Che ci sia in atto un nuovo tentativo di delegittimare lo strapotere della Juve ce ne siamo accorti tutti. Tentativo atto a screditare i successi meritatamente ottenuti sul campo dalla Juve in questi ultimi due anni. Non per facile vittimismo ma ormai è noto a tutti che quando vince la Vecchia Signora è difficile potere ammettere con onestà intellettuale il verdetto, anzi si tende a calunniarlo. Ieri l’Inter con il famoso rigore di Ronaldo, poi il Milan con il goal di Muntari e oggi la Roma con le polemiche pilotate del post derby.
In realtà la società Giallo-rossa non ha preso parte direttamente alle polemiche faziose, ma indirettamente con l’avallo di giornalisti capitolini presenti ...
Poche ore dopo che il triplice fischio dell'arbitro Rizzoli aveva posto fine al derby della mole, l'intero Paese, al netto della tifoseria juventina e dei pochi che non seguono il calcio, era attraversato da fremiti di sdegno e di indignazione. In tutte le televisioni, da quelle nazionalpopolari a quelle locali, sono volate parole forti: "Basta!! Non ci lasceremo prendere in giro ancora una volta!!! E' una truffa!!! Ci vuole il carcere, ladri ladri!!! ecc." A Roma è tracimata la cloaca massima, al seguito degli arruffapopolo di professione, come l'avv. Taormina, il disonorevole Cento e della new entry molto disonorevole Miccoli, fiancheggiati dagli esponenti della stampa capitolina e non, ...
“Ripetete una bugia, cento, mille un milione di volte e DIVENTERA’ una verità” (Goebbels, ministro della propaganda nazista.)
Un tempo per castrare venivano usati vari metodi, più o meno traumatici, coi quali si ottenevano anche le voci bianche per i cantori del Vaticano o degli eunuchi per gli harem musulmani.
Durante la guerra si ricorreva sistematicamente alle falsità, si taroccavano i cinegiornali e i quotidiani, che presentavano cifre ‘corrette’, a pilotare il raziocinio comune. In Russia, nel corso della campagna bellica, una voce ammaliatrice, diffusa da un altoparlante provocava ai ‘crucchi’ danni quanto i temibili razzi katiuscia, poiché una voce sensuale di donna invitava ...
Egregio Sig. Meggiorini, premesso di essere tifoso ed abbonato juventino, le chiedo senza ironia alcuna di dare un seguito alle sue esternazioni post derby e di farlo nelle opportune sedi, quali la Procura della Repubblica o le Forze dell'Ordine delegata a ricevere denunce o querele.
Questo e quello che fanno gli uomini, quelli veri e non i codardi che tirano il sasso e poi nascondono la mano e se lei non è un codardo porterà le prove che il Sig. Rizzoli è a libro paga della Juve, e che i suoi colleghi calciatori juventini sono dei farabutti che si prestano ad un gioco sporco.
Per incoraggiarla le ricordo che altri ci hanno provato nel 2006 e con un buon successo: ripercorra quella strada ...
Welcome home: benvenuti a casa, iniziò così Andrea Agnelli il giorno dell'inaugurazione dello Stadium e oggi dopo l'ennesimo episodio di sciopero del tifo, chiedo al Presidente: a casa di chi?
A casa, forse, di quel "signore" che nel secondo anello della curva sud minacciava fisicamente chiunque azzardasse anche solo un grido di incoraggiamento, mentre i turchi ci davano l'ennesima dimostrazione di cosa vuol dire sostenere la propria squadra.
A casa, forse, di quel signore che ha spento il sorriso del ragazzino che per la prima volta era entrato estasiato nel nuovo stadio e che chiedeva implorante a suo padre il perché non poteva aprire bocca.
A casa, forse, di quel signore che si pavoneggiava ...
Il Sig. Capello, si deve essere già annoiato di godersi le epiche sfide tra Rubin, Lokomotiv e Krasnodar, e per tenere occupato il suo cervello, non ha niente di meglio da fare che occuparsi degli affari altrui. Quando, oltretutto, “questi altrui” non hanno di lui un buon ricordo. Comunque sia, questo esteta delle pesetas, delle sterline e dei rubli, ha avuto modo di notare che la Juve è sì capolista, ma in un torneo poco competitivo, ed ha per allenatore un tipo incazzoso che striglia la propria squadra dopo la magra mostrata con l’Hellas al Bentegodi. Bene ha fatto Antonio Conte a rispondergli per le rime: mi piaceva con la maglia addosso, mi piaceva come capitano (il “nostro” capitano), ...