Viene verso la curva e si ferma ad un metro e mezzo dalla linea di fondo, non la oltrepassa mai ed in quella piccola misura c’è tutta la grandezza dell’uomo prima che del campione. Ogni volta che la Juve gioca allo Juventus Stadium, quando la squadra è in campo per il riscaldamento, si consuma un piccolo rito: la curva lo invoca e quando lui risponde salutando con la mano, lo chiama sotto la curva. E' in questo momento che un piccolo gesto ci spiega tutto molto più di mille parole: Pavel risponde all’invito e si incammina verso la curva applaudendo, ma si ferma a poca distanza dalla bandierina del corner indicando ai tifosi di attribuire gli applausi non a lui ma ai giocatori che si stanno ...
Forse può apparire ingeneroso rivolgere critiche al dirigente che ha contribuito a portare la Juve fuori dalle secche in cui era stata scaricata dopo la tempesta di calciopoli, ma troppo spesso il signor Marotta offre la sensazione di essere un tipo poco sveglio e di essere un freno rispetto alle enormi potenzialità di sviluppo che ha la Juve. E' anche vero che la sua sonnolenza, in uno scenario derelitto come quello del calcio italiano, è più che sufficiente per surclassare la concorrenza, decimata dall'autoaffondamento delle milanesi e dall'indebitamento complessivo delle altre società; è parimenti vero che, se l'obiettivo della Juve e di Conte è tornare ad incrociare le lame con le più ...
di Stefano Bianchi - J105143 del 22/01/2014 13:24:14
Stadio Olimpico, 21 gennaio 2014: abbiamo capito quattro cose. La prima: a Conte la Coppa Italia non interessa. S’è capito dalla formazione iniziale e dal mancato inserimento di qualche titolare all’inizio secondo tempo. Io, che sono d’accordo con lui (risparmiare energie per il campionato e per quell’Europa League la cui finale si disputerà a Torino), per completare il messaggio d’assoluto disinteresse per quella coppetta da romani, avrei lasciato la "Juve 2" fino al termine. Sarebbe stato un bel messaggio per i giallorossi in formazione ultra-tipo, che fino al gol (bello) di Gervinho, non avevano mai scaldato i guantoni di Storari.
La seconda cosa. Il signor Tagliavento, non contento ...
La FIGC, che si è recentemente scoperta un ruolo educativo anche nei confronti dell’infanzia, vista la punizione inflitta a una nostra curva di bambini rea di cori offensivi, aveva squalificato la Curva Sud (due turni di campionato) e la Curva Nord (un turno) dello Juventus Stadium per cori anti napoletani. La stessa Federazione non ha preso in considerazione la devastazione dello spazio loro assegnato allo Stadium da parte dei tifosi napoletani e il relativo lancio di macerie, tubazioni, sacchetti di urina (e altro) verso i tifosi dei settori vicini, alcuni dei quali hanno avuto necessità d’interventi di pronto soccorso. Complimentoni: i bambini destinatari del messaggio educativo hanno ...
"E noi je dimo... e noi je famo..." canta una delle più note canzoni popolari romanesche. A "e noi je dimo..." si è fermata la partita "da' maggica" e dei suoi campioni (campioni???) più rappresentativi, domenica sera allo Juventus Stadium. Al solito, verrebbe da dire.
Er pupone, Capitan Futuro... Campioni a parole!!! Osannati, coccolati e vezzeggiati da quei giornali (e relativi giornalai) e quelle radio nate SOLO per quei tifosi giallorossi che 24 ore al giorno per 365 giorni all'anno "nun c'anno un cazzo da fà". Campioni, uomini, o chiacchieroni "senza palle"? Chiacchieroni senza palle! Che lontano da "er cuppolone" spariscono in prestazioni anonime e falli di frustrazione, e non ci ...
“Fratelli di gradinata” illuminante saggio sull’esperienza accanto al tifo ultrà, scritto con lucidità e saggezza da Rossella Sereno, tifosa bianconera in “Curva Scirea” a Torino dal 1999 e dottore in “Comunicazione Multimediale e di massa”.
Luogo comune abitualmente di casa nelle conversazioni dei salotti “bene” e nei bar, inzuppando i biscottini e sorseggiando i caffè: “Gli ultras sono tutti delinquenti”. Quante volte c’è capitato di ascoltarlo? Da parenti, colleghi, amici. Magari in alcune circostanze di pensarlo noi. Per conto mio ho sempre cercato di sforzarmi di pensare uomo a uomo, mai per categoria. Me l’ha insegnato l’amore per l’eccezione e l’odio per le mode in voga, il bisogno ...