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Domenica 06/04/2025 ore 20.45
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
         
di nonna zebra del 18/02/2014 12:14:17
Con Conte
Non so se la la Juve di Conte sia più forte di quella di Capello, certamente è più bella, più affamata, più orgogliosa e soprattutto più unita nel rispetto e nella devozione verso il proprio allenatore. Antonio Conte potrebbe e forse dovrebbe essere meno fumantino e istintivo, ma solo per non mettere benzina nel fuoco della polemica strumentale che finisce per danneggiarlo e danneggiare anche la Società. "Conte uno di noi" scrive oggi un tifoso interista sul sito di un prestigioso quotidiano italiano. Adesso improvvisamente non è più l'odiato e disprezzato "parrucca" ma un pentito che sta rivelando tutte le verità su calciopoli e che certo non resterà alla Juve a fine stagione. Avete capito ...
 
 
di francesco del 18/02/2014 00:01:17
Perugia: gli strani vuoti di memoria di Collina
Leggendo le dichiarazioni di qualche giorno fa di Collina sul diluvio di Perugia mi sono tornati in mente tutti i ricordi di quel giorno sportivamente indigesto. Quel fatidico 14 maggio del 2000 per me è non è stato un giorno come tanti altri, ma uno di quelli che segnano la fine di un periodo e l’inizio di un altro. Quel giorno è segnato nella mia testa in maniera indelebile e niente potrà cancellarlo. Quando il destino mette insieme ricorrenze di vita, episodi a essa legata e passioni, in questo caso sportive, la mente gioca brutti scherzi e tutto rimane impresso come se il tempo non passasse mai. Si dà il caso infatti che il giorno prima, cioè sabato 13 maggio 2000 fosse il giorno del ...
 
 
di Jacopo Azzolini del 07/02/2014 23:46:20
Hernanes è già un interista a tutti gli effetti!
Trovo normale che un giocatore tenti, fin da subito, di “ingraziarsi” i propri nuovi tifosi, soprattutto alla prima intervista ufficiale. L’aveva fatto anche Lucio nell’estate 2012, dicendo che gli scudetti erano 30 e che avrebbe esultato in caso di rete all’Inter. Tuttavia, le dichiarazioni del “profeta”, più abile a guardare il futuro che non a leggere il passato, appaiono alquanto grottesche, male informate e di una banalità sconcertante. Bastava che si mettesse solo più a parlare di triplete e dello scontro Ronaldo-Iuliano, a quel punto avrebbe vinto d’ufficio il premio “numero più alto di frasi fatte e slogan detti alla prima intervista”. Direi che è meglio sorvolare sul presunto ...
 
 
di Vito Cavarretta del 07/02/2014 17:45:10
Pappagalli ammaestrati
Pochi giorni prima della terza di ritorno del campionato, giornata che aveva in cartellone l'incontro Juve-Inter, abbiamo appreso che era in vendita nelle migliori librerie l'ultima fatica letteraria (sob!!) del signor Mazzarri, tecnico dell'ambrosiana da pochi mesi. Benchè appena approdato all'inter, il suddetto era già in grado di dare alle stampe la sua autobiografia dal titolo "Il meglio deve ancora venire", con tanto di prefazione del suo neo, ma anche ex, presidente, Massimo Moratti, uno che, a suo dire, lo avrebbe ingaggiato con un contratto pluriennale senza comunicargli nulla circa l'imminente vendita della società ad un imprenditore indonesiano. Inutile dire che la parte più avvincente ...
 
 
di Graziano del 05/02/2014 08:27:25
E poi c'è Andrea Barzagli
Ci sono molti esempi nella storia del calcio di campioni il cui valore viene riconosciuto nella sua interezza solamente a fine carriera, campioni che hanno una costanza di rendimento tanto elevata da essere data quasi per scontata e pertanto mai sufficientemente sottolineata: Andrea Barzagli ne è la prova vivente, e non a caso gli ultimi venti minuti della sfida di domenica nei quali l’Inter ha segnato e ha creato altre situazioni di pericolo per la retroguardia della Juve, sono coincisi con l’uscita dal campo di Andrea. Sugli scudi ci vanno i nuovi attaccanti, il nuovo stadio, il grande allenatore, ma vogliamo ogni tanto ricordarci anche di chi ad un basso profilo fuori dal campo ne ...
 
 
di Stefano Bianchi del 04/02/2014 14:20:20
Juventus-Inter: solo 3 a 1
2 febbraio 2014, dopo il posticipo: l’Inter ha ventisei punti di distacco dalla Juve, diciassette dalla Roma (perché non ha ancora giocato col Parma), undici dal Napoli e due dal Verona. L’Inter è quella grande squadra che va a Torino con nove uomini in difesa e con quel povero Palacio solo soletto là davanti, sperando nella Bonucciata domenicale. Grande allenatore quel Mazzarri, annichilito da almeno un’ora di gran calcio, in quello Juventus Stadium che per lui continua a suonare a morto. Certo, se vai a Torino e ti metti a giocare nei tuoi ultimi trenta metri, hai voglia di densità, ma vuoi che non ci scappi il golletto, nonostante uno strepitoso Handanovic? Infatti, c’è scappato, ed era ...
 
 
 
 
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