kevin Manuel Rubino del 11/02/2016 22:27:00
Gli antichi Greci tifavano per lo sport
Quando lo sport diventa una guerra. Dalla guerra allo sport. Negli ultimi sei secoli prima dell’avvento di Cristo, i Greci, cui noi dobbiamo tutta la nostra cultura, ogni quattro anni si riunivano ad Olimpia per festeggiare Zeus con i giochi. La Grecia non era un’entità statale unica, ma era divisa in poleis, ossia in città-stato, che, a dire il vero, non si amavano l’un l’altra; motivo per cui si fecero guerra per quasi tutto il loro tempo. Tuttavia ogni quattro anni i Greci si riunivano ad Olimpia sospendendo ogni evento bellico in atto. Simbolicamente le olimpiadi - e dunque lo sport - rappresentavano un momento superiore a qualsiasi altro evento, in quanto esse avevano un legame ...
 
 
 
 
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