Molti dicono che questo sia un campionato spettacolare perché vi regna l'incertezza. Tra una gaffe e l'altra lo dice anche Tavecchio, il quale si compiace forse di avere un ridestato interesse per un torneo che non esprime una squadra padrona che mortifica le ambizioni delle altre pretendenti al titolo. Considerando che a farla da padrona negli ultimi anni è stata la Juventus, che per ora sta disertando le posizioni di vertice, si può ben capire la soddisfazione di molti.
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Essere juventini significa godere di due privilegi. Il primo è quello di godersi quasi sempre il presente: fatta eccezione per qualche stagione storta (le ultime due, in ordine di tempo, sono state quelle dei settimi posti; questa speriamo invece di raddrizzarla), i bianconeri sono protagonisti in campo, capaci di vincere più di tutti in Italia e di avere rose tanto competitive da mettere le firme anche sui campionati del mondo vinti dalle nazionali italiane....
La Juventus di questi tempi sembra fatta apposta per far indispettire i tifosi tra di loro. Prendiamo la partita di domenica sera, se chiediamo a qualunque tifoso bianconero chi ha giocato meglio tra noi e loro, la risposta sarà senza dubbio «noi!». Fin qui tutti d'accordo. Ma, considerando la classifica e soprattutto il risultato, appena si comincia a valutare se nel complesso sia stata soddisfacente la prova della squadra, cominciano i distinguo e le vedute a volte completamente...
«Vincere non è importante, è l'unica cosa che conta». Quante interpretazioni si possono dare a questa massima juventina? Io la interpreto con: se scendi in campo, l'unico obiettivo è il successo finale, non si considerano a priori risultati minori. Poi il campo dirà la sua verità, alla quale noi ci siamo sempre attenuti, e se si arriva secondi, terzi o settimi si accetta la posizione finale cercando di non trascinarsi il rammarico o il dubbio di non aver dato tutto quel...
Uno dei protagonisti di calciopoli che giustifica da sempre i propri fallimenti con le azioni di Moggi, continua a raccogliere polvere. Franco Baldini, dopo la negativa esperienza da direttore generale alla Roma, lascia anche il Tottenham per “trascorrere del tempo lontano dal calcio” (Link). La stampa italiana ha accennato al fatto che potrebbe...
Parlare di letteratura calcistica, una cosa ben diversa dal calcio scritto dei quotidiani, potrebbe apparire noioso per alcuni. Il libro di cui vado a parlarvi, un’antologia di vari scrittori, però è tutto fuorché noioso, certamente contiene “buona letteratura” ed è un’altra dimostrazione di come possa il calcio entrare a far parte della Cultura. Mi permetto di consigliarlo perché, scelto per via del titolo a farmi compagnia in vacanza, l’ho trovato molto gradevole, anche perché,...
Rischio di diventare uno dei primi difensori di Massimiliano Allegri, non lo sono, né voglio esserlo perché ritengo ne abbia già tanti.
Il fatto è che ascoltando le parole di Marotta nell'intervista di ieri rilasciata a Donatella Scarnati e leggendo di sfuriate presidenziali in quel di Vinovo, sembra che si stiano scaricando le responsabilità esclusivamente sull'allenatore. Sono costretto a ripetermi: Allegri è tra i colpevoli, ma non è il solo. A differenza degli altri...
IL NOSTRO SONDAGGIO
Dopo la Cassazione su Moggi, cosa dovrebbe fare ora la Juve?
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