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Domenica 06/04/2025 ore 20.45
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
         
di Stefano Bianchi del 18/07/2014 08:19:23
Allegri: questione di paragoni
Antonio Conte, a parte le capacità professionali e l’anima bianconera, voleva quel che si voleva noi, era la nostra assicurazione in Società sul miglioramento della squadra per provare a vincere la Champions. Ma non pare che incontrasse il consenso della Dirigenza, visto che, poco alla volta, tra gli obiettivi di mercato, si è passati da Sanchez a Cuadrado ed infine ad Iturbe (e sperando di non assistere a cessioni illustri). L’intransigenza di Antonio si è scontrata con quella del suo Presidente, col risultato della rescissione consensuale del contratto, formulazione politicamente corretta che sa molto di più di “licenziamento in tronco” oppure di un “andarsene sbattendo la porta”. Scommetto ...
 
 
di Alberto Rossetto del 17/07/2014 12:21:09
Cari fratelli juventini, c'è poco da stare Allegri
Per fortuna non ho rinnovato l'abbonamento! La solita scellerata tattica fiattina di spremere il limone, ovvero il continuo aumento dei prezzi, mi avevano già convinto a non rinnovare, anche se avevo vissuto la cosa con un peso sullo stomaco: abbandonare la Juve non è facile, ma evidentemente qualcuno da qualche parte mi ha davvero messo una mano in testa e mi ha fatto fare la scelta giusta. Conte ha ragione da vendere, semmai sono stati sbagliati i tempi per andarsene, ma il forte sospetto è che tutto fosse già stato combinato da tempo. Non occorre essere Einstein per capire che la campagna abbonamenti di quest'anno, con i giorni contati per il rinnovo, puzzava lontano un miglio di "prendi ...
 
 
di Mauro Nero del 17/07/2014 09:11:29
Agghiacciante!!
Agghiacciante!! Questa volta ci sta tutto. Non c'è termine migliore per definire lo sgomento che gli ultimi eventi hanno portato nel cuore di milioni di tifosi. Le sensazioni e i pensieri si accavallano indefiniti. Inizialmente, monta la rabbia, poi, con il grande colpo di Allegri, subentra una vera e propria angoscia. Ritornano alla mente certe situazioni post 2006, quando i magnifici Cobollli&friends (l'altro non lo nomino perché porta sfiga!) riuscirono nell'ardua impresa di farci diventare gli zimbelli d'Italia. O ancora, sembra di essere nuovamente ripiombati in quell'estate del 2010, quando il prode Marotta portò a Torino il suo fido Del Neri, ponendo le basi di altri due anni da incubo. Insomma, ...
 
 
di brillante del 16/07/2014 19:41:18
Quanti errori, Mister!
Mister Antonio, ma che hai fatto? La Juve stava così bene al settimo posto, simpatica a tutti, e da 5 anni in Italia regnava la pace: moviole sparite, non si parlava più degli arbitri perché finalmente vincevano gli "altri", anche con 15 rigori fasulli a stagione o segnando spesso con mezza squadra in fuorigioco, tanto Moggi non c’era più. Ci trovavamo così bene in Europa League, anzi fuori dalle coppe (che seccatura certe trasferte), e tu che fai? Arrivi, prendi un manipolo di giocatori sfiduciati (anche per conduzioni tecniche da serie B), li carichi a dovere, li metti bene in campo, vinci uno scudetto senza sconfitte (prima volta con 20 squadre) sorprendendo tutti, e ti dicono: “Troppo ...
 
 
di Stefano Bianchi del 10/07/2014 12:51:49
FIGC: basta interisti!
Nel Paese in cui nessuno rinuncia alla poltrona, il Signor Giancarlo Abete (64 anni) ha dato le dimissioni: avrebbe dovuto darle molto prima e per ben altri motivi, ma accettiamole e non se ne parli più. Il problema è che al suo posto si sta candidando Carlo Tavecchio (71 anni), ex sindaco, ex consigliere del Comitato Regionale Lombardo della LND, ex vicepresidente della LND ed attuale vicepresidente della FIGC. Essendo il vice d’Abete, si presume fosse in accordo col suo dimissionario presidente, condividendone idee, apertura mentale, equanimità (e la scelta di Prandelli come CT). Dimessosi il suo capo, che fa quest’esponente del vecchio che non indietreggia? Si candida al suo posto: ...
 
 
di Stefano Bianchi del 01/07/2014 08:41:36
Blatter: cercasi rottamatore
Joseph Blatter, per gli amici Sepp, è nato in Svizzera nel 1936: nella FIFA dal 1937, ne è il presidente dal 1998, sedici lunghi anni. Tra le sue decisioni storiche per gli esiti del calcio mondiale, il Golden e Silver Goal ai tempi supplementari (poi revocati, visto il successo), l’obbligo della qualificazione per il Paese ospitante i Mondiali (sai quanta gente allo stadio, in Brasile, se i verde-oro non si fossero qualificati), l’inasprimento delle pene per il "fallo da dietro", per i simulatori e per chi si toglie la maglietta dopo il gol (uniche proteste, quelle degli appassionati di calcio femminile). Non tutto è limpido come il terso cielo della Svizzera, attorno a questo gerontocrate, ...
 
 
 
 
  IL NOSTRO SONDAGGIO
 
Dopo la Cassazione su Moggi, cosa dovrebbe fare ora la Juve?
 
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